lotito tavecchio

IL TAVECCHIO CHE AVANZA - DOPO LA RIELEZIONE IL PRESIDENTE DELLA FIGC VUOLE LIBERARSI DALLA MARCATURA DEL “VICERE’” LOTITO (AL QUALE TOGLIE ANCHE L’UFFICIO IN FEDERCALCIO) - IL PRESIDENTE DEI DILETTANTI SIBILIA (VICINO A MALAGO’) E IL CAPO DEGLI ALLENATORI ULIVIERI NUOVI UOMINI FORTI DI TAVECCHIO

LOTITO TAVECCHIO 1LOTITO TAVECCHIO 1

Alessandro Bocci per il Corriere della Sera

 

Il Tavecchio bis nasce su presupposti diversi rispetto al primo mandato dell' ex sindaco democristiano di Ponte Lambro. Nell' estate afosa del 2014, con il calcio ridotto allo sfascio e Abete dimesso, è stato Lotito l' impareggiabile compagno d' avventura, quello che ha sostenuto il futuro presidente nell' unico momento di crisi, dopo lo scivolone su Optì Pobà, quando Tavecchio per un giorno, uno solo, ha pensato davvero di farsi da parte.

 

Allora c' era Lotito ad aiutarlo, consigliarlo, sostenerlo. Lotito era accanto a lui durante le elezioni e il giorno della presentazione di Conte, sempre in viaggio con la Nazionale e con il giubbino dell' Italia addosso.

 

LOTITO TAVECCHIOLOTITO TAVECCHIO

Adesso lo scenario è cambiato. Il presidente della Lazio, stavolta, è stato soprattutto fonte di imbarazzo. Bastava guardarlo nei frenetici momenti prima della terza votazione dentro l' hotel Hilton a Fiumicino, mentre Tavecchio e i suoi discepoli cercavano di capire come mai nel secondo scrutinio Abodi avesse recuperato quasi il tre per cento dei voti. Sibilia, gran capo dei Dilettanti, con freddezza ha provveduto a blindare i delegati della sua Lega. E altrettanto ha fatto Ulivieri con gli allenatori.

 

Lotito, invece, sguaiato e appesantito, si è sistemato davanti alla postazione della Lega di A, fermando i presidenti che entravano, mettendogli spesso una mano sul braccio in una sorta di appello disperato in romanesco: «Aho, me raccomando». Tavecchio, influenzato e debilitato, non l' ha presa bene. Lotito sta diventando una zavorra: invadente, borioso, inviso a molti dei nuovi compagni d' avventura.

 

La Juventus ha sostenuto Tavecchio, ma lo invita a «ragionare con la sua testa e non con quella di qualcun altro», Marotta dixit. Il riferimento, neppure nascosto, è al laziale.

Che peraltro, nella caccia al voto di erosione, non ha portato granché alla causa: B e Lega Pro, i bacini dove aveva promesso di recuperare voti, si sono schierati quasi compatti per Abodi.

TAVECCHIO LOTITO 1TAVECCHIO LOTITO 1

 

Tavecchio ha fondato il successo sui Dilettanti e sugli allenatori. Nel nuovo quadriennio Sibilia e Ulivieri saranno gli uomini forti e uno dei due diventerà quasi certamente vicepresidente federale. Sibilia, politico consumato e abile stratega, ha aiutato non poco il vincitore a trascinare dalla sua parte gli arbitri nella notte che ha preceduto il voto. Una mossa decisiva. E Ulivieri ha vinto il confronto, anche dialettico, con Tommasi.

Ma non è per questo che Lotito, nel nuovo corso, potrebbe essere meno centrale.

 

Già nell' ultimo anno del primo mandato, lui e Tavecchio, formalmente, si erano allontanati. Ora il presidente ha deciso di chiudere l' ufficio al quinto piano di via Allegri, destinato a Beretta, ma nel regno di Carlo I usato quasi sempre dal vicerè Claudio.

Una mossa simbolica, se vogliamo. Soprattutto un segnale.

LOTITO TAVECCHIOLOTITO TAVECCHIO

 

Ma il destino di Lotito e la sua carriera politica nel calcio sono nelle mani della serie A.

La spallata decisiva gliela devono dare i suoi colleghi. Tocca alla Juve e ai suoi alleati cercare di emarginarlo. La Lega di Milano, ancora senza guida, è il primo grande problema del nuovo presidente.

 

Tavecchio ha inviato una lettera a Beretta, invitando la Confindustria del pallone a eleggere presidente e consiglieri federali e se possibile farlo in fretta, entro il 15 marzo, seguendo l' indicazione del Coni e rispettando le norme alla fine del quadriennio olimpico (il commissariamento è comunque, al momento, un' ipotesi lontana).

 

Intanto a Milano il presidente della Sampdoria, Ferrero, che ha votato Tavecchio, mira a diventare il catalizzatore delle medie piccole e a farsi largo nella gerarchia pallonara: sarà lui il nuovo Lotito? Il dialetto è lo stesso.

tavecchio e lotito tavecchio e lotito COSIMO SIBILIACOSIMO SIBILIARenzo UlivieriRenzo Ulivieri

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…