toscani giro

MALEDETTI TOSCANI...AL GIRO - A 76 ANNI IL FOTOGRAFO SARA’ PER LA PRIMA VOLTA ALLA CORSA ROSA SULLE ORME DEL PADRE CHE IMMORTALAVA COPPI E BARTALI: "MI PIACEVA 'GINETTACCIO'. ERA UN BASTIAN CONTRARIO, UN VERO SITUAZIONISTA. I CICLISTI? NON SO SE SIANO PIÙ MOSTRI O PIÙ EROI"

coppi

Maria Luisa Agnese per il ''Corriere della Sera''

 

Coppi o Bartali?  «Erano un unicum, Coppi era l' hi-tech, il futuro. Ma io ero bartaliano, lui era un pedalatore, un faticatore, e anche uno impegnato, con quel suo ritornello da toscanaccio "l' e tutto sbagliato, l' è tutto da rifare" era un bastian contrario che conquistava subito, era un vero situazionista. Per questo mi piaceva».

 

Anche Oliviero Toscani, fotografo di alta gamma, si diverte parecchio a ribaltare le situazioni, a scompigliare le carte proprio come facevano i filosofi situazionisti, provocatori creativi, protagonisti nel Sessantotto.

 

toscani1

Ginnastica intellettuale che Toscani ha praticato per tutta la vita con il suo obiettivo irriverente e che promette di continuare anche al Giro d' Italia prossimo venturo, in marcia dal 4 maggio, dove Toscani scenderà in campo come fotografo nelle tappe di Gerusalemme, Assisi, Trento, Venaria Reale e Roma.

 

coppi

Un debutto al Giro a 76 anni, realizzando un sogno che Oliviero si porta dentro da quando, ragazzino, vedeva sparire - con infinita invidia - il padre Fedele, fotografo del Corriere della Sera, per tre settimane sulle strade d' Italia, dietro alla carovana degli eroi su due ruote. E mentre canticchia «Bartali», la canzone di Paolo Conte che meglio ha raccontato in musica la storia del Novecento ciclistico e non solo ciclistico - quel naso triste da italiano allegro e i francesi che s' incazzano - Oliviero racconta come sarà questo viaggio di padre in figlio. Da Toscani a Toscani.

fedele toscani bartali

 

Andrà a caccia dei nuovi Coppi e Bartali? Ma esistono ancora eroi così?

«Non so, vado là a cercarli. Di sicuro nel mondo del ciclismo possono ancora esistere.

Vedremo, esplorerò le situazioni».

 

A 76 anni Toscani è appena tornato a scattare campagne pubblicitarie per la Benetton e ora si rimette a fare (quasi) il fotoreporter.

«Continuo a tornare indietro».

 

Questa volta sulle orme di suo padre Fedele - sua l' immagine di Indro Montanelli chino a scrivere sulla Lettera 22, suo lo scoop fotografico dei duchi di Windsor in love a Villa d' este a Como - su strade che lui aveva percorso innumerevoli volte.

fedele toscani Indro Montanelli

«Al suo confronto io sono un fighetto. Mio padre andava in motocicletta e faceva una gran fatica: una volta si era sparsa la voce che Coppi era caduto in montagna, lui in camicia tornò indietro tutto sudato e si beccò una pleurite: fece un anno e mezzo di sanatorio. Il Giro di mio padre era molto più pesante. Per tutti, anche per la carovana che lo seguiva. Io arrivo sul set con un telone grigio, delle lampade speciali e monto un piccolo studio fotografico lì. I ciclisti passano davanti alle mie forche caudine e io li fotografo».

 

pampanini bartali

E cosa gli farà fare?

«Quel che capita, dipende dalla situazione. Guarderò i visi, i muscoli, gli dirò di guardare nel mio obiettivo. Magari gli chiedo di mettersi la bici in spalla. Magari a Gerusalemme, che è una tappa a cronometro, li fotografo prima e dopo. Mi piace questa idea che non ci sia niente di programmato, che non so bene come sarà. Sceglierò tra le righe, al momento. Sarà un reportage meno tradizionale, un po' un' evoluzione dal Giro del mio papà».

 

Lo ha mai seguito, papà Fedele al Giro?

toscani2

«Avrei fatto qualunque cosa per andargli dietro, sognavo di potergli portare la borsa.

Ma sono andato solo due volte con lui, avrò avuto quindici anni, tanto da poter vedere Coppi e Bartali da vicino».

 

Emozioni irripetibili, da Italia anni Cinquanta, quando il Paese faceva silenzio e parlava solo il Giro. Certo però che il ciclismo resta sport da faticatori, come li chiama lei.

«È lo sport più faticoso che ci sia. Ti uccide. Non so se sono più mostri o più eroi. Superman, macchine da guerra, Un giorno dopo l' altro, 200 chilometri al giorno, una tortura».

Che lei conosce bene

«Sì, ho la passione anch' io. Vado da solo. Da casa mia in Toscana parto la mattina all' alba, faccio il viale di Bolgheri a San Guido».

bartali coppi borraccia o bottiglia

 

Proprio quello del Carducci, con i cipressi «in duplice filar»

«Un lusso. Poi in leggera salita salgo a Castagneto, Sassetta, mi faccio un 50/60 chilometri al giorno, ma sono un brocco in confronto a loro, anche se in fin dei conti vado rispettato perché ho una certa età».

 

Patito anche delle bici oltre che della fatica?

«Ne ho almeno una decina, una vecchia Bianchi, una Colnago, una Masi (hanno ancora l' officina dentro al Vigorelli), bici che si portano dietro una storia. Ma anche due o tre superleggere, una Bmc svizzera tecnologica, e una Pinarello assistita elettricamente».

Ma così non vale!

toscani3

«Non creda, fai fatica anche lì. È il bello del ciclismo. E del pedalare».

bartali coppi Gino Bartali LUCIANO BENETTON TOSCANI

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO