LO SAPEVAMO TUTTI CHE NON SAREBBE DURATO L'ADDIO ALLE ARTI DI MAURIZIO CATTELAN - IL PROSSIMO NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA COME CURATORE DI UNA MOSTRA TUTTA SUA NELL'AMBITO DI “ARTISSIMA”, LA FIERA DI TORINO

Alessandra Mammì per Dagospia

Lo sapevamo tutti che non sarebbe durato l'addio alle arti di Maurizio Cattelan. E il lungo sabbatico, infatti, sta per finire. Domani 15 aprile in un'intervista esclusiva alla "Stampa" Cattelan annuncia non solo il suo ritorno, ma anche la sua nuova professione artistica. Il prossimo novembre andrà in scena come curatore di una mostra tutta sua nell'ambito di "Artissima" la fiera di Torino.

E, per di più, sarà una mostra di pittura. O perlomeno di pittura secondo Cattelan. Dunque niente di quello che ci si aspetta dalla parola, piuttosto "un progetto, trasversale, sperimentale, innovativo" come sicuramente leggeremo nei comunicati stampa. Quel che intanto viene rivelato è che tanto evento sarà tutta allestito nello storico Palazzo Cavour, che è una specie di montaggio, una mostra collage con opere rapite da musei storici e pubbliche collezioni torinesi, un miscuglio di contemporaneo e classico. Insomma uno di quei cortocircuiti mentali, visivi tipici suoi.

Curatela ai limiti dell'installazione, insomma. Ma soprattutto sarà un colpaccio per "Artissima". Fiera in affanno, minacciata nelle date da "Frieze" e dalla art-week londinese e nel merito dalla crescita di Miart a Milano. Certo la benedizione di Cattelan e l'occasione per la direttrice Sarah Cosulich Canarutto, di far da madrina a tanta impresa, è una potente occasione di rilancio per la Torino assediata. E già l'intervista di domani, che spazia dal privato al politico, promette molto bene.

A domande tipo "Ma i giovani artisti possono prescindere dal mercato" risposte tipo "E'' il mercato che non può prescindere dai giovani artisti". Oppure: "questo exploit da curatore annuncia il suo ritorno come artista?". Lui: "La risposta c'è, ma non la dico per non sciupare la sorpresa". Di solito chi tace acconsente e in fondo l'abbandono delle scene non ha giovato né all'immagine internazionale dell'arte italiana ( magari lui se ne frega, ma noi no) né al mercato delle sue opere. Interrogato direttamente da un collezionista che non se ne faceva una ragione, una volta Cattelan rispose da par suo: "Comprereste una macchina da una fabbrica he ha smesso di produrre?".

In realtà lui non ha mai smesso di produrre. Ha cercato di cambiar mestiere forse. Ha fatto l'editore, il producer di film (forse solo Yuri Ancarani,però) ha messo in piedi quella geniale rivista e oggettistica firmata "Toilet Paper". Ma il richiamo della foresta è stato più forte. E da parte sua la foresta aveva bisogno di lui. Anche in veste curatore, va bene. Un geniale meta-curatore molto alla Cattelan che (come racconta nell'intervista di domani ) riprende il titolo della mostra da un tatuaggio letto sulle foto dei detenuti nel Museo Lombroso. "Il passato mi ha fregato, il presente mi tormenta, il futuro mi sgomenta". Bentornato Cattelan.

 

ARTISSIMA 2014Maurizio Cattelan SERATA CRACCO E CATTELAN A PIAZZAFFARI Maurizio Cattelan al Guggenheim di New York MAURIZIO CATTELAN E MICHELA MORO CATTELAN BY RICHARD AVEDONPIAZZA AFFARI - MAURIZIO CATTELANCATTELAN AL GUGGENHEIMsan maurizio cattelanmaurizio cattelan alpino

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