IGLI TARE, L’UOMO CHE HA INVENTATO LA LAZIO – L’ALBANESE E’ IL MIGLIOR “UOMO-MERCATO” DEL CAMPIONATO: CON DUE SOLDI, HA FATTO FELICE LOTITO CON ZARATE, HERNANES, CANDREVA, KLOSE, ANDERSON, DE VRIJ, PAROLO E DJORDJEVIC
Daniele Dell' Orco per “Libero Quotidiano”
A sette anni di distanza, sono ormai in pochi a ricordare che nel 2008 il direttore sportivo della Lazio era Walter Sabatini, da molti considerato oggi il «guru» del mercato. Alla fine di quella stagione, Claudio Lotito per sostituire il ds che gli aveva regalato gente come Kolarov, Lichtsteiner e Muslera, ebbe l' idea di proporre a Igli Tare, all' epoca sotto contratto da calciatore con la Lazio, di diventare il suo nuovo uomo-mercato.
All' albanese la personalità non è mai mancata e l' eredità pesante non l' ha spaventato: prese col massimo dei voti il diploma da ds e iniziò a ricoprire l' incarico. Dalla «mela marcia» Zarate, ai colpi Hernanes, Candreva e Marchetti, Tare ha messo al servizio di Lotito la sua conoscenza delle lingue (ne parla sei), i suoi contatti e le sue amicizie, spesso decisive anche in chiave mercato.
Klose, non a caso, da compagno di squadra nel Kaiserslautern, ha deciso nel 2011 di sposare il progetto Lazio proprio grazie a Tare. Ma i veri colpi di genio del direttore sportivo che si muove «sottotraccia» sono quelli arrivati nell' ultimo anno solare. Nessuno dimentica gli ingaggi di Biglia e Anderson di due estati fa (16 milioni complessivi), ma i vari De Vrij (6,5 milioni), Parolo (4,5 milioni), Basta (5 milioni) e Djordjevic (preso a zero) costituiscono un' ossatura fondamentale per Pioli, anche lui preso tra lo scetticismo. In queste settimane sono arrivati poi Milinkovic-Savic, soffiato alla Fiorentina, e Kishna, in gol all' esordio in A col Bologna; se fosse stato pagato 40 milioni avrebbe occupato le prime pagine dei giornali, ma Tare se l' è assicurato per 4.
In totale sono appena 30 i milioni spesi nelle ultime due sessioni di mercato, contro i 140 sborsati dalla Roma (e i 77 già fissati per il 2016 tra obblighi e diritti di riscatto), i 160 della Juve e i 110 del Milan. Il solo Bacca è costato quanto tutti gli acquisti fatti dalla Lazio da giugno 2014. E il monte ingaggi (55 milioni lordi), è meno della metà di quello dei cugini (108).
Non solo, la forza dell' ultima Lazio targata Pioli sono stati i giovani. E non a caso i biancocelesti hanno l' età media più bassa (26,2 anni) rispetto a Juve (27,6), Roma (27,7), Milan (27,5), Inter (26,7) e Napoli (26,5). Un dato doppiamente importante, perché oltre agli acquisti under 21, la Lazio ha una primavera da tre anni al primo posto del ranking italiano, e dalla quale sono usciti giocatori come Cataldi, Keita e Onazi.
Questi ultimi due saranno sicuramente in campo stasera alla BayArena (20.45 diretta su Premium Sport) nel ritorno del preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen (1-0 per la Lazio all' andata). Nella «sfida da 35 milioni», visti i premi in palio per l' accesso alla fase a gironi, Pioli punterà sulla difesa a 3, De Vrij-Mauricio-Radu, per arginare Chalanoglu, Bellarabi e Son.
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Il romeno, così come Mauri che però non è ancora in lista Uefa, è l' unico di tutta la rosa laziale acquistato dal predecessore di Tare. In porta ci sarà Berisha, albanese e altra scoperta del ds, visto l' infortunio di Marchetti, out al pari di Biglia, Djordjevic e Klose. Con l' avanzamento di Lulic sull' esterno, Parolo e Onazi agiranno al centro, con Basta a destra, mentre Candreva, Keita e Anderson avranno il compito di colpire in contropiede.
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Tutti questi 11 sono costati alla Lazio 40 milioni. «Perdiamo giocatori importanti ma ne guadagniamo in freschezza», ha detto Pioli, che ha invitato i suoi a lottare «colpo su colpo» contro gli avversari. Chissà che poi, con un eventuale tesoretto, Tare non tirerà fuori un altro coniglio dal cilindro, Joel Campbell già nel mirino dell' albanese da diversi anni.