Massimo Minella per “la Repubblica”
Un sorriso di circostanza dietro il no del ministro dell' Industria francese Christophe Sirigue al fatto che i gloriosi Chantier de l'Atlantique, il simbolo della cantieristica transalpina, possano diventare italiani. Che l' aria non fosse delle migliori, lo si era capito da un po'. Ma ora si gioca a carte scoperte, con Sirigue che annuncia di non volere una «Fincantieri maggioritaria» nel controllo degli stabilimenti bretoni.
Ora i cantieri sono coreani, e nessuno a Parigi si era strappato le vesti quando vennero rilevati dal colosso Stx. Ma il crac del gruppo, in amministrazione controllata, ha imposto il cambio di rotta: i cantieri sono finiti all'asta e l' unica offerta è stata quella di Fincantieri, giudicata corretta e vincente. Partita chiusa? Per niente. La Francia, titolare del 33%, fa valere le sue quote e rivendica un «patto azionario allargato». Avanti con altri soci, così che a comandare non siano solo "Les italiens".
Chantier de l Atlantique Chantier de l Atlantique