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— Federico Casotti (@federicocasotti) June 26, 2021
Da gazzetta.it
Una partita di grande sofferenza. Lo si vede anche sul volto del c.t. Roberto Mancini, ai microfoni della Rai dopo il fischio finale: “L’abbiamo portata a casa perché abbiamo meritato. Prima o poi il gol dovevamo prenderlo, ci sta. Nel primo tempo potevamo segnare un paio di gol, poi nella ripresa c’è stato un po’ calo fisico, il campo era pesante. L’abbiamo vinta grazie ai giocatori che sono entrati con la mentalità giusta e l’hanno risolta, chi è uscito aveva dato tutto. Avevamo bisogno di gente fresca, Chiesa e Pessina sono stati bravissimi, ma tutti, anche chi è entrato dopo. Lo sapevo sarebbe stata la partita più difficile, forse più ancora della prossima nei quarti anche se il blasone delle squadre sarà diverso”.
VERSO I QUARTI
“Può farci bene aver disputato una partita così, anche se le occasioni le abbiamo avute. Poi capita che si possa mettere male, ma l’abbiamo davvero voluta, giocando bene” prosegue Mancini. a cui viene poi chiesto dell’abbraccio con Vialli e del conto in sospeso con Wembley, dove i due ex doriani hanno qualcosa da riprendersi, con riferimento alla finale di Coppa Campioni persa contro il Barcellona nel 1992: “E’ ancora lunga, ne mancano tre per riprendercela...” sorride il Mancio. Poi chiude sulla prossima avversaria: “Belgio o Portogallo? Sono due squadre straordinarie, difficile dire quale delle due sia più difficile affrontare. Chi eviterei tra Ronaldo e Lukaku? Se potessi, tutti e due..”.
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