LA DAMNATIO MEMORIAE DI MONTEZEMOLO - MARPIONNE SEPPELLISCE L’EREDITÀ DI LUCHINO: “DOBBIAMO DIMENTICARE IL 2014. NON ABBIAMO VINTO NEANCHE UN GRAN PREMIO. SE NEL 2015 NE VINCIAMO 4 VADO IN PARADISO”
(Reuters) - Il presidente di Ferrari, Sergio Marchionne, intende mettere la parola fine a un anno deludente per il team Ferrari in Formula Uno, ma ha chiarito che il 2015 sarà difficile, così come il percorso per arrivare al livello di Mercedes. Il nuovo principal, Maurizio Arrivabene, ha detto che due vittorie il prossimo anno sarebbero un successo e tre un trionfo. "Se ne vinciamo quattro vado in Paradiso", ha aggiunto Marchionne, che è anche AD della capogruppo Fiat-Chrysler.
MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI
"Dobbiamo dimenticare il 2014", ha detto Marchionne, che ha sostituito alla presidenza Luca Di Montezemolo in ottobre. "Non voglio parlare del 2014". Ferrari quest'anno non è riuscita a vincere una gara, la prima volta dal 1993, e ha detto addio a due massimi dirigenti segnalando che intende riorganizzare la squadra. Arrivabene ha detto nella sua prima conferenza stampa che non potrà fare miracoli e Marchionne ha concordato sul fatto che il team ha bisogno di tempo.
piero ferrari sergio marchionne
Marchionne ha detto che Ferrari, il cui motore è stato superato da Mercedes, sta pagando il prezzo di decisioni prese nella precedente gestione. "Abbiamo iniziato tardi con l'auto 2015. Certe scelte e certe strategie portate avanti da altri, se mi guardo indietro, non le condivido", ha aggiunto. "Quindi il 2015 sarà un anno difficile, un test importante per il team".
"Penso che il 2015 sarà un anno di ricostruzione. Sarà il primo anno di Maurizio con il team", ha aggiunto. "Spero che nei prossimi 12 mesi riusciremo a rimuovere tutte le incertezze che peseranno almeno sulla fase iniziale del 2015". "Non voglio sottostimare la quantità del lavoro da fare, ma penso che Ferrari possa arrivare alla stessa posizione (di Mercedes) entro la fine del 2015", ha spiegato Marchionne. "Parte del lavoro è già iniziato. Abbiamo bisogno di essere in grado di emulare il loro successo".
(Alan Baldwin)
