1. «LA MIA VITA DA MEDIANO RICOMINCIA IN NAZIONALE»
Fabrizio Biasin per “Libero Quotidiano”
«È incredibile quello che sta succedendo...». Lele Oriali è felice. Finalmente. Non che stesse vivendo uno stato di depressione, per carità, ma certo il mondo del calcio - il suo mondo- gli mancava assai. Ha aspettato a lungo l’Inter, prima con Moratti e poi con Thohir, ma la telefonata non è mai arrivata. È arrivata, invece, quella di Carlo Tavecchio,
il «banana», presidente appena eletto della Figc che forse non possiede l’eloquio di Gassman ma certamente sa come agire.
Buonasera Oriali, la Federazione si è ricordata di lei...
«È stata una meravigliosa sorpresa, il presidente Tavecchio mi ha chiamato proponendomi il ruolo di team manager che per tanti anni è stato di una leggenda come Gigi Riva. Presto lo chiamerò per chiedergli dei consigli».
In fondo tornerà a fare quello che faceva nell’Inter di Mourinho.
«In generale i team manager nei club hanno un ruolo diverso rispetto alle nazionali: organizzano le trasferte, curano la logistica... Con Josè però il ruolo era differente: voleva che avessi un contatto diretto con lui e con il gruppo. Conto di fare la stessa cosa con il tecnico della nazionale, Antonio Conte».
Già, il Ct. L’ha sentito?
«Mi ha chiamato, era felice per me,mi riconosce serietà ed esperienza.Del resto è stato lui a dare l’assenso a Tavecchio, altrimenti non se ne sarebbe fatto nulla».
Un po' di Inter in una Nazionale che negli ultimi anni è stata davvero poco nerazzurra.
«È la stessa cosa che mi ha detto Massimo Moratti. Anche lui mi ha chiamato per complimentarsi. Mourinho invece mi ha mandato un sms meraviglioso: “Te lo meriti per tutto quello che hai fatto”. Un grande in tutto e per tutto».
Qual è la sua opinione su Tavecchio? In moltidopo le accuse per la faccenda della banana si stanno ricredendo.
«Beh,parlano i fatti. È partito molto bene, ha scelto il tecnico più bravo, sta facendo il massimo per far risorgere una Nazionale che arriva da un periodo molto deludente. Spero di incontrarlo presto: al momento ci siamo sentiti solo al telefono».
Conte lo conosceva già?
«No, non lo conosco personalmente. Stasera (ieri ndr) o domani (oggi ndr) lo incontrerò. Di sicuro siamo in buonemani, stiamo parlando di un tecnico che sa come tirare fuori il meglio dai suoi giocatori ».
La emoziona questo ruolo in Nazionale o avrebbe preferito continuare in un club?
«Questa esperienza per me è il massimo, del resto si tratta di un ritorno. La prima volta che sono entrato a Coverciano avevo 14 anni e giocavo con la Nazionale Juniores. Spero di replicare gli stessi risultati, in ogni caso l’entusiasmo c’è eccome».
Mi dice qualcosa sulla nuova Inter?
«L’importante è non creare polemiche gratuite. Tutti quando mi chiedono di Inter sperano che io dica qualcosa contro il club che mi ha reso grande».
Ci dica se le piace il nuovo gruppo di Mazzarri.
«Sì, mi piace. Credo sia il caso di fare i complimenti ad Ausilio, bravissimo ad operare in condizioni economiche non facili. La nuova Inter non può ambire allo scudetto,ma è una squadra formata con intelligenza».
Di Mazzarri cosa pensa?
«È stato giusto rinnovargli il contratto, si è comportato bene nonostante a metà stagione abbia dovuto fare i conti con una nuova proprietà. Tra l’altro il tecnico toscano fa sempre meglio al secondo anno ».
E Thohir? Non l’ha mai contattata?
«No,mai.Con il nuovo presidente non c’è stato alcun abboccamento, neanche una telefonata. Forse è una conseguenza del fatto che per ovvi motivi è poco presente. I tifosi dell’Inter, io compreso, preferiremmo potesse stare più vicino alla squadra».
2. ANTOGNONI, CHE RABBIA PER ORIALI TEAM MANAGER: "NEL CALCIO NON C'È RISPETTO"
Da “gazzetta.it”
Giancarlo Antognoni sceglie Facebook per dare sfogo alla sua rabbia. Mentre Gabriele Oriali racconta la sua gioia per la nuova carica di team manager della Nazionale, l'ex bandiera della Fiorentina, campione del mondo nell'82 insieme allo stesso Oriali, esprime tutta la sua delusione:
"Ho sempre creduto che nel calcio non ci fosse riconoscenza e l'ho appurato di persona in tutti questi anni - ha scritto il dirigente delle nazionali giovanili sul suo profilo - Sono campione del mondo di calcio e non di ping pong (con tutta la stima per questo sport), ma il rispetto che per me è la cosa prioritaria, quello che ho messo davanti a tutto e a tutti, il rispetto per i tifosi, per la squadra, per la città, per la nazionale, quello proprio lo esigo. E non credo di averlo mai ricevuto. Sono molto amareggiato e deluso".
la moglie — Anche Rita Antognoni, la moglie dell'ex calciatore, si è sfogata su Facebook: "Sono schifata dal mondo del calcio. Mi aspettavo rispetto e soprattutto che dopo 10 anni di Figc avesse quel ruolo giusto per lui. Invece l'hanno dato ad un altro, buon per lui!!!"