Estratto dell'articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”
La guerra delle console entra in un nuovo livello. […] entro fine settimana, o al massimo la prossima, la Commissione europea bloccherà l'accordo di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, la più grande di sempre nella storia dei videogiochi. Vale 69 miliardi di dollari, ma rischia di compromettere la vita dei gamer, oltre 210 milioni di utenti attivi[…].
[…] Microsoft ha deciso di comprare Activision Blizzard, lo sviluppatore di CoD, il 18 gennaio 2022. Ma, come spiegato da fonti confidenziali, il matrimonio non sarà celebrato. «Gli ostacoli sono numerosi, a cominciare dalla troppa concentrazione che si potrebbe generare, passando per le difficoltà per i videogiocatori ad accedere a piattaforme chiuse, come quella di Microsoft», fanno notare le fonti. Di qui, l'offensiva iniziata dai concorrenti della società di Redmond.
Se Nintendo può contare su una base più fidelizzata sui titoli più leggeri, come Pokémon o Super Mario, i consumatori di Sony hanno esigenze diverse. Almeno il 50% degli utenti ha giocato almeno una volta a Call of Duty, che genera circa due terzi del fatturato di Playstation.
Un business che vale circa 300 milioni di dollari per ogni episodio della saga di CoD sugli scaffali. Al netto dei successivi acquisti online.
Il conflitto a suon di carte bollate, fanno notare le fonti, è destinato a risolversi a favore del mercato. «La posizione di Microsoft è dominante, senza dubbio», riflettono fonti europee. […] I prossimi passaggi saranno quelli di Washington e Londra. […] Secondo le indiscrezioni, entrambe avranno una posizione contro Microsoft e in favore della libertà di scelta da parte dei gamer. A poco sarebbe valsa l'opzione, messa in campo da Redmond, di rendere disponibile Call of Duty sui negozi virtuali di Sony e Nintendo. […]