oceania

ARTE DELL’ALTRO MONDO – MAPPE, INCISIONI, MAORI E ‘CANNIBALI’: L’OCEANIA IN MOSTRA ALLA ROYAL ACADEMY DI LONDRA – REPERTI PROVENIENTI DA DIVERSI MUSEI ETNOGRAFICI DEL MONDO - IL MERAVIGLIOSO VIDEO DELL’OPERA EPICA DI LISA REHIANA PRESENTATO ALL’ULTIMA BIENNALE DI VENEZIA – VIDEO

OCEANIA 5

Antonio Riello per Dagospia

 

L’Oceania e’ un continente fatto di acqua (l’Oceano Pacifico) con piccolissime porzioni di terra ferma sparse qui e la’. Non ci sono strade ma correnti marine a collegare le isole che ne fanno parte. Gli abitanti originari erano dei navigatori straordinari, quasi degli esseri anfibi (veneziani e genovesi al confronto avrebbero potuto essere classificati come dei modesti “marinai della domenica”). 

 

Questa mostra della Royal Academy raccoglie una notevole quantita’ di mirabili e stupendi manufatti che sono appartenuti a queste popolazioni. Reperti provenienti da diversi musei etnografici del mondo, non solo britannici. Viene voglia di fare un viaggio da quelle parti. Il loro fascino funziona ancora in qualche modo. Da Gauguin che si rifugia a Tahiti all’ammutinamento del Bounty (accaduto alle isole Pitcairn) l’immaginario collettivo europeo ha sognato e celebrato questi luoghi come dei paradisi terrestri in miniatura ancora apparentemente non corrotti dai vizi dell’Umanita’. Marlon Brando per la Polinesia ebbe un colpo di fulmine che duro’ tutta la sua vita.

OCEANIA 7

 

Storia, Arte, Antropologia, Geografia: le chiavi per visitare “Oceania” sono tante. Scegliendo le coordinate artistiche si puo’ partire dalle accuratissime mappe per navigare fatte solo di bastoncini e di piccole conchiglie e dalle agili imbarcazioni in legno. Canoe, pagaie e catamarani incredibilmente e ossessivamente decorate (potrebbero sembrare dei lavori di Wim Delvoye!). Ogni piccola singola incisione ha un suo preciso significato. Ci vorrebbero delle ore per fare una ricognizione attenta e completa di queste meraviglie.

 

Tessuti in fibra di cocco e di lino. Mantelli ricavati dalle cortecce degli alberi. Tutti generosamente colorati con complessi motivi geometrici. Tra l’altro molto accattivanti e in linea con il gusto contemporaneo.

 

La Body Art nasce qui, in un certo senso, con le cerimonie e gli infiniti tatuaggi. Basta pensare alle comunita’ dei Maori della Nuova Zelanda. Queste sono, comunque, anche le terre, come ci ricorda il romanzo Robinson Crusoe, ambientato da queste parti, dei “cannibali” (rituale o alimentare che fosse  il cannibalismo resta morbosamente saldo nel nostro bagaglio di suggestioni esotiche).

oceania

 

Tantissime statue e statuette di idoli. Ogni isoletta aveva le sue divinita’ locali. Alcune spaventevoli altre rassicuranti. E ogni cerimonia le sue indispensabili attrezzature. Una omogeneita’ molto variegata. E’ questa la sorgente di un “primitivismo” che, all’inizio del Novecento, ha influenzato direttamente le Avanguardie Artistiche europee. Tanta e’ l’affinita’ che in qualche occasione viene da chiedersi se sia Brancusi l’autore di alcune sculture in legno esposte.

 

Ma c’e’ un primo problema fondamentale: quando arrivano i primi europei inizia subito un sostenuto scambio di questo tipo di oggetti. Cosa e’ “originale” e cosa invece il risultato di una consapevole - seppur primitiva - produzione artigianale ad uso e consumo degli occidentali? Molto difficile da determinare.

 

Tanto e’ vero che in mostra ci sono anche crocifissi con un Cristo molto esotico e coloniale. Si puo’ immaginare una proto-industria di gadget turistici funzionante fin dalla meta’ del Settecento ? Tutto poi veniva fatto utilizzando legno e corde in un ambiente corrosivo e salino come sa esserlo solo l’acqua di mare. Molte cose sono deperite ed e’ arduo, se non impossibile, stabilire con precisione tecniche, datazioni e materiali.

 

OCEANIA 6

L’altra questione e’ rappresentata dai sensi di colpa coloniali degli Inglesi. Il tono dei testi e la selezione dei reperti ne sono afflitti. E’ un esercizio di equilibrismo storico-politico, talvolta anche di indubbio interesse, ma certo faticoso e pure un po’ artificiale. Siamo passati dall’orgoglio alla vergogna (imperiale).

 

Il Capitano James Cook, uno degli eroi dell’imperialismo britannico, (ricordato come il coraggioso navigatore che scopri’ l’Australia e venne ucciso nel suo ultimo viaggio da dei bellicosi indigeni per futili e mai chiarite ragioni) improvvisamente sembra diventato quasi un gangster. Vero e’ che Cook e i suoi uomini sono stati, anche a dispetto delle loro buone intenzioni, gli iniziatori di un catastrofico processo che ha portato alla fine di una affascinate civilta’ che, per i parametri culturali di oggi, era senza dubbio in estrema sintonia con l’ambiente.

 

OCEANIA

La distruzione avvenne si’ per la solita rapacita’ colonialista europea ma anche e soprattutto per la diffusione - involontaria - di malattie come la tubercolosi e la sifilide rispetto alle quali le popolazioni non avevano adeguate difese immunitarie. Le grandi esplorazioni geografiche sono state sicuramente anche un tragico elemento di destabilizzazione, questo e’ certo. E non sono stati solo gli Inglesi i responsabili: anche i Francesi e gli Olandesi hanno fatto la loro parte.

 

Non mancano nella mostra artisti contemporanei di quell’area geografica (o che sono originari da laggiu’). Per qualcuno la presenza e’ forse piu’ dettata dagli equilibri politico-culturali che dall’Arte, come nel caso del gruppo neozelandese Mata Aho con il loro gigante (e francamente un po’ inutile) arazzone in plastica blu. Altri invece hanno una presenza assolutamente necessaria come Lisa Rehiana che presenta il suo video dal titolo “In Pursuit of Venus (infected)” basato su una serie di celebri incisioni (per carte da parati) francesi dell’ottocento ambientate appunto nei “Mari del Sud”. Era gia’ stato presentato all’ultima Biennale di Venezia nel padiglione della Nuova Zelanda. Ma questo e’ il posto giusto per un’opera che definirei, senza retorica, epica. Dura circa venti minuti ma passano davvero in un baleno.

 

Catalogone non disprezzabile. Bookshop invece, questa volta, decisamente non all’altezza della mostra.

 

 

Royal Academy of Arts

OCEANIA 1

Burlington House, Piccadilly, Londra W1J 0BD

Fino al 10 Dicembre 2018

 

 

 

 

 

ANTONIO RIELLOriello

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…