
ALLA PROSSIMA PANDEMIA, CI CONVIENE EMIGRARE – NEL NUOVO PIANO PANDEMICO SPARISCONO “LE MISURE CHE LIMITANO LA LIBERTÀ PERSONALE”: NO A LOCKDOWN, CHIUSURE E DPCM. SÌ AI VACCINI E ALLE “INFORMAZIONI DATE SULLA BASE DELLE EVIDENZE SCIENTIFICHE” – QUALCUNO DOVREBBE RINFRESCARE LA MEMORIA ALLA DUCETTA & CO.: SENZA LE CHIUSURE, SI SAREBBE ARRIVATI AL COLLASSO DEGLI OSPEDALI E…
Estratto dell’articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”
Un piano pandemico senza misure calate dall’alto «con atti amministrativi che possano essere coercitivi della libertà personale o compressivi dei diritti civili e sociali». Questa la filosofia del nuovo testo trasmesso alle Regioni dal ministero della Salute. Avrà una durata quinquennale, dal 2025 al 2029. Il precedente era scaduto nel ‘23 e si limitava a prendere in considerazione l’aggressione da virus influenzali. Qui viene esteso «il perimetro delle minacce» da respingere.
GIORGIA MELONI HANNIBAL - MEME BY EDOARDO BARALDI
Limati i punti più indigesti alla maggioranza, quelli che hanno caratterizzato la strategia del governo Conte. No ai Dpcm (decreti del presidente del Consiglio) come strumenti di azione. Negli anni del Covid se ne abusò per lockdown, chiusure, obblighi. Si procederà con decreti aventi forza di legge «in casi di estrema necessità». Si insiste molto sui concetti di gradualità e proporzionalità e sulla chiara comunicazione ai cittadini.
Messaggio implicito «no imposizioni». Sì ai vaccini, ovviamente, ma come «uno dei presidi su cui puntare».
[…]
Informazione: gli interventi sono guidati da principi di precauzione, responsabilità, proporzionalità e ragionevolezza. Ogni persona va informata sulla base delle evidenze scientifiche in modo da comprendere il significato delle azioni ed essere pienamente consapevole.
Discriminazioni: se le risorse dovessero diventare insufficienti, ogni scelta sul loro impiego deve essere trasparente ed esente «da ogni discriminazione», basata sul principio di equità in coerenza con tutte le azioni del Servizio sanitario nazionale e con il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Ogni intervento va proporzionato alle condizioni cliniche del paziente. Al centro dell’attenzione, i soggetti fragili e vulnerabili.
Vaccini: vanno individuati protocolli di cura efficaci. I vaccini approvati e sperimentati sono efficaci, hanno un rapporto rischio beneficio favorevole ma vanno «considerati gli unici strumenti».
Misure: test, isolamento dei casi, tracciamento dei contatti e messa in quarantena dovranno essere combinati in caso di grave e reale rischio per la salute pubblica.
Normativa: si può «presentare la necessità» di intervenire «in ogni settore con un coordinamento centrale valutando lo strumento normativo migliore e dando priorità ai provvedimenti parlamentari. È escluso l’uso di atti amministrativi coercitivi».
[…] i parlamentari di FdI hanno denunciato lo scandalo emerso durante i lavori della commissione di inchiesta sul Covid: «Gli 880 milioni di mascherine contraffatte, pagate 1,25 miliardi, acquistate dall’ex commissario Arcuri a 3-4 volte il prezzo di mercato». Sorpresa FI per l’iniziativa: «Questa è una commissione d’inchiesta, non uno strumento a uso di un singolo gruppo». E il Pd attacca FdI per il «comportamento scorrettissimo in commissione».
terapia intensiva covid
giorgia meloni 2
pandemia depressione 9
giorgia meloni 5