Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, scrive del Var e delle recenti polemiche con gli allenatori (Gasperini e Sarri):
Ho la netta sensazione (…) che gli allenatori di Atalanta e Lazio considerino il Var uno strumento in grado di “pilotare” a distanza le partite, per questo chiedono di essere interpellati sull’uso che ne viene fatto. Una richiesta più che legittima: conoscendo la sensibilità e la disponibilità di Trentalange e Rocchi, penso che un incontro con i tecnici di A e B su questo tema specifico possa essere programmato in tempi brevissimi.
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Il Var, che ha compiuto cinque anni e subìto fin troppi aggiustamenti, quasi tutti in corso d’opera, ha sostanzialmente cambiato il calcio: molti di noi faticano ad accettare il nuovo, le differenze, spesso notevoli e spiazzanti. Ma indietro non si può tornare: sarebbe tuttavia importante riuscire a rispettare le dinamiche della partita. Le decisioni prese sulla base di un fermo immagine, ad esempio, sono un’offesa al calcio e alla sua natura di sport di contatto.
MASSIMO MAURO
"Dov’erano Sarri e Gasperini 4 anni fa quando dai microfoni di Sky pregavo giocatori e allenatori di aprire un dibattito serio sull’introduzione della Var?". Su Instagram Massimo Mauro, ex calciatore anche di Juve e Napoli e oggi commentatore sportivo, replica ai tecnici di Lazio e Atalanta che hanno chiesto lo stop del Var dopo gli ultimi episodi controversi in campo europeo e italiano. "Per chi ama il calcio giocato era fin troppo evidente che la moviola non è mai paragonabile alla valutazione che “deve” fare l’arbitro sugli episodi di campo. Altra cosa è usarla con umiltà su gol non gol e fuorigioco… può essere di grande aiuto", ha aggiunto e concluso Mauro nel suo post social.
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