FERRUCCIO ARRUGGINITO - DE BORTOLI CORRE IN DIFESA DI SCOTT JOVANE E MINACCIA LE DIMISSIONI SE I GIORNALISTI PROCEDERANNO CON GLI SCIOPERI PER STOPPARE I BONUS CHE I MAGNAGER RCS SI SONO AUTO-ASSEGNATI

Anche Urbano Cairo, azionista di Rcs con il 2,84%, è intervenuto contro l'ipotesi di un bonus al top management di Rcs: “Un'azienda può dare bonus nel momento in cui arrivi per lo meno a un pareggio economico, non basta un miglioramento. Un bonus è una cosa importante, a maggior ragione quando qualcuno ha sofferto”…

Condividi questo articolo


Andrea Montanari e Francesca Gerosa per "Milano Finanza"

Giornata concitata in via Solferino. Il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, ha minacciato le dimissioni se i giornalisti attueranno la serie di scioperi minacciata per protesta contro i ricchi bonus che si sono assegnati i manager dell'azienda. Anche Urbano Cairo, azionista di Rcs con il 2,84%, oggi ha giudicato inopportuna l'ipotesi di un bonus al top management di Rcs per il raggiungimento dei risultati del piano.

Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri. Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.

"Non voglio entrare nella polemica. Secondo me un'azienda può dare dei bonus nel momento in cui arrivi per lo meno a vedere un pareggio economico, non basta un miglioramento. Così sono abituato a fare nelle mie aziende. Nel caso specifico, se hanno fatto un buon lavoro direi complimenti. Ma un bonus è una cosa un po' più importante, a maggior ragione quando qualcuno ha sofferto", ha detto, non escludendo di aumentare la sua partecipazione in Rcs. "Non si può dire, se lo fai poi lo comunichi ma finché non lo fai non dici quello che vorresti fare. Io sono fermo al 2,84% e non ho più aumentato la quota, sto seguendo semplicemente come vanno le cose".

Un'apertura che non significa però che vuole candidarsi alla guida dell'azienda, mentre l'altro azionista con il 9% di Rcs, Diego Della Valle, continua a fare il suo nome per il rilancio della casa editrice. "Io sono molto impegnato con Cairo Communication che mi assorbe totalmente per cui ringrazio l'amico Diego Della Valle che è una persona che stimo molto. Ci ricambiamo nei complimenti, però, sinceramente, sono molto impegnato con le mie aziende".

il direttore La Stampa Mario Calabresi lAd di Poligrafici Editoriale Andrea Riffeser Monti e Ferruccio de Bortoli direttore del Corriere della Serail direttore La Stampa Mario Calabresi lAd di Poligrafici Editoriale Andrea Riffeser Monti e Ferruccio de Bortoli direttore del Corriere della Sera

Quanto all'ipotesi di un rimpasto del cda di Rcs, che alcuni azionisti, a partire da Diego Della Valle, non considerano più rappresentativo del mutato assetto di controllo del gruppo, "decide l'assemblea". E' presto per dire se la questione sarà all'ordine del giorno dell'assemblea dell'8 maggio. Comunque "non ho chiesto un posto in cda", se dovessero proporlo "ci penserò". L'ad di Rcs, Pietro Scott Jovane, ha chiesto di cooptare un nuovo consigliere al posto di Carlo Pesenti che si è recentemente dimesso.

RCSRCS

Intanto in casa di Urbano Cairo l'attività procede bene. La raccolta pubblicitaria di La7 e La7d è salita nei primi tre mesi 2014 e il numero uno ddi Cairo Communication ha detto di non avere alcuna intenzione di aprire la tv ad altri soci. La raccolta della pubblicità trasmessa nel primo trimestre è stata pari a 40,3 milioni euro, in crescita del 5,8% rispetto a quella realizzata nel primo trimestre 2013 (38,1 milioni). Solo questo mese è salita del 13,4% a 15,2 milioni.

SCOTT JOVANE A BAGNAIASCOTT JOVANE A BAGNAIA urbano cairourbano cairo

L'imprenditore piemontese non ha quindi alcuna intenzione di aprire ad altri partner il capitale de La7: "è un'azienda che abbiamo acquistato lo scorso anno (da Telecom Italia, ndr) e abbiamo tra l'altro l'impegno a non vendere neanche un'azione per due anni. Ma, al di là dei due anni, comunque sia, io non ho intenzione di aprire il capitale de La7", ha affermato oggi Urbano Cairo a margine della Star conference, puntualizzando che non c'è attualmente nessuna idea, "neanche mezza", di cedere quote de La7.

DIEGO DELLA VALLE DA LILLI GRUBER A OTTO E MEZZODIEGO DELLA VALLE DA LILLI GRUBER A OTTO E MEZZO

Le proiezioni sulla raccolta pubblicitaria di La7 e le parole di Urbano Cairo hanno subito fatto avanzare il titolo Cairo Communication a Piazza Affari fino a un massimo intraday a quota 6,81 euro. Dopo una sospensione per eccesso di rialzo, ora l'azione schizza dell'8% a 6,75 euro, mentre Rcs sale di un più modesto +1,88% a 1,732 euro. Per Urbano Cairo non è necessario per il gruppo del Corriere della Sera un nuovo aumento di capitale, per il quale il cda ha una delega ma che lo stesso Jovane ha escluso, perché ha le risorse per recuperare redditività abbattendo i costi anche senza toccare il personale.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….