tesori invisibili

TESORI SOMMERSI (SOTTO IL NOSTRO NASO) – C'E' UNA QUANTITA' INCREDIBILE DI BELLEZZA SEPOLTA NEI DEPOSITI DEI MUSEI DAI REPERTI DEI GRANAI DEL FORO A POMPEI ALL'ARCHIVIO APOSTOLICO VATICANO ISTITUTO DA PAPA PAOLO V BORGHESE NEL 1612 E INACCESSIBILE FINO AL 2019 – GLI ORI DI TARANTO, IL DISEGNO DELL’UOMO VITRUVIANO A VENEZIA E A MILANO NELL'ARCHIVIO STORICO DIOCESANO SCOPRIAMO CHE CARAVAGGIO… - IL LIBRO "IL TESORO INVISIBILE"

Luca Beatrice per “Libero quotidiano”

 

granai foro pompei

Tutti d'accordo, quando si parla di beni culturali, nel ritenere l'Italia detentrice di una percentuale elevatissima rispetto agli altri Paesi del mondo. Le nostre città d'arte sono musei a cielo aperto, stratificate testimonianze nei secoli sempre foriere di scoperte e sorprese.

 

Un altro dato suona però incredibile: ciò che vediamo potrebbe rappresentare la cosiddetta "punta dell'iceberg" rispetto ai patrimoni sommersi che per motivi diversi giacciono nei depositi e per ragioni altrettanto diverse non sono visibili se non in condizioni del tutto particolari.

 

A fine mese esce per Utet un volume prezioso e, se gli autori mi passano il termine senza pensarlo in termini diminutivi, divertente; si intitola Il tesoro invisibile. Viaggio nell'arte custodita nei depositi dei musei italiani (22 euro). Lo hanno scritto Daniela Bianco, architetto, e Filippo Cosmelli, storico dell'arte, fondatori di IF Experience che si dedica al cosiddetto "lusso esperienziale".

 

il tesoro invisibile cover

Non si tratta peraltro del tipico saggio sulla situazione precaria in cui versa il sistema museale italiano, con lamentazioni annesse, ma di un petit tour nel Bel Paese che vorrebbe somigliare a una wunderkammer di stranezze, curiosità, pezzi rari ed eccentrici. La prosa è scorrevole e postmoderna, mescola l'erudizione dello specialista alle canzoni di Francesco Guccini, la filologia a James Bond, il gossip alla letteratura. E, per una volta, nessuna tirata sull'inadeguatezza della politica culturale.

 

IL BUNKER VATICANO

Poiché la funzione specifica del museo è conservare, a maggior ragione ciò vale per i segreti e i misteri, cominciando dai Musei Vaticani che restano i più visitati sul nostro territorio anche nell'era pandemica. Quasi tutti ci vanno per la Cappella Sistina ignorando di camminare sopra un bunker, 85 chilometri di scaffalature che compongono l'Archivio Apostolico istituto da papa Paolo V Borghese nel 1612, inaccessibile fino al 2019 quando papa Francesco decise di desecretare il materiale ante 1958 per far luce sulla posizione assunta dalla Chiesa durante i regimi e nella Seconda Guerra Mondiale.

uomo vitruviano

 

Nei depositi del Parco Archeologico di Pompei sono custoditi oltre 80mila reperti e tra i più interessanti quelli dei Granai del Foro, gli instrumenta domestica, oggetti e manufatti che raccontano storie umane della civiltà distrutta dall'eruzione del 79 dC.

 

Impressiona da un lato la quantità, dall'altro la qualità. Nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia, che per inciso offre ai visitatori capolavori come la Tempesta del Giorgione, si trova una delle chiavi di volta della cultura rinascimentale e non solo, il disegno dell'Uomo vitruviano che Leonardo realizzò intorno al 1490: ragioni di tutela impongono di conservare questo esemplare eccezionale, esposto solo in rare occasioni, in un ambiente protetto dalla luce, con un costante controllo dei valori microclimatici.

 

Più di una volta scoperte del tutto impreviste hanno riportato alla luce testimonianze straordinarie, basti pensare all'espressione sbalordita sul volto di chi ha trovato nel 1998, durante il riordino del Museo Pigorini all'Eur, una camicia in finissimo lino bianco, decorata con caratteri arabi tracciati in inchiostro rosso, dorato e nero.

 

Gli esperti del British Museum, incaricati di studiare l'indumento, lo hanno giudicato tra i più rari esempi di manufatto dell'impero Ottomano, forse proveniente dal Sudan, dal potere talismanico e magico che, anche per questo, non potrà mai essere esposto in permanenza, troppo fragile e troppo unico.

gli ori di taranto

 

 PICCOLE PEPITE

Ciò che si trova è sempre frutto di ricerche lunghe e complesse, talora costellate di piccole pepite. Da Roma risaliamo a Milano ed entriamo nell'Archivio Storico Diocesano che raccoglie 55mila documenti, un'attività capillare iniziata dal vescovo Carlo Borromeo dopo il Concilio di Trento.

 

Altro che digitalizzazione, tutto è originale e cartaceo, a cominciare dai due certificati di battesimo datati 1571 e relativi a un bambinello milanese che diventerà famoso con il soprannome di Caravaggio. Oggi una superstar della pittura, deve la propria fortuna critica alla mostra di Palazzo Reale nel 1951 voluta da Roberto Longhi, che lo tolse dall'isolamento studiandone le relazioni con l'ambiente barocco.

 

caravaggioluca beatrice

L'atto dimostra che Caravaggio non era nato nell'omonimo borgo accanto a Bergamo nel 1573, ma due anni prima proprio vicino alla chiesa di Santo Stefano in Bardo a Milano. Curiosità, i suoi genitori si chiamavano Fermo e Lucia, Manzoni potrebbe non avere scelto a caso i nomi dei Promessi sposi.

 

Nel libro, che scorre via e ti fa venir voglia di visitare questi luoghi con altri occhi, c'è tanta Roma, Venezia e un po' di sud, il Museo Archeologico di Taranto che, a testimonianza della potenza della città ionica tra IV e I secolo aC, raccoglie meravigliosi ori di incommensurabile valore, talmente belli da essere stati sepolti con la proprietaria medesima.

LUCA BEATRICEarchivio apostolico vaticano 5archivio apostolico vaticano

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…