DAGONEWS
Il Presidente di Stellantis John Elkann ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica il Presidente della Camera Lorenzo Fontana. Il presidente di Stellantis e la terza carica dello stato avrebbero avuto un colloquio cordiale, dopo le polemiche delle scorse ore per il no di Yaki all’audizione in Parlamento.
Elkann ha ribadito a Fontana il rispetto del Parlamento spiegando che “la risposta al presidente della commissione attività produttive Gusmeroli nasce dall’osservanza della decisione della Camera di impegnare il Governo - attraverso le mozioni approvate dall’Aula - a identificare politiche industriali in linea con l’evoluzione del settore automotive”. Durante la telefonata il nipote di Gianni Agnelli ha inoltre ribadito “l’apertura al dialogo con tutte le Istituzioni, come da sempre il gruppo fa in tutti i paesi in cui è presente, Italia in primis”.
SERGIO MATTARELLA E JOHN ELKANN
Elkann ha ribadito che, da par suo, non si è trattato di uno sgarbo istituzionale: avrebbe ripetuto le parole dell’ad di Stellantis, Tavares, che “ha già rappresentato in modo chiaro in audizione lo scorso 11 ottobre” e di cui “stamattina hanno dimostrato di aver preso piena consapevolezza anche i Sindacati come emerso dalle dichiarazioni di oggi”. Il fratello di Lapo e Ginevra ha voluto poi rimarcare come la stessa Stellantis nasca "per avere le spalle più larghe in un contesto dove la pressione competitiva è aumentata esponenzialmente, e dove sono necessari investimenti ingenti". Come ha detto già Tavares, senza un nuovo piano di incentivi, il settore automotive europeo è destinato a soccombere di fronte alla concorrenza (sleale) cinese
Come Dago-dixit, il no di Elkann all’audizione avrebbe irritato Sergio Mattarella. E il ram-pollo Agnelli ha voluto metterci una pezza annacquando le polemiche e alzando la cornetta, per rassicurare Fontana.
STELLANTIS: UILM, SCONTRO POLITICA CON ELKANN NON SERVE, È ULTIMO LEGAME CON ITALIA
(Il Sole 24 ore Radiocor) - 'se ci volete aiutare, purtroppo le polemiche non servono. E stiamo parlando con una multinazionale che non è più la fiat. È inutile rimpiangere la fiat. È andata. Quel treno è finito.
Anche rinfacciare a Stellantis i soldi che fiat ha avuto dallo stato italiano negli anni 70, guardate, non ci aiuta. Non gliene frega niente alle multinazionali dei soldi che in passato sono stati dati. Casomai gli frega dei soldi che oggi le grandi potenze industriali gli danno per investire nel loro paese. Se ci volete aiutare, troviamo quello che è un terreno di convergenza. Noi vi indichiamo tre urgenze.
luca de carlo carlos tavares alberto luigi gusmeroli foto lapresse
Ammortizzatori sociali, costo dell'energia e regolamento europeo anno del 2035'. Così Gianluca Ficco, segretario nazionale UILM responsabile del settore auto, rivolgendosi alle forze politiche, nelle repliche dopo l'audizione davanti alla commissione attività produttive della camera sulla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia.
'Io capisco la rabbia, capisco il rinnovo della richiesta. Quando parliamo di Elkann e parliamo del presidente di Stellantis, vi prego anche di ricordare che è uno degli ultimi legami che Stellantis ha con l’Italia. Che non vuol dire che è buono, è cattivo, fra l'altro queste categorie le lascerei a discorsi infantili. Il problema è semplice: Elkann è uno degli ultimi legami che Stellantis ha con l’Italia.
JOHN ELKANN - CARLO DE BENEDETTI
A meno che noi non vogliamo che l'automotive se ne vada da questo paese, interloquiamo con Elkann, se ci riusciamo, con questa consapevolezza perchè, se qualcuno pensa di recidere l'ultimo legame che Stellantis ha con l’Italia, per favore, astenetevi che di guai già ne abbiamo abbastanza, ha aggiunto Ficco.
STELLANTIS: FONTANA, ATTO GRAVE SCAVALCARE PARLAMENTO
(ANSA) - "Apprendo con sconcerto da fonti stampa che il Presidente di Stellantis non vorrebbe riferire in Parlamento sulla situazione aziendale. Mi auguro che questa posizione possa essere presto chiarita. Scavalcare il Parlamento sarebbe un atto grave". Così in una nota il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.