aldo cazzullo elon musk sergio mattarella

L’ARMAGEDDON MATTARELLA-MUSK VISTO DA CAZZULLO: “È COME FAR SEDERE L’UNO DI FRONTE ALL’ALTRO NORBERTO BOBBIO E TOPO GIGIO. UNO NON È MAI APPARSO IN PUBBLICO SENZA GIACCA E CRAVATTA, L’ALTRO SI VESTE COME UNO SVALVOLATO. IL PRESIDENTE VIENE DALLA CIVILTÀ GIURIDICA MEDITERRANEA, IL MILIARDARIO DA MARTE. EPPURE VA PRESO SUL SERIO, PER MOLTI MOTIVI. HA UN RUOLO POLITICO CRESCENTE, ANCHE SE NON È DIFFICILE PREVEDERE CHE CON TRUMP FINIRÀ PER LITIGARE. MUSK È IL VERO NUOVO CAPO DELLA DESTRA GLOBALE. MA FOSSI UN LEADER DELLA DESTRA ITALIANA, NON SAREI COSÌ SICURO DI..."

Dalla rubrica delle lettere del “Corriere della Sera”

 

sergio mattarella

Caro Aldo, bene ha fatto il presidente Mattarella a rispondere forte e chiaro agli attacchi di Musk alle istituzioni del nostro Paese. Quando uno si comportava come Musk mio padre gli diceva solo, in dialetto veneto, «Tasi, stupido».

Franco Luxardo, Padova

 

È quanto mai incomprensibile e preoccupante l’assoluta mancanza di rispetto per l’Italia ampiamente e ripetutamente dimostrata da Elon Musk. In più non riesco a capire i nostri governanti che invece di prenderne pubblicamente le distanze, ancora mantengono rapporti colloquiali-amichevoli con questo signore.

Giuseppe Costarella

 

Risposta di Aldo Cazzullo

aldo cazzullo

Cari lettori, un diverbio a distanza tra Sergio Mattarella ed Elon Musk è come far sedere l’uno di fronte all’altro Norberto Bobbio e Topo Gigio. Non sono soltanto persone diverse per generazione, cultura, linguaggio. Uno non è mai apparso in pubblico senza giacca e cravatta, l’altro si veste come uno svalvolato.

 

Il presidente viene dalla civiltà giuridica mediterranea, il miliardario da Marte. Eppure va preso sul serio, per molti motivi.

 

È l’uomo più ricco del mondo, e come zio Paperone si è chiesto che gusto ci sia a possedere undici ettari cubici di fantastiliardi e non farci un po’ di chiasso attorno. Ha un ruolo politico crescente, anche se non è difficile prevedere che con Trump finirà per litigare, perché il presidente degli Stati Uniti può farlo una persona sola alla volta.

 

aldo cazzullo

Musk è il vero nuovo capo della destra globale. E intende dichiaratamente spendere il suo immenso patrimonio per cambiare il mondo e l’uomo stesso, inseguendo il sogno dei cyborg e dell’immortalità, ovviamente per sé e per i propri figli, cui dà il nome di algoritmi. Fossi un leader della destra italiana, non sarei così sicuro di aver fatto un grande affare a legarmi tanto strettamente a un tipo così.

 

Tanto più che Trump, legittimato certo da un fortissimo consenso popolare, sta mettendo su un governo di mattocchi — quella che spara al proprio cane, quello che vuole licenziare i generali, più il figlio che annuncia lo sfratto a Zelensky, si presume a favore di una marionetta di Putin —, da cui ci si può aspettare di tutto.

aldo cazzullo una giornata particolare 1sergio mattarella alla giornata mondiale del risparmio

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…