Le multinazionali di beni di consumo hanno ridotto ingredienti quali zucchero e sale in circa il 20 per cento dei loro prodotti nel 2016, dato che gli acquirenti si sono spostati verso marche più sane.
Un sondaggio tra 102 aziende, tra cui Nestlé SA e Procter & Gamble Co., ha rilevato che 180.000 prodotti sono stati riformulati nel 2016, secondo un rapporto del ‘Consumer Goods Forum’. Questa cifra è il doppio rispetto all'anno precedente.
"Le grandi multinazionali devono rispondere alle pressioni competitive del mercato", ha dichiarato al telefono Peter Freedman, direttore dell’associazione. "La crescita del settore è dominata da piccole start-up con un portafoglio di prodotti con un punto di vista più sano."
I maggiori produttori perdono quota rispetto a piccoli marchi locali, che crescono grazie alle preferenze degli amanti dello shopping per i prodotti più sani e più sostenibili. La crescita organica per le multinazionali a livello mondiale è scesa a meno del 3 per cento negli ultimi tre anni, secondo gli analisti del Credit Suisse.
L’offerta di $ 143.000.000.000 di Kraft Heinz Co. a Unilever ha sottolineato la pressione che pesa sulle grandi aziende per cercare evitare lo scoppio dell’enorme malessere del settore.
Oltre ai mutevoli gusti dei consumatori, anche i governi stanno cercando di reprimere i prodotti non salutari. Nel mese di marzo, la Gran Bretagna ha seguito l’esempio del Messico e ha imposto una tassa sulle bevande zuccherate, nel tentativo di ridurre l'obesità. La statunitense ‘Food and Drug Administration’ ha annunciato lo scorso anno l’obbligo per le aziende di etichettare i prodotti con informazioni più dettagliate sul contenuto di zucchero.
Meno sale
Dopo aver fallito nel raggiungere gli obiettivi interni, Nestlé dice che ha trovato un modo per ridurre lo zucchero nel cioccolato di ben il 40 per cento e diminuirà la quantità di zucchero nel cioccolato e nei dolciumi che vende nel Regno Unito e in Irlanda del 10 per cento entro il prossimo anno. Mars ha dichiarato che il 99 per cento dei suoi prodotti oggi contiene meno di 250 calorie a porzione.
"Le forze del mercato stanno spingendo le cose nella giusta direzione, e lo faranno ancora di più", ha detto Freedman. "I prodotti avranno meno sale, meno zucchero e meno calorie."
Il ‘Consumer Goods Forum’ è un organismo di settore a cui aderiscono circa 400 rivenditori, produttori e fornitori di servizi di consumo.
il tweet di bruno mars zuccheri