inzaghi correa dybala

INZAGHI, MAI NA JOYA! - LA "GAZZETTA DELLO SPORT" FA EMERGERE UN RETROSCENA DEL MERCATO ESTIVO NERAZZURRO: SIMONE INZAGHI AVREBBE RIFIUTATO DI PORTARE DYBALA IN NERAZZURRO PERCHÉ PREFERIVA PUNTARE SU CORREA! - MA CHI HA FATTO TRAPELARE LA NOTIZIA? IL TEMPISMO DELLO "SCOOP", ARRIVATO DOPO LA SCONFITTA DELL'INTER CONTRO LA ROMA (CON GOL DI DYBALA) FA PENSARE CHE...

Fabrizio Rinelli per www.fanpage.it

inzaghi

 

Il gol di Smalling ha fatto crollare tutte le certezze dell'Inter di Simone Inzaghi. La rete del difensore inglese, che ha permesso alla Roma di Mourinho di espugnare il Meazza e portarsi a casa l'1-2 che ha sancito l'ennesima sconfitta dei nerazzurri, ha aperto una falla tra l'ambiente e lo stesso tecnico dell'Inter. Le voci su un avvicendamento in panchina iniziano a rimbalzare da una parte all'altra accendendo i riflettori sulla posizione di Simone Inzaghi che al momento non è più così solida, nonostante le smentite, come all'inizio della crisi.

 

Simone Inzaghi

L'esame Barcellona, come step fondamentale per superare questo momento, non è facile, anzi, è complicatissimo. Le colpe all'allenatore sono soprattutto riconducibili a una trama di gioco che non sembra essere più così efficace, alla discutibile gestione dei cambi evidenziata anche nella sconfitta di Udine, e a un attacco sterile che fa fatica a mettere in difficoltà le difese avversarie.

 

simone inzaghi 6

Con Lautaro e Dzeko a secco, ci ha infatti dovuto pensare Dimarco a mettere la palla in rete per un gol che ha però solo illuso il popolo nerazzurro. Mancano infatti i gol di Lukaku, ancora fuori per infortunio, di Correa, fortemente voluto da Simone Inzaghi e forse…anche quelli di Dybala. La Joya ha trovato il gol con la maglia della Roma proprio a San Siro davanti agli occhi di quell'Inter che avrebbe dovuto accoglierlo a braccia aperte e che invece l'ha solo sedotto e abbandonato. A tal proposito la Gazzetta dello Sport fa emergere uno scenario inimmaginabile fino a qualche mese fa: sarebbe stato Simone Inzaghi a non volere Dybala puntando forte su Correa.

 

correa

Un'indiscrezione che qualcuno dall'interno del club ha fatto trapelare, svelando un fronte non così compatto sul destino del tecnico, e contribuisce ad aumentare la pressione sullo stesso Inzaghi nel momento di massima difficoltà della sua gestione: la preferenza a Correa, piuttosto che a Dybala, è stata accolta con sorpresa mista a rabbia dai tifosi dell'Inter.

 

inter roma dybala

Dybala era praticamente pronto a vestire la maglia dell'Inter ma poi gli intrecci di mercato non hanno consentito la chiusura di questo affare. La mancata cessione di Lautaro alle giuste cifre richieste dall'Inter, avrebbe messo Simone Inzaghi di fronte a una scelta: Correa o Dybala. Il tecnico avrebbe preferito l'ex Lazio lasciando la Joya libero di accettare la corte di Mourinho alla Roma. Anche Zhang, secondo Gazzetta, sarebbe stato d'accordo dando il suo via libera al trasferimento.

simone inzaghi 4

 

"Dove alleno io, aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e si conquistano i trofei" aveva detto alla vigilia della gara contro la Roma rispondendo a chi non lo ritenesse all'altezza della situazione e non adatto a un club con pretese di vittoria come l'Inter. Una puntualizzazione necessaria dopo quanto visto prima della sosta delle nazionali.

 

simone inzaghi 5

 Parole che ora stridono con quanto emerso contro la Roma e che mettono in evidenza una squadra, l'Inter, assolutamente in confusione e a caccia della sua vera identità. Forse anche a livello societario in relazione alla posizione di Simone Inzaghi, meno saldo rispetto a qualche settimana fa. Un tema su cui, evidentemente, non tutti sono d'accordo all'interno dell'Inter.

 

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO