roberto bilotti ruggi d'aragona forme uniche della continuita nello spazio umberto boccioni

“CAMBIATE LA DIDASCALIA O VI DIFFIDO” – LA DISCUSSA MOSTRA SUL FUTURISMO ALLO GNAM DI ROMA FA INCAZZARE IL COLLEZIONISTA ROBERTO BILOTTI RUGGI D'ARAGONA, PROPRIETARIO DELL'OPERA "FORME UNICHE DELLA CONTINUITÀ NELLO SPAZIO", LA CELEBRE SCULTURA DI UMBERTO BOCCIONI, ESPOSTA A “IL TEMPO DEL FUTURISMO”  – A INDISPETTIRE IL PROPRIETARIO DELL’OPERA È STATA LA PAROLA “RIPRODUZIONE” CHE “RISCHIA DI SVALUTARLA. TUTTE LE OPERE IN BRONZO DI BOCCIONI SONO DELLE “RIPRODUZIONI” IN SENSO MATERIALE DEL TERMINE, MA…”

Estratto dell'articolo di www.repubblica.it

 

roberto bilotti ruggi d'aragona 6

Finisce con una formale diffida lo scontro in corso tra la Gnam e il collezionista Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona, proprietario de Forme uniche della continuità nello spazio, la celebre scultura di Umberto Boccioni esposta nella mostra in corso a Roma, Il tempo del Futurismo alla Galleria Nazionale e da lui concessa per la mostra dopo che l'opera era rientrata da un tour mondiale organizzato dal ministero degli Esteri.

 

Oggetto del contendere è la didascalia dell'opera scelta per l'esposizione: "Surmoulage (riproduzione) del 2011 di Forme uniche della continuità nello spazio di Umberto Boccioni", una dizione che, mette nero su bianco il proprietario che ha affidato l'opera alla Galleria, è frutto di scelte "disorientative, fuorvianti e che generano confusione sia nel messaggio che nel contenuto" e foriere di una svalutazione del valore intrinseco dell'opera al punto di poter determinare, sostiene il collezionista, anche un danno erariale.

 

forme uniche della continuita nello spazio di umberto boccioni 5

Bilotti ricorda infatti che "tutte le opere in bronzo di Boccioni sono delle 'riproduzioni' in senso materiale del termine proprio per come sono state prodotte, ossia riprodotte fedelmente dallo stampo del gesso o del bronzo, nessuna realizzata per volontà espressa e supervisione dell'artista" tant'è che buona parte dei bronzi esposti nei più grandi musei internazionali sono surmoulage.

 

Ma "sostantivare il termine riprodurre in 'riproduzione' ed ancorarlo alla parola surmoulage pur essendo indicata la data postuma alla morte dell'artista oltre ad essere pleonastico, in italiano, assume un connotato peggiorativo completamente diverso tale da poter essere equiparato alle riproduzioni in gesso, in bronzo o in plastica del David di Donatello vendute nelle bancarelle".

roberto bilotti ruggi d'aragona 3

[…]

Di qui la "diffida" rivolta agli organizzatori della mostra dall'indicare Le Forme Uniche come "riproduzione" in parentesi o virgolettata, e l'invito a sostituire la didascalia con la sua consueta denominazione e sequenza: nome dell'artista di riferimento, titolo, date di concepimento e di esecuzione, tecnica e eventuale traduzione corretta "Surmoulage, fusione da bronzo finito" , come è sempre stata definita dagli storici e curatori e classificata dal comitato scientifico della Farnesina proprio per questo esemplare (n° 6/6) e dal Mic".

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