gianni rivera e oriana fallaci

IL MONDO NON CAMBIA MAI: SI DISCUTE SEMPRE DEI SOLDI (DEGLI ALTRI) – NEL 1963, ORIANA FALLACI CHIESE A GIANNI RIVERA COME GIUDICASSE “IL FATTO DI COSTARE QUASI MEZZO MILIARDO”. IL CALCIATORE, ALLORA VENTENNE, RISPOSE: “SÌ, LO SO COSA PENSA. È GIUSTO, PENSA, CHE UN FISICO NUCLEARE NON GUADAGNI QUEL CHE GUADAGNA QUESTO ZOTICONE? E IO LE RISPONDO: NO, NON È GIUSTO. OGNI SETTIMANA LO STATO GUADAGNA MEZZO MILIARDO CON IL TOTOCALCIO: PENSI CHE SCHERZO SE I CALCIATORI DECIDESSERO DI FAR SCIOPERO" - "CON IL CALCIO MI SON PERSO LA COSA PIÙ IMPORTANTE DI TUTTE: LA GIOVENTÙ..."

 

Estratto dell’articolo di Oriana Fallaci per “l’Europeo” (1963), pubblicato dal “Corriere della Sera”

 

GIANNI RIVERA E ORIANA FALLACI

Se i suoi vent’anni non mi guardassero con tanta compunzione, signor Rivera, se la sua mamma non fosse qui a proteggerlo, le mani strette sul grembiule da cucina, se non sapessi che lei dorme ancora col suo fratellino, questo incontro dovrebbe intimidirmi.  «Un diamante tra i gioielli», l’hanno definita gli inglesi dopo la partita di Londra.

 

«Il bambino d’oro», la chiamano in Italia, e perfino chi non si intende di sport sa che lei vale quasi mezzo miliardo di lire ed è uno dei più grandi calciatori del mondo. Austeri signori, informati di questa intervista, mi hanno telefonato pregandomi di porgerle omaggi. Francamente ciò pesa, a chi l’avvicina. E suppongo che debba pesare anche a lei.

«Le sembrerà strano: ma non mi pesa affatto. […] mi sembra una cosa naturale che è successa perché doveva succedere: comunque una cosa che non mi tocca. Come non mi toccano tante altre cose: il linguaggio eccessivo dei giornalisti sportivi, l’emozione di certi tifosi che muoiono di infarto cardiaco se io fo un gol o non lo faccio...».

 

D’aver smesso di studiare non le dispiace? […] È certo un gran peccato aver abbandonato la scuola così presto, vivere con tante lacune, incertezze.

«Mi dispiace sì, moltissimo. Oltretutto nel nostro mestiere si gira il mondo, si è sempre a contatto con gente colta, […] e quando non si sanno le cose ciò mette disagio. Insomma, più si gira più ci si accorge d’essere ignoranti. La scuola l’ho lasciata che avevo sedici anni. Però, se penso alle cose che non so e che avrei potuto sapere...».

 

pele gianni rivera

Può sempre saperle. Può continuare a studiare, se vuole: almeno a leggere. Il calcio sarà una bellissima cosa per lei: ma al mondo non c’è solo il calcio […]

«[…] Me lo dicono tanti e io lo so che hanno ragione. So anche che dopo sarà troppo tardi per studiare e per leggere perché a forza di pensar solo al calcio avrò perso coscienza della mia ignoranza e non sentirò più come ora il bisogno di studiare e di leggere. Ma come si fa a leggere nelle mie condizioni? Non si può, non si può».

 

Suo padre? È vero che ha detto che non vuole che lei studi?

gianni rivera ricky albertosi

«Esattamente. Mio padre dice che non si possono fare due cose nel medesimo tempo: e ha ragione. Infatti, quando leggo i giornali il più delle volte finisco col leggere le didascalie sotto le foto».

 

[…] Suo padre cosa fa?

«Fa l’operaio alle ferrovie. Un mestiere molto duro: che rende in modo indirettamente proporzionale alla fatica. E io vorrei che smettesse: tanto, per quei due soldi che guadagna...».

 

[...] Lei costa quasi mezzo miliardo: quanto non costerebbe, probabilmente, se fosse in vendita come avviene per un calciatore, un fisico nucleare. Vorrei proprio sapere come giudica, lei, il fatto di costare quasi mezzo miliardo.

«E io lo voglio dire, quello che penso: mi fanno ridere quelli che dicono «Bisogna -moralizzare-il-calcio-e-i-calciatori ». I calciatori o il prezzo per cui si comprano e si vendono i calciatori? E poi penso che quel mezzo miliardo o quasi non l’ho mica in tasca io. Ma chi li vede, questi miliardi? Io, no davvero».

 

gianni rivera sandro mazzola

E quanto guadagna, signor Rivera, ogni mese? Trecentomila? Di più? Quattrocentomila? Di più? Cinquecentomila? Di più? Seicentomila? Di più? Un milione?! Un milione al mese non è poco per un ventenne, bravo che sia a giocare con un pallone.

«Sì, lo so che cosa pensa. Pensa al fisico nucleare. È giusto, pensa, che un fisico nucleare non guadagni quel che guadagna questo zoticone, questa testa di legno che non ha neppure la forza di leggere?

 

E io le rispondo: no, non è giusto, ed io lo so come lo sanno quelli che ci portano in trionfo o muoiono di infarto cardiaco perché io fo un gol o non lo faccio. Ogni settimana lo Stato guadagna mezzo miliardo con il Totocalcio: pensi che scherzo se i calciatori decidessero di far sciopero una domenica o due. E, tutto sommato, perché non dovrebbero fare sciopero? È un mestiere».

 

gianni rivera con il pallone d'oro

Scusi, sa, io non me ne intendo: ma credevo che fosse uno sport.

«È un mestiere e il fatto che sia un mestiere non nega che sia anche uno sport. Io gioco perché è il mio mestiere e per la soddisfazione che mi nasce dentro. Quando leggo che ho giocato male, mi sembra di aver tradito qualcuno: il mestiere per cui vengo pagato».

 

E poi dicono che i giovani d’oggi sono leggerini. Complimenti: ancora una frase e riusciva a commuovermi. Davvero il suo perbenismo è feroce. Mi dica, signor Rivera: come vive, a parte il calcio, un ragazzo così ferocemente perbene?

oriana fallaci (2)

«[...] Non è una vitaccia. Alle dieci e mezzo sono già a letto, alle nove del mattino sono sveglio. La mattina vado al Milan, ci vado a far niente, ma presentarsi è obbligatorio, e poi torno a casa: dove mangio con la mamma e col mio fratellino.

 

Mangio di tutto, non bevo. Nel pomeriggio vado agli allenamenti e la sera ceno a casa: qualche volta vado al cinematografo dove scelgo filmetti leggeri: guardando i nomi degli attori, guardo anche il nome del regista, per esempio ho scoperto uno svedese, Ingmar Bergman, che mi piace tanto.

 

E qualche volta vado anche a vedere i film seri o che chiamano seri. Per esempio ho visto Otto e mezzo che non mi è sembrato il capolavoro che dicono: ma cosa c’è da capire in quel film? Io ci ho capito soltanto che prima di andare a vedere quel film uno deve leggersi la vita del signor Fellini; e la vita del signor Fellini non mi interessa per niente».

otto e mezzo fellini 3

 

E la ragazza? Non ce l’ha la ragazza?

«No, no. Cose serie, niente: per carità. Più tardi possibile. Certo di ragazze se ne conoscono, a far questo mestiere. Chissà perché, svolazzano come mosche sul miele. Scrivono, telefonano. Non che riceva cento lettere al giorno, come hanno scritto: ma le mie trecento alla settimana non me le leva nessuno.

 

Perché scrivono, non lo so. Io non le leggo, le legge tutte mio padre, poveretto. Ad ogni modo le più noiose sono quelle che telefonano. Uno non si può mai mettere a tavola o a letto che subito quelle telefonano».

 

gianni rivera

E cosa vogliono quando telefonano?

«Guardi... un po’ di tutto. Cominciano a dire che vogliono conoscerti, che salgono un attimo a prendere la foto con l’autografo, e come si fa a rispondere male a una donna? Così ogni tanto dico va bene venga su a prendere la foto, magari le dico se m’è piaciuta la voce... e mi piglio certe fregature a fidarmi della voce! Davvero sa? Proprio da così a così. Anche per questo rispondo il meno possibile, faccio sempre rispondere alla mamma che dice il Gianni è a Milanello. Non le pare che abbia ragione? Son così giovane, e se sto dietro a loro... Non le pare che abbia ragione?».

 

Da vendere. Ora mi dica, signor Rivera: cosa farà da grande?

«Non lo so. Non lo so. Non ci ho mai pensato. Non lo so perché nemmeno a diventar calciatore avevo pensato: mi ci hanno messo e ci sono rimasto. [...] Con il calcio io mi son perso la cosa più importante di tutte: la gioventù. E lo sa che le dico? Il successo non dovrebbe venire mai troppo presto perché si porta via l’unica cosa che non si ritrova, la gioventù. Oddio. Sono grande e non so cosa farò da grande. Non è molto allegro».

 

No, signor Rivera. È pochissimo allegro. Ma anche la gioventù, specialmente quella passata sui libri, è così poco allegra. Perdendola s’è risparmiata, tutto sommato, una delusione.

sandro mazzola gianni riveragianni riveragianni riveragianni rivera e raffaele cirillo foto mezzelani gmt035gianni riveragianni riveragianni riveraitalia germania 4 3 2

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…