GLI USA CHIUDONO LE INDAGINI SUGLI AFFARI DELL'ENI IN ALGERIA E NIGERIA, MA LA PROCURA DI MILANO, DAVANTI ALLA NOTA ENTUSIASTICA DELL'AZIENDA, RICORDA CHE NEL SISTEMA USA NON ESISTE L'ARCHIVIAZIONE, E CHE L'INCHIESTA "PUÒ ESSERE RIAPERTA IN QUALUNQUE MOMENTO", COME HANNO PRECISATO LE AUTORITÀ AMERICANE - PER IL DOPO-DESCALZI SI FA GIÀ IL NOME DI STEFANO CAO (SAIPEM), A MENO DI ''SORPRESE'' DA FUORI

-

Condividi questo articolo


1. INIZIA IL TOTONOMI PER IL DOPO DESCALZI, E SI FA QUELLO DI STEFANO CAO (SAIPEM)

DAGONEWS - Descalzi con le ultime notizie che lo vedono indagato insieme alla moglie si è giocato la già complicata riconferma (gli era stata promessa da Salvini, e ora il Capitone l'Eni la vede solo quando fa benzina), e ora nel palazzone che svetta sul laghetto dell'Eur cercano il sostituto. Molti scommettono su uno dei top manager già in azienda o al vertice delle controllate, e fanno il nome di Stefano Cao, amministratore delegato di Saipem. A meno che non arrivi una ''sorpresa'' da fuori…

 

 

STEFANO CAO STEFANO CAO

2. ENI CHIUSE LE INDAGINI USA SUGLI SCANDALI IN NIGERIA E ALGERIA

Gianni Barbacetto per il “Fatto quotidiano

 

Eni comunica ("con soddisfazione") la chiusura dell' inchiesta svolta dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti su possibili corruzioni internazionali negli affari della compagnia petrolifera italiana (quotata anche alla Borsa di New York) in Algeria e in Nigeria. "Il Dipartimento di giustizia americano", scrive Eni, "ha concluso le proprie indagini ai sensi della normativa anticorruzione Usa in relazione ai procedimenti Algeria e Nigeria, disponendone l' archiviazione".

 

"Eni tiene a ribadire la correttezza del proprio operato e di quella del suo management", continua la nota, "in relazione all' acquisizione del blocco Opl 245 in Nigeria, rispetto alla quale le verifiche interne condotte da consulenti indipendenti su delibera degli organi di controllo non hanno evidenziato alcuna condotta illecita".

CLAUDIO DESCALZI CON LA MOGLIE MARIA MAGDALENA INGOBA CLAUDIO DESCALZI CON LA MOGLIE MARIA MAGDALENA INGOBA

 

Sul caso è in corso un processo a Milano, in cui l' accusa ipotizza il pagamento di una mega-tangente da 1,092 miliardi di dollari. Imputati, tra gli altri, la società Eni, l' amministratore delegato Claudio Descalzi (nella foto) e il suo predecessore Paolo Scaroni. "La società confida che il processo in corso presso il Tribunale di Milano possa fare chiarezza quanto prima sull' infondatezza delle accuse".

 

Sulle operazioni in Algeria, "Eni ricorda che nel settembre 2018 il Tribunale di Milano aveva assolto la società e il suo management perché il fatto non sussiste, sancendone l' estraneità alle presunte condotte illecite oggetto del processo". A essere condannati erano stati alcuni manager della allora controllata Saipem.

Descalzi Salvini Descalzi Salvini

 

La Procura di Milano non commenta la nota di Eni. Ricorda soltanto che nel sistema Usa non esiste l' archiviazione, che l' indagine è stata chiusa sulla base delle conoscenze acquisite finora, ma che, per dichiarazione esplicita delle stesse autorità americane, "può essere riaperta in qualunque momento".

Descalzi Descalzi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….