Carlo Cinelli e Federico De Rosa per “CorrierEconomia - Corriere della Sera”
Un premio così non poteva che nascere in Italia. Non è sciovinismo, ma sul cibo e l' alimentazione non abbiamo molti rivali. E, visto che tra i tanti quello di Barilla è senza dubbio il marchio più noto nel mondo del cibo made in Italy, è proprio al gruppo parmigiano guidato da Guido Barilla che è venuta l' idea di assegnare il «Foodlitzer», il Pulitzer del food.
Un riconoscimento alle storie che ruotano attorno all' alimentazione, raccontate su carta, sul web, in video o foto, da professionisti e non di tutto il mondo, che saranno selezionate dalla Thomson Reuters Fundation insieme al Barilla Center for Food and Nutrition. Un modo per dare visibilità ai grandi temi dell' alimentazione.
Ma c' è anche dell' altro. Barilla ha anche chiesto all'«Economist Intelligence Unit» di realizzare un' indagine, e quindi una classifica, sulla sostenibilità alimentare nei Paesi del G20, in quelli in via di sviluppo e in 16 città del mondo, per capire che tipo di «food policy» hanno adottato. E se è adeguata.
- A volte ritornano. Anche se, a dirla tutta, Ernesto Preatoni non è mai uscito completamente di scena. Il rider di Piazza Affari è rimasto tuttavia lontano dalla Borsa, dopo le scorribande degli anni Ottanta, per dedicarsi alla sua Domina Vacanze e agli altri mille interessi che ha in giro per il mondo.
A Piazza Affari però sta per tornare. Giovedì sera Preatoni ha «requisito» Palazzo Mezzanotte per festeggiare con oltre 400 ospiti l' uscita del suo nuovo libro «Otto cose che avevo previsto», edito da Rubettino, con prefazione dell' economista Paolo Savona.
Quali sono le otto cose? Preatoni rivendica di avere previsto la crisi intrinseca dell' euro, il fallimento delle politiche di austerity, la debolezza delle banche popolari e la necessità di una riforma bancaria che andava fatta molto tempo prima.
Chissà se ci avrà anche scommesso qualcosa?
- A volte ritornano/2. Alla chiamata di Mario Monti non aveva potuto resistere.
Con lo spirito del civil servant Riccardo Monti si era reso disponibile per rimettere in ordine l' Istituto per il commercio estero e dare così una spinta al made in Italy, avendo visto da consulente in Value Partners quanto è difficile per un' impresa andare all' estero.
Ad aprile Monti ha terminato la sua esperienza ed è passato alla guida di Italferr, la società di ingegneria delle Ferrovie, come presidente. Ma, poichè il primo amore non si scorda mai, da qualche giorno Monti è tornato in Value Partners, dove aveva lavorato 12 anni come director, per adesso come «semplice» consigliere d' amministrazione.