raffaello

PER RAFFAELLO UNA PIOGGIA DI CAPOLAVORI. LE CELEBRAZIONI SARANNO PIU’ PACIFICHE RISPETTO ALLE POLEMICHE SCOPPIATE PER LEONARDO? – ALLA MOSTRA-EVENTO DI MARZO ALLE SCUDERIE DEL QURINALE PER I 500 ANNI DELLA MORTE DEL ‘DIVIN PITTORE’ SI ATTENDONO PRESTITI IMPORTANTI COME ‘LA VELATA’ DAGLI UFFIZI E OPERE DALLA NATIONAL GALLERY, DA PALAZZO BARBERINI, MUSEI VATICANI, LOUVRE E GALLERIA BORGHESE (LA DAMA COL LIOCORNO) – E AI MUSEI VATICANI…

Laura Larcan per il Messaggero

 

la velata degli uffizi raffaello

Che l'anniversario dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio sia più pacifico rispetto alle baruffe chiozzotte scoppiate per le celebrazioni di Leonardo? La sfida è aperta per il 2020. In queste ore, seppur in clima natalizio, gli uffici delle Scuderie del Quirinale sono in piena attività per definire i dettagli dell'attesa grande mostra sul Divin Pittore, maestro del Rinascimento, che punta a riscattare l'Italia di fronte alla bagarre politica sul genio vinciano.

 

E per dettagli s'intendono i prestiti dei capolavori che segneranno il peso specifico della festa culturale. Quello che tutti amano ripetere in questo momento è che «sarà un evento espositivo all'altezza dell'importanza delle celebrazioni». Gli illustri musei italiani del Mibact daranno il loro contributo, e si attendono prestiti prestigiosi dall'estero. 

 

deposizione di raffaello

L'INAUGURAZIONE La mostra alle Scuderie del Quirinale sul pittore di Urbino aprirà intorno al 3 marzo (la data ufficiale dovrà tenere conto dell'agenda del presidente Sergio Mattarella) e continuerà fino a giugno. Pittore, ma anche architetto, disegnatore, poeta, si vuole raccontare il genio versatile dell'artista, vissuto appena 37 anni, ma che già nel 1504, a 21 anni, aveva raggiunto la perfezione.

 

Partner strategici, saranno gli Uffizi. Ma a questi si dovrà abbinare anche il contributo risolutivo di istituzioni come la Galleria Borghese e Palazzo Barberini. Da Firenze arriveranno in forze le opere. Lo aveva annunciato già al Messaggero il direttore Eike Schmidt (senza svelare troppi dettagli, appunto).

anna coliva

 

Ora i contorni si fanno più nitidi. A Roma, infatti, si potranno ammirare alcune opere icona come la Velata, il superbo ritratto di donna che lascerà la Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Con lei, il famoso Autoritratto, cui potrebbe aggiungersi anche il San Giovannino. Sempre dalle collezioni degli Uffizi voleranno nella Capitale una ventina di disegni legati all'artista. Roma per Roma, il contributo all'evento di sapore nazionale è confermato anche da Palazzo Barberini che porterà la seducente Fornarina, mentre la Galleria Borghese presterà almeno nella parte iniziale della mostra la sua Dama col liocorno (opera che dovrà rientrare a casa per essere sottoposta a speciali interventi di sofisticata diagnostica già pianificati dal museo). 

 

raffaello dama con il liocorno

GLI ALTRI CONTRIBUTI Altro contributo illustre è quello del Louvre parigino frutto di un accordo bilaterale Italia-Francia: in seguito al prestito dell'Uomo Vitruviano di Leonardo partito lo scorso ottobre da Venezia e già rientrato in laguna, i due gioielli di Raffaello, il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l'Autoritratto con un amico varcheranno le porte del museo francese per planare nelle Scuderie del Quirinale di Roma. Due gioielli assoluti che stavano per essere bloccati quando il Tar del Veneto aveva sospeso la trasferta dopo il ricorso presentato dall'associazione Italia Nostra.

 

Poi, la giustizia ha risolto il caso. Sempre all'estero, oltremanica, la National Gallery di Londra potrebbe giocare un ruolo chiave (il condizionale resta doveroso in queste ore) concedendo la Santa Caterina d'Alessandria e il Sogno del Cavaliere. Fanno parte del nucleo di otto opere originarie della collezione Borghese, poi dispersa nei secoli. L'operazione scientifica avviata dalla direttrice della Galleria Borghese, Anna Coliva, potrebbe spianare la strada all'arrivo dei capolavori. Certo è che la stessa istituzione londinese, diretta dallo storico dell'arte italiano Gabriele Finaldi, tesserà da ottobre 2020 la sua personale mostra celebrativa di Raffaello. 

 

autoritratto con un amico raffaello

GLI ARAZZI Anche i Musei Vaticani diventano protagonisti nell'anno di Raffaello. Chissà che alle Scuderie del Quirinale non arrivino gli arazzi custoditi nella Pinacoteca Vaticana, quei capolavori commissionati a Raffaello da papa Leone X con l'idea di abbellire ancora di più la Cappella Sistina. L'artista disegnò i cartoni preparatori (oggi al Victoria and Albert Museum di Londra) e gli arazzi con le immagini degli Apostoli vennero tessuti nella bottega fiamminga di Pieter van Aelst a Bruxelles. Uno spettacolo.

 

Proprio questi arazzi saranno al centro di uno degli eventi più suggestivi progettati dalla direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta: tornerà al luogo d'origine, sulle pareti della Cappella Sistina, dal 17 al 23 febbraio prossimi. L'aveva annunciato nel convegno Raffaello, un bellissimo ingegno, organizzato dall'Anisa, Associazione nazionale Insegnanti di Storia dell'Arte. E per rimanere in tema di celebrazioni, la Pinacoteca Vaticana inaugurerà il nuovo allestimento della Sala dedicata a Raffaello, impreziosita dalla conclusione del restauro della Pala Oddi con l'Incoronazione della Vergine, oltre a concludere il complesso restauro della Sala di Costantino. 

raffaello

 

 

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…