CHI SI PAPPA FASTWEB? PER SCALZARE TELECOM IN ITALIA E DIVERSIFICARE LE ATTIVITÀ IN EUROPA, VODAFONE SAREBBE PRONTA A SGANCIARE CINQUE MILIARDI DI EURO PER RILEVARE FASTWEB, CONTROLLATA DALLA SVIZZERA SWISSCOM

Questa maxi-offerta rappresenta una forte tentazione, vista la ricca plusvalenza, per gli svizzeri che nel 2007 acquistarono Fastweb per circa 3,1 miliardi di euro (più 1,1 miliardi di debito) - Tuttavia Swisscom sarebbe ancora riluttante a vendere la società visto che rappresenta un asset strategico che nel 2013 ha fatturato 1,8 miliardi di euro…

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Luca Fornovo per “la Stampa

 

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Vodafone vuole riaprire il risiko delle telecomunicazioni in Italia e mette nel mirino Fastweb, l’operatore di telefonia fissa e fibra ottica, controllato dal gruppo elvetico Swisscom. Il colosso della telefonia britannica sarebbe pronto a valutare Fastweb 5 miliardi di euro. Secondo fonti finanziarie, l’enterprise value dell’operazione comprende 4 miliardi di capitale (equity) più un miliardo che è il debito di Fastweb.

 

Il gruppo svizzero, che già nel 2013 aveva rifiutato un’offerta di Vodafone che aveva valutato Fastweb sotto i 2,9 miliardi di euro, sta valutando ora con molta attenzione la nuova proposta degli inglesi e lo starebbe facendo, secondo l’agenzia Reuters, con l’aiuto di un consulente d’eccezione: Ubs. La stessa banca d’affari svizzera è peraltro da tempo advisor di Vodafone. Gli inglesi, forti del «programma Primavera» che prevede 3,6 miliardi di investimenti in Italia, hanno alzato la posta sperando di convincere Swisscom.

 

Il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia Il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia

Certo questa maxi-offerta rappresenta una forte tentazione con una ricca plusvalenza per gli svizzeri che nel 2007 acquistarono Fastweb per circa 3,1 miliardi di euro (più 1,1 miliardi di debito). Tuttavia Swisscom, che non rilascia commenti, secondo fonti finanziarie sarebbero ancora un po’ riluttanti a vendere la società fondata da Silvio Scaglia e Francesco Micheli, che è stata pioniere nell’installazione della fibra ottica in Italia.

 

Fastweb che nel 2013 ha fatturato circa 1,8 miliardi di euro è un asset strategico per Swisscom (9 miliardi di ricavi un anno fa) e rappresenta una fetta importante (il 20%) del giro d’affari del gruppo elvetico. Non solo, nella telefonia fissa e nella banda larga, Fastweb riesce a crescere ancora, mentre il mercato svizzero al momento è asfittico e in contrazione. Inoltre senza Fastweb, a Swisscom non rimarrebbe nessuna presenza all’estero ma solo il mercato telefonico della Confederazione.

vodafone cobra vodafone cobra

 

La possibile vendita di Fastweb piace alla Borsa di Zurigo, dove il titolo Swisscom ha preso il volo chiudendo la seduta in rialzo del 2% a 544 franchi dopo aver toccato un massimo a 557 franchi, su livelli che non vedeva dal 2000. La cessione di Fastweb, secondo gli analisti consentirebbe a Swisscom di ridurre gli investimenti in conto capitale e di distribuire un dividendo straordinario agli azionisti ma come si è detto perderebbe un mercato strategico.

 

Sull’altro fronte, comprando Fastweb, Vodafone, numero due in Italia nella telefonia mobile, potrebbe competere meglio con l’ex monopolista, Telecom Italia, soprattutto nella banda larga e anche integrare la sua strategia in Europa, diversificando le sue attività operatore mobile, espandendosi nei dati e nei servizi di contenuti. Il gruppo britannico ha già acquisito Kabel Deutschland in Germania e Ono in Spagna per offrire dei pacchetti d’offerta che combinano un’ampia gamma di servizi.

 

Swisscom Swisscom

Entrare nel business dei cavi è anche interessante per Vodafone perché Fastweb ha previsto 1 miliardo di investimenti nel settore e con la sua rete il gruppo punta a raggiungere 7,5 milioni di famiglie entro la fine del 2016 (il 27% della popolazione in Italia). Vodafone vorrebbe accelerare sul dossier Fastweb anche perché la concorrente Telecom Italia si è già mossa e sta esplorando i modi per aumentare il business in fibra ottica con l’acquisizione del 53,8% di Metroweb Italia da F2i, il fondo delle infrastrutture.

 

 

 

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