robin olsen

NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN (OLSEN): MA IL PORTIERONE SPERNACCHIATO A ROMA E’ ANCORA IMBATTUTO. LA SVEZIA IN DUE PARTITE HA FATTO UN SOLO GOL (SU RIGORE), HA 4 PUNTI, E’ PRIMA NEL GIRONE E A UN PASSO DAGLI OTTAVI - COSA DICONO I “GIOCHISTI”? - IL TALENTO DI ISAK E LA FRESCHEZZA E LA SCALTREZZA DI QUAISON CONQUISTANO IL RIGORE DELLA VITTORIA DI FORSBERG CONTRO LA SLOVACCHIA...

Da corrieredellosport.it

 

robin olsen

Un lampo di qualità in una partita robusta ma abbastanza opaca decide Svezia-Slovacchia: il talento di Isak e la freschezza e la scaltrezza di Quaison conquistano il rigore della vittoria di Forsberg, scandinavi a 4 punti e in testa al girone con un piede e mezzo negli ottavi di finale, Hamsik e compagni dovranno fare risultato con la Spagna per sperare di passare il turno.

 

La Svezia recupera Kulusevski, guarito dal Covid: lo juventino torna disponibile e si aggrega ai compagni in panchina, in campo vanno gli stessi 11 che hanno fermato sullo 0-0 la Spagna. Slovacchia, galvanizzata dal 2-1 dell'esordio, priva di Vavro positivo al Covid ma sempre con la spina dorsale temprata dalla Serie A: Skriniar, Kucka e Hamsik.

 

I tre punti lasciano gli slovacchi tranquilli, la partita cerca di farla la Svezia che non trova facilmente spazi, Isak prova ogni tanto ad accendere la luce ma nel sole di San Pietroburgo non arriva nessun lampo accecante per tutta la prima frazione, chiusa con la Slovacchia che timidamente prova a farsi vedere dalle parti di un sempre attento Olsen con Hamsik, piattone destro da fuori area alto sopra la traversa.

 

Dubravka capitola: Quaison lo beffa e Forsberg trasforma il rigore

svezia slovacchia

Stessi undici nella ripresa, Svezia più aggressiva con Skriniar in spaccata a salvare sul tiro di Isak. Passano i minuti, si scalda l'ex Palermo Quaison per gli scandinavi che accelerano all'ora di gioco: tentativo di testa di Augustinsson, risposta splendida a mano aperta di Dubravka che salva la Slovacchia. Angolo, e stavolta il portiere non potrebbe nulla sulla torre di Isak e l'altro colpo di testa di Danielson: palla alta e mani sulla testa rasata per il difensore svedese a un passo dal vantaggio.

 

spagna svezia 4

Ci riprova ancora Isak dalla distanza, palla deviata ancora in angolo, poi è tempo di cambi: dentro Claesson e Quaison, fuori l'ammonito Olsson e Berg, dall'altra parte la fantasia di Haraslin per Pekarik, tatticamente continua a non cambiare nulla. Sale in cattedra Isak: prima di testa si fa valere fisicamente mandando di pochissimo sopra la traversa, poi a venti minuti dal termine si lancia in un'azione personale che lo porta a concludere sul primo palo con Dubravka attento a respingere.

 

La Slovacchia è solo chiusa dietro e alla fine capitola, con la grande giocata di Isak che di prima manda in porta Quaison, scatto bruciante del neoentrato che sposta il pallone e si fa travolgere da Dubravka in uscita disperata: rigore netto trasformato al 77' da Forsberg. L'ingresso di Weiss e la girandola di cambi slovacca non aggiunge granché alla reazione, dopo qualche corner spazzato via la Svezia si prende il bottino pieno e va in testa al girone.

olsenlapadula olsen

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…