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VELENI AD ARTE - LUCA BEATRICE ATTACCA I CURATORI ITALIANI (“POCO PATRIOTTICI”), LA REPLICA DI ALESSANDRA MAMMI’: "MA CHE MESTIERE FA BEATRICE? PURTROPPO IL PADIGLIONE NAZIONALE CHE CURÒ NEL 2009 ALLA BIENNALE DI VENEZIA NON FECE UN BUON SERVIZIO NÉ ALLA NAZIONE NÉ AGLI ARTISTI"

BEATRICEBEATRICE

Alessandra Mammì per “http://mammi.blogautore.espresso.repubblica.it”

 

Sostiene Luca Beatrice che i curatori italiani in carriera all’estero e in casa sono poco patriottici. Poiché (ci spiega in un articolo su "Il Giornale" ) mentre  i curatori ricevono incarichi e direzioni museali, i coetanei e connazionali artisti restano al palo.

 

Nessuno di loro, sostiene Beatrice,  si svena per segnalare difendere e imporre sul mercato un emergente o un talento da incoraggiare. Presi da personale vanità dimenticano di fare cordate in nome di creativi “Fratelli d’Italia”.

 

E  già che ci siamo va giù duro con nomi, cognomi e frecciatine. Di Carolyn Christov ci dice «che dopo Documenta e Biennale di Istanbul ha deciso di tornare in Italia prendendosi Gam e Rivoli” (in realtà c’è stato un pubblico concorso dove anche Beatrice ha partecipato se ben ricordo o comunque avrebbe potuto partecipare).Carolyn-Christov-Bakargiev

 

francesco bonami 9287ffd384dafrancesco bonami 9287ffd384da

Di Francesco Bonami invece si ricorda che dalla Biennale è passato a occuparsi di mercato (per la cronaca ha curato un’asta da Philllips tutta di arte italiana ma questo non è specificato dal Nostro).

 

Mario Codognato viene definito “ figlio di un ricco collezionista”, ma si tace sulla sua lunga direzione che ha permesso al Madre di Napoli di diventare un museo internazionale (con molti artisti italiani peraltro).

 

E poi giù bordate su Andrea Bellini che  “dopo l’incerta co-direzione di Rivoli  è assoldato dal Cac di Ginevra” (che conduce egregiamente, ma Beatrice c’è mai stato?) infine l’ottima Cecilia Alemanni più che  per il dirigere l'High Line Art è New York è qui definita “compagna di Massimiliano Gioni (del resto è donna...).

BEATRICE PADIGLIONE ITALIABEATRICE PADIGLIONE ITALIA

 

E allora, appurata la scarsa simpatia che nutre per i curatori, viene spontanea la domanda: ma che mestiere fa Luca Beatrice?

 

Secondo Wikipedia Luca Beatrice (Torino, 1961) è critico d'arte e curatore italiano. Non è andato all’estero,come altri suoi colleghi, ma avuto un’occasione ben più importante di una curatela in un museo Nord europeo per mettere in luce gli artisti italiani su un palcoscenico internazionale: La Biennale di Venezia.

 

CECILIA ALEMANNICECILIA ALEMANNI

Purtroppo il padiglione nazionale che insieme a Beatrice Buscaroli curò nel 2009  grazie alla nomina dell’allora ministro Sandro Bondi, non fece un buon servizio né alla nazione né agli artisti. I quali non solo erano troppi e mal assortiti, ma sacrificati in un allestimento privo di progetto curatoriale e di scrittura visiva.

 

Affollato confuso, dedicato a Marinetti, titolato “ Collaudi” e  animato da un irragionevole astio verso49429un’immaginaria cupola dell’International Style, il padiglione dei Beatrice (ribattezzati B&B) come poi quello di Sgarbi che ne seguì le orme ( peggiorando se possibile l’affastellamento e la confusione teorico-pratica), fecero incalcolabili danni all’immagine dell’arte italiana.

alessandra mammialessandra mammi

 

Scrisse Exibart: “Il tono generale è da collettiva natalizia, preannunciato da un abete decorato a festa di Bertozzi & Casoni e suggellato dallo scintillio policromo di Marco Lodola. Deludono finanche le prove di Elisa Sighicelli e Daniele Galliano, certo non al massimo della forma; per non dire di uno stanco Sandro Chia e dell’ingiustificabile Davide Nido. Si salva in parte la prova - va da sé, patinata - dei Masbedo, mentre la tiritera di Paolo Conte per Valerio Berruti fa rimpiangere Un gelato al limon. Con questo caldo...” e non fu neanche una delle più feroci stroncature.

 

Ma quel che è peggio che passò inosservato da una stampa internazionale che non ne parlò quasi. E del resto - come si deduce da questo articolo-  anche l’autore preferisce dimenticare e tacere. E questa è l’unica cosa di lui che possiamo condividere.

Luca BeatriceLuca Beatricefrancesco bonami e francesco vezzolifrancesco bonami e francesco vezzoliBEATRICE 9BEATRICE 9

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