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Miliardario libertario, leader controcorrente e venture capitalist visionario, genio degli scacchi, apertamente gay e repubblicano. Peter Thiel è una delle persone più influenti e controverse al mondo, lo chiamano il principe delle tenebre della Silicon Valley e adesso il suo nome sta facendo tremare big del governo e colossi come Google.
Cofondatore di alcune tra le più importanti start-up a livello globale, è stato tra i primi finanziatori di Facebook, di cui siede nel CdA, e ora ha deciso di dichiarare guerra a Google, acerrimo rivale del social network, finanziando alcuni procuratori generali degli Stati Uniti che stanno facendo causa al gigante di Mountain View per violazione delle regole antitrust e del diritto dei consumatori. Sulla scia di quanto già avvenuto in Europa, dove Google ha dovuto pagare all’Antitrust la multa record di 2,42 miliardi, le accuse sono quelle di posizione dominante e uso inappropriato dei contenuti e dei dati degli utenti. Accuse pesanti da cui Google si è ancora astenuta dal rispondere pubblicamente.
mike pence donald trump peter thiel
Negli Stati Uniti il potere delle autorità di colpire i monopoli arriva fino allo smembramento: lo Sherman Act, legge antitrust tuttora in vigore, è stato usato per fare a pezzi la Standard Oil dei Rockefeller, il gigante del tabacco e AT&T. Ma negli ultimi anni la tendenza è stata decisamente più ‘tollerante’ dei monopoli: la teoria economica vuole che siano i concorrenti virtuosi a combattere i giganti, non i giudici o la Federal Trade Commission. Solo che con l’88% del mercato della pubblicità nelle ricerche online, neanche colossi come Microsoft e Yahoo! sono riusciti a scalfire l’impero di Google.
Non è la prima volta che Peter Thiel usa le sue ampie risorse finanze per colpire un’azienda. Di recente ha sostenuto finanziariamente la causa dell’ex wrestler Hulk Hogan che aveva denunciato il popolare sito di news e gossip indipendente Gawker per aver diffuso online un suo sextape, mandando il portale in bancarotta. Una vendetta privata verso chi aveva osato dichiarare al mondo la sua omosessualità senza il suo consenso. Egli tuttavia continua a dichiararsi uno strenuo difensore della stampa libera, figurando tra i principali finanziatori della Free Press Initiative incluso il comitato per la protezione dei giornalisti.
peter thiel, elon musk fondatori di paypal
Sono molte le contraddizioni che distinguono il miliardario americano di origini tedesche. È stato tra i più grandi sostenitori di Trump durante la sua campagna ma di recente ha anche finanziato con successo una candidata democratica in California. Laureato in filosofia e giurisprudenza a Stanford, ha scritto un libro intitolato “The Diversity Myth: “Multiculturalism” and “the Politics of Intolerance at Stanford” un inno contro la political correctness. Ha poi fatto un paragone tra la corruzione delle università americane a quella della chiesa di 500 anni fa, creando una fondazione, la ‘Thiel Fellowship’, che offre premi in denaro ai ragazzi che decidono di lasciare il college per inseguire i propri sogni.
eric schmidt sergey brin larry page susan wojcicki e marissa meyer
Da Paypal, a Facebook, da Space X a Airbnb, oggi Thiel è presidente di una delle più grandi e potenti aziende al mondo di cui solo in pochi avranno sentito parlare: la Palantir. Fondata insieme ai suoi colleghi di Paypal, è una start-up di ‘data-mining’ tanto riservata quanto discussa, capace di collegare enormi silos di dati e permettere a personale non specializzato di ricavare e fare associazioni con informazioni sensibili di ogni tipo: dati finanziari, biometrici (impronte digitali), passaporti, liste dei voli, telecamere di sicurezza.
Thiel non ha mai dichiarato pubblicamente le circostanze in cui questi dati vengono collezionati, chi può accedervi o il modo in cui vengono utilizzati, ma è noto al pubblico che l’azienda ha contratti con diversi ministeri degli Stati Uniti, da quello per la Sicurezza Nazionale a quello della Giustizia; dalla SEC alla CIA, l’NSA e diverse altre agenzie federali.
Che ottenga posizioni governative, o resti nei CdA di Facebook e Palantir, ad appena 50 anni Peter Thiel è tra le persone che hanno il maggior potere di influenzare la politica e la tecnologia nei decenni a venire.