GIANFRANCO ZIGONI, L'ULTIMO RIBELLE DEL CALCIO ITALIANO: “PAZIENZA PER LA NAZIONALE, AL MONDIALE CI ANDREMO UN’ALTRA VOLTA” - L'EX DI JUVE, ROMA E VERONA PARLA DI QUANDO ANDAVA IN PANCHINA CON LA PELLICCIA: “HO FATTO SEMPRE QUEL CHE VOLEVO. OGGI POTREI GIOCARE DA UBRIACO TANTO E’ TUTTO CINEMA. IL CALCIO? NON L’HO MAI AMATO DAVVERO”
Da www.tuttobolognaweb.it
La notte di lunedì, mentre un po’ tutti eravamo a lutto per la nostra Nazionale, Gianfranco Zigoni non era affatto triste: “Pazienza, al mondiale ci andrà un’altra volta. Io non ho mai pianto per una partita di calcio, forse sarà perché non l’ho mai amato”. All’età di 28 anni, Zigoni fu acquistato dall’Hellas, con cui divenne una leggenda per i suoi comportamenti: “È stata la squadra fatta su misura per me. Io ero un uomo libero e il Verona mi consentiva di esserlo.
Mi dispiace solo di non avergli dato tutto. Il calcio di oggi? È tutto un cinema. Potrei giocare tranquillamente anche da ubriaco: con gli spazi che avrei, farei il fenomeno. In panchina con la pelliccia? Ho sempre fatto quello che volevo”. Nessuno che a Zigoni ricordi se stesso, tranne Zigoni, suo figlio: “Ha le mie stesse movenze, ma non è capito”. Sul rapporto con Bruno Pace: “Anche lui, come me, prendeva la vita con filosofia. Quando era mio compagno nel Verona lo prendevo sempre in giro per la sua esperienza a Bologna. Continuiamo ancora a sentirci”.