marco pantani recital

“MARCO PANTANI NON ERA UN COCAINOMANE” - IL RECITAL SUL “PIRATA” FA INCAZZARE MAMMA TONINA: “DANNEGGIA L'INCHIESTA. VENGONO RIPORTATE FRASI TRATTE DA ATTI GIUDIZIARI”. IN REALTA’ LA MADRE DI PANTANI NON HA ACCETTATO IL FATTO CHE VENISSE DETTO CHE SUO FIGLIO FOSSE COCAINOMANE - IL REGISTA: “UNA PAROLA CHE PERÒ VIENE MESSA IN BOCCA SOLO A PERSONE CHE ERANO CONTRO DI LUI, MAGISTRATI E GIORNALISTI” - IL LEGALE DELLA FAMIGLIA PANTANI: “NESSUNA CENSURA. AVEVAMO SOLO CHIESTO DI TOGLIERE ALCUNE PAROLE INOPPORTUNE” - LA PRIMA A PADOVA IL 23 MAGGIO

Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”

 

MAMMA TONINA POSTER MARCO PANTANI

Un «reading» su Marco Pantani tratto, anche, da articoli e crudi atti giudiziari, quelli relativi alle due indagini sulla morte del ciclista per overdose, il 14 febbraio 2004 al residence «Le Rose» di Rimini.

Una portò alla condanna di due pusher. La seconda fu archiviata.

 

Ma a mamma Tonina l'idea che quel recital - titolo eloquente, «Storia di un linciaggio» - possa andare in scena, il prossimo 23 maggio a Padova, proprio non va giù.

Invitata con suo marito Paolo, snobberà la «prima». Questo perché «abbiamo preso atto - ha scritto in un comunicato firmato con gli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi che assistono la coppia - di come si maltratti ancora nostro figlio. Senza riguardo e rispetto di un ragazzo da tempo morto e del lutto delle persone a lui vicine».

 

MARCO PANTANI RECITAL

Ma qual è stato il casus belli che ha allontanato, dopo un'iniziale collaborazione avviata nel 2020, Tonina dal regista Emanuele Montagna, autore del testo con il giornalista Andrea Maioli? «Lei si aspettava una santificazione: che ci sarà, ma laica - dice perplesso Montagna -. Credo non abbia accettato il fatto che si dica che suo figlio fosse cocainomane: una parola che però noi metteremo in bocca a persone che erano contro di lui, alcuni magistrati - scandisce - e alcuni giornalisti. Il risentimento nasce da qui».

 

Scuote la testa l'avvocato Alberto Alessi: «Con Tonina avevamo suggerito, e non certo imposto, alcuni cambiamenti al testo che riporta virgolettati tratti da atti giudiziari. Ragioni di opportunità lo sconsigliavano: dopo aver ricevuto documenti secretati dalla Commissione Antimafia, la Procura di Rimini ha avviato, nel novembre 2021, una nuova inchiesta sulla morte di Marco».

 

MARCO PANTANI 11

Si procede per «omicidio in concorso a carico di ignoti» ricorda il legale convinto che l'inserimento di certe frasi nel reading equivalga, per l'indagine, «a una ditata nell'occhio. Ma non è censura, per carità: gli autori vadano pure avanti». Sei le voci narranti sul palcoscenico: il Pirata (impersonato da Montagna), la bici, l'avvocato, la magistratura, l'informazione, la Federciclismo. Il recital fa parte di un'iniziativa - «L'avvocatura incontra la città» - avviata dall'Ordine di Padova il cui presidente, Leonardo Arau, spera che Tonina «sia alla "prima". E ai convegni successivi in cui stigmatizzeremo l'uso malato del ricorso al processo mediatico, proprio il linciaggio che subì Marco».

TONINA E MARCO PANTANi 3TONINA E MARCO PANTANIpantani 19pantani tifosipantani il migliore 44pantani il migliore 55pantanipantani il migliore 6TONINA E MARCO PANTANI 11

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…