AZZURRI, AVANTI TUTTA! SCONCERTI: “QUELLA CONTRO LA SVEZIA E’ UNA PARTITA PERICOLOSA. GIOCARE BENE CONTRO LE SQUADRE FORTI È PIÙ FACILE CHE AFFRONTARE BENE LE SQUADRE PICCOLE, DOVE DEVI GUIDARE TU. E NON VA PRESA IN CONSIDERAZIONE L'IDEA DI PERDERE PUNTI PER ARRIVARE SECONDI” - I FRANCESI: “ITALIA, CI VEDIAMO IN FINALE”
1 - TOCCA A NOI GUIDARE IL GIOCO MA I CALCOLI SONO VIETATI
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
È una partita pericolosa perché dovremo fare gioco e perché la Svezia dà un solo riferimento, Ibrahimovic, così sopra le righe da essere un obiettivo naturale. Gli altri sono tutti buoni professionisti ordinati. Non è però ancora chiarissimo cosa sia l' Italia, cambieranno molti parametri, tra cui l' orario. Si giocherà di giorno, senza l' emotività delle luci e delle grandi atmosfere delle notti europee. Di giorno in questi tornei molti giocatori perdono un po' di concentrazione specie se vengono da una partita che li ha saziati.
Giocare bene contro le squadre forti è più facile che affrontare bene le squadre piccole. Sono partite opposte, devi guidare tu, non avremo lo spazio che ha regalato il Belgio. Questo comporta organizzazione ma anche più qualità individuale, cosa che noi non abbiamo in abbondanza. Credo che il vero dubbio di Conte sia tra Darmian e Florenzi sulla fascia sinistra. Non credo toccherà a Giaccherini riposare, significherebbe toccare tutto l' equilibrio.
Giaccherini è l' uomo degli inserimenti, parte da metà campo senza palla e spesso nessuno degli avversari lo aspetta in area. I 25 metri che apre solo con il suo movimento tagliano il campo come una ferita. Florenzi ci sarà, ma porterà corsa nel secondo tempo.
Dovessimo giocare bene anche questa partita, cioè veloci e ubbidienti, vorrebbe dire che siamo una squadra competitiva perché molto diversa dalle altre, con un gioco inventato da soli. Ma le conferme in queste manifestazioni sono tra le qualità meno diffuse.
C' è un vantaggio, il torneo è meno equilibrato di quel che si pensava. Molte partite sono state incerte, ma alla fine ha quasi sempre vinto chi meritava. Alcuni scalini di base resistono. Non va presa in considerazione l' idea di perdere punti per arrivare secondi. Vincendo il girone andremmo incontro a un grande rischio, quasi impossibile battere di seguito Spagna o Croazia e poi la Germania. Ma non rispetteremmo noi stessi né tutto quello che è stato detto su Conte. Non stiamo cercando un' impresa, stiamo finendo di cercare una buona squadra. Limitarla da soli sarebbe un' involuzione oltre che un tradimento comune. Pigiamo adesso che è il momento.
2 - «NON SIETE PIÙ SOLO DIFESA, CI VEDIAMO IN FINALE»
L.V. per il “Corriere della Sera”
Rivali, sempre. Però con una certa ammirazione. I francesi - dopo la qualificazione in due partite - parlano volentieri dell' Italia e, chissà, di un possibile incrocio. Adil Rami, una stagione e mezza al Milan (39 presenze, 4 gol), vincitore dell' Europa League con il Siviglia, fa un punto da difensore: «L' Italia? Ne parliamo spesso nello spogliatoio. C' è una grande considerazione, dal punto di vista tattico ci hanno impressionato. Se arriverà in finale per noi non sarà una sorpresa, perché ha una grande tradizione. Magari ci arriviamo insieme.
Contro il Belgio Bonucci è stato impressionante, ha fatto un lancio alla Pirlo, ma ancora più bravo è stato Giaccherini, con quello stop e quel tiro». Hugo Lloris, portiere del Tottenham, vede un pericolo: «L' Italia ha giocato una grande partita contro il Belgio. Ora, contro Ibra, dovrà stare attenta, ma con la difesa che ha può farcela». Olivier Giroud non cede al luogo comune: «L' Italia non è soltanto difesa, ha giocatori bravi anche in attacco e a centrocampo. Non è vero che ha poca qualità. Per me è una grande formazione». Au revoir.