QUARANT’ANNI DI SOGNO (E INCUBO) AMERICANO - A PALAZZO STROZZI A FIRENZE PER "AMERICAN ART 1961-2001" VA IN SCENA UNA CARRELLATA DI GENERI E AVANGUARDIE: OLDENBURG, WARHOL, LICHTENSTEIN, GLI ARTISTI CHE HANNO SEGNATO LE RICERCHE D'OLTREOCEANO - DALLA NUOVA FRONTIERA ALLE TORRI GEMELLE, COME SONO CAMBIATI I SOGNI E GLI INCUBI A STELLE E STRISCE - LE SEDIE ELETTRICHE, DI WARHOL, DAI COLORI PASTELLO, SONO ESPOSTE DI FRONTE A...

-

Condividi questo articolo


Manuela Gandini per “La Stampa – TuttoLibri

 

american art 1961 2001 7 american art 1961 2001 7

È un'immersione integrale negli anni più promettenti, eccitanti e pericolosi del secolo scorso. È l'America che sogna, produce, consuma pellicole e ketchup. È l'America che muore insieme a John F. Kennedy in una tiepida giornata di novembre del 1963 a Dallas. E che manda i giovani al macello, nel Vietnam, trasformandoli in assassini o vittime.

 

American Art 1961-2001. Le collezioni del Walker Art Center, in corso a Palazzo Strozzi a Firenze curata da Arturo Galansino e Vincenzo De Bellis, ricostruisce il sapore di un'epoca contradditoria e mitica racchiusa nei capolavori degli artisti americani.

 

american art 1961 2001 10 american art 1961 2001 10

Mark Rothko e Louise Nevelson, con due opere intense, cupe, monocromatiche, ci introducono nella sala dell'esplosione pop. L'ingresso agli Anni 60 è stretto ma si spalanca su un grandissimo salotto borghese stilizzato e accogliente di Roy Lichtenstein, facile e invitante come un cartoon, che si rivela essere lo studio di Matisse modernizzato.

 

Al centro invece dal soffitto pende un monumentale e flaccido sacchetto di patate fritte di Clas Oldenburg. Welcome nel Luna-Park-America, dove tutto è gioco, dai prodotti industriali ai prodotti spettacolari e catastrofici. Del resto, Emily Dickinson scrisse: «Uccidiamoci - visto che non è altro che un gioco».

 

american art 1961 2001 11 american art 1961 2001 11

E così vediamo Warhol appiattire il mondo, che si fa sempre più bidimensionale, e mettere tutto sullo stesso piano azzerando le differenze e ripetendo meccanicamente le medesime immagini.

 

american art 1961 2001 1 american art 1961 2001 1

«Se da un lato morte, incidenti e violenza sono argomenti di natura universale - scrive Nikki Kane in catalogo - dall'altro l'interpretazione offerta mediante la reiterazione di immagini tratte dai mass-media "americanizza" questi temi, ponendoli in relazione ad altri soggetti di più chiara matrice pop.

 

american art 1961 2001 5 american art 1961 2001 5

Le opere sulla sedia elettrica, le serie dedicate alle celebrità dal tragico destino, come Jackie Kennedy e Marilyn Monroe, oppure le auto incidentate e le morti da intossicazione alimentare sono tutte figurazioni che vanno a corrodere quel senso di benessere e sicurezza figlio degli ideali americani di glamour e consumismo.

 

american art 1961 2001 6 american art 1961 2001 6

La sedia elettrica come strumento di morte prettamente americano, procedura meccanizzata di porre fine alla vita, è un simbolo cupo, silente e violento dell'America del XX secolo, perfettamente leggibile agli occhi di un pubblico non-statunitense».

 

american art 1961 2001 4 american art 1961 2001 4

E le Sedie elettriche, di Warhol, dai colori pastello, sono esposte di fronte a due scritte allegre e profondamente angoscianti che spiccano nella loro colorata veste grafica: «EAT» e «DIE», mangia e muori, un dittico di Robert Indiana, intitolato The Green Diamond Eat The Red Diamond Die (1962), il diamante verde mangia, il diamante rosso muore. «Pop è amore, perché accetta tutto. - ha scritto Indiana - Pop è sganciare la bomba. È l'American Dream, ottimista, generoso, naif».

 

american art 1961 2001 3 american art 1961 2001 3

Ma il viaggio americano continua nelle conquiste sociali e nella sperimentazione di artisti quali Merce Cunningham e la sua compagnia, la Merce Cunningham Dance Company Charles Atlas. Per il ballerino ogni gesto quotidiano è danza come per Cage ogni rumore è musica.

 

Tra Cunningham, Cage, Rauschenberg e Jasper Johns vi è l'impronta irrinunciabile di Marcel Duchamp. Johns, per lo spettacolo Walkaround Time (1968), chiede a Duchamp di realizzare la scenografia, l'artista francese accetta ma delega a lui la realizzazione. Johns produce i sette elementi gonfiabili trasparenti, esposti, scomponendo il «Grande Vetro».

 

american art 1961 2001 2 american art 1961 2001 2

Dall'esperienza New Dada scaturisce la nascente identità americana, di poco antecedente il Minimalismo. Se vi sono apparenti contraddizioni tra le forme espressive prodotte dalla nuova generazione post-beat e post-espressionista, si tratta in realtà solo di un diverso modo di percepire la società del benessere.

 

Alcuni artisti, come Ellsworth Kelly, trasformano in colori vivaci e forme astratte i comuni sentimenti dell'uomo americano che si potrebbe identificare nella bandiera di Jasper Johns.

 

american art 1961 2001 14 american art 1961 2001 14

C'è tra tutti un senso di solidarietà. Il mercato e il collezionismo non hanno ancora un impatto forte e i linguaggi cominciano a contaminarsi. Ogni nuovo materiale, ogni forma industriale, ogni elemento solido, liquido o gassoso, diventa centrale nella produzione artistica.

 

Tra i minimalisti c'è un tale Dan Flavin che compra materiali ordinari a Canal Street a New York. E usa i neon fluorescenti, monumenti che «sopravvivono solo finché il sistema di illuminazione funziona, cioè 2.100 ore. Distaccato da ogni tipo di emotività, Flavin punta al concetto nudo e crudo.

 

american art 1961 2001 13 american art 1961 2001 13

Le luci delle sue stanze, banali prodotti in commercio, creano stati d'animo e cambiano la percezione della realtà, smussano gli angoli e dilatano lo spazio e il tempo. Il suo lavoro è fatto di geometrie, linee parallele, perpendicolari o diagonali. Donald Judd, Sol Lewitt, Carl Andre, progettano forme squadrate, aniconiche, geometriche che mostrano l'altro lato del consumo, lo scheletro dell'industrializzazione e della modernità.

 

american art 1961 2001 12 american art 1961 2001 12

Bruce Nauman, a cavallo tra i linguaggi, è radicale, impertinente, eclettico, totalmente solitario e vorace e ci introduce alla progressione della mostra verso gli Anni 80. Siamo in pieno edonismo reaganiano, incombe la tragedia dell'HIV, l'omofobia, l'annullamento del valore della cultura.

 

Robert Mapplethorpe fotografa ambienti sadomaso e muore a 34 anni. Felix Gonzales Torres dissemina la città di grandi manifesti che raffigurano un letto matrimoniale sfatto, è un omaggio alla scomparsa del suo compagno Ross. L'artista mostra all'America ciò che l'America non vuole vedere. E arrivano gli Anni 90, la ricerca si sposta su sessismo e discriminazione razziale.

 

american art 1961 2001 6 american art 1961 2001 6

Gli occhi terrorizzati di Cindy Sherman che mette in scena se stessa nei panni di una donna che sta forse per essere aggredita sono sintomo della violenza di genere. I cowboy di Richard Prince, le pin-up mezze nude sulle motociclette, i cavalli, le Marlboro, esprimono la semplicità dell'immaginario dominate, pubblicitario della middle-class della provincia. Nell'impasto sempre più promiscuo di situazioni sociali al limite, emerge la coscienza sporca dell'America, messa in luce dalle rivendicazioni degli afroamericani e dalla necessaria affermazione di artisti e artiste di colore.

 

american art 1961 2001 4 american art 1961 2001 4

Lorna Simpson, con Wigs (portfolio), mostra le pettinature delle donne nere, attraverso foto stampate su feltro, di parrucche in vendita al Fulton Mall di Brooklyn. Da questa serie del 1994, l'artista sottrae la figura femminile, sempre ritratta di spalle, e propone un inventario muto di capigliature.

 

Anche le donne di Kara Walker non sono riconoscibili perché anonime silhouette che raccontano storie strazianti di razzismo e violenze nell'era della schiavitù. Hock E Aye Vi/Edgar Heap of Birds è un indiano cheyenne che espone 40 targhe con i nomi di altrettanti nativi, condannati a morte dal governo americano l'indomani del conflitto con la tribù Dakota, sulle rive del Minnesota nel 1862.

 

american art 1961 2001 2 american art 1961 2001 2

La mostra è critica e vivace ma risente della mancanza della vitalità e dell'energia ribelle del gruppo Fluxus che, tranne in pochi casi, non è rappresentato.

 

american art 1961 2001 3 american art 1961 2001 3

Il viaggio è esaltante e triste al contempo, scoppiettante e funesto, pieno di cortocircuiti messi in luce dagli artisti delle ultime generazioni. Le comunità LGBT, le donne e le minoranze etniche, hanno ormai la propria rappresentanza.

 

newspaper, robert gober newspaper, robert gober

Tuttavia, la metastasi della xenofobia serpeggiante nella provincia Usa si percepisce ancora. L'opera di Paul McCarthy è uno specchio: foto del Führer, svastiche e guerra, miste a immagini rassicuranti di case borghesi, statuette di Topolino, foto di bambine ariane, casette sudtirolesi un mondo apparente incantato all'insegna della «sicurezza».

kerry james marshall, black power kerry james marshall, black power matthew barney, cremaster 2 the drones’ exposition matthew barney, cremaster 2 the drones’ exposition american art 1961 2001 9 american art 1961 2001 9 american art 1961 2001 8 american art 1961 2001 8 gary simmons, us and them gary simmons, us and them untitled, cindy sherman untitled, cindy sherman claes oldenburg, shoestring potatoes spilling from a bag claes oldenburg, shoestring potatoes spilling from a bag american art 1961 2001 1 american art 1961 2001 1 bruce nauman art make up bruce nauman art make up catherine opie, norma & eyenga catherine opie, norma & eyenga jeff koons, rabbit jeff koons, rabbit jackie kennedy jackie kennedy wigs, lorna simpson wigs, lorna simpson

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....