CEFERIN MINACCIA L’ESCLUSIONE DELL’ITALIA DALLE COPPE EUROPEE – IL PRESIDENTE DELL’UEFA LO HA DETTO AL MINISTRO ABODI: AL CENTRO DELLA CONTROVERSIA L’AUTONOMIA DELLE LEGHE DALLA FEDERCALCIO PREVISTA DALL’EMENDAMENTO DEL FORZISTA MULÉ CHE SI DISCUTE DOMANI – ABODI SI È IMPEGNATO A GARANTIRE CHE QUEL TESTO, CHE PUNTA A DARE PIÙ PESO POLITICO ALLA SERIE A, SAREBBE SCOMPARSO - L’ESECUTIVO STA LAVORANDO ALLA RIFORMULAZIONE DELL’EMENDAMENTO: MA LA PARTE RELATIVA ALL’AUTONOMIA DELLA SERIE A RESTEREBBE INVARIATA. IL GOVERNO STA SCHERZANDO COL FUOCO…
L’emendamento Mulè al decreto Sport e istruzione, che prevede maggiore autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale alle leghe rispetto alla Figc.
Secondo quanto riportato da Repubblica, “Ceferin ha avvisato il ministro Abodi, lui si è impegnato a modificare il testo per l’autonomia delle leghe dalla Figc. Oggi il voto in commissione cultura“.
Le parole di Ceferin
Repubblica riporta le parole di Ceferin:
«Se il testo resta così, dovremo escludere le squadre italiane dalle coppe europee». Parole tutt’altro che rassicuranti quelle che il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha pronunciato di fronte al ministro dello Sport Andrea Abodi. L’occasione è stata quella dell’incontro all’Olympiastadion di Berlino, quando l’Italia di Spalletti è stata eliminata dalla Svizzera agli ottavi di finale di Euro 2024..
«Rischiate la procedura di infrazione», ha aggiunto Ceferin. Abodi si è impegnato a garantire che quel testo sarebbe scomparso: «Non esiste più», gli ha detto di persona ormai oltre una settimana fa. Ma oggi l’emendamento andrà in approvazione in commissione.
Emendamento Mulè, domani il voto alla Camera
Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’emendamento verrà votato alla Camera nella giornata di domani, nonostante negli ultimi giorni fosse ventilata l’ipotesi di un ritiro. L’emendamento punta a dare più peso politico alla Serie A nel consiglio federale e maggiore autonomia rispetto alla Figc. Il presidente Gravina ha sempre fatto da muro a queste richieste. Ora, però, scrive l’Ansa, “i club di Serie A, che hanno votato per ben due volte all’unanimità il via libera a queste richieste, hanno trovato la sponda del governo Meloni, e in particolare del ministro per lo Sport Andrea Abodi“.
In queste ore l’Esecutivo sta lavorando alla riformulazione del testo, dove “resterebbe sostanzialmente invariata la parte relativa al peso delle leghe professionistiche e dunque all’autonomia della Serie A, mentre verrebbe stralciato il punto legato alla giustizia sportiva, che in un primo momento si voleva togliere dall’ombrello della Federcalcio“.