foto pick up dino zoff

DINO-SAURO - ZOFF FA 80 ANNI E SI RACCONTA A WALTER VELTRONI SU “OGGI”: “LA FOTO IN DISCOTECA? QUANDO USCIVO ALLE 6 DELLA MATTINA DAI LOCALI, GUARDAVO GLI OPERAI E MI VERGOGNAVO..." - LE DIMISSIONI DA CT? L’ATTACCO DI BERLUSCONI E' STATO UN FULMINE A CIEL SERENO. SI PUO’ DIRE CHE SBAGLIO MA NON CHE SONO “INDEGNO” - IL FAIR PLAY? A ME SEMBRA UNA GRANDE IPOCRISIA. ECCO PERCHE’ – LO SCOPONE SCIENTIFICO DOPO IL TRIONFO MUNDIAL CON PERTINI: "SI ARRABBIÒ CON BEARZOT E CAUSIO, MA IN REALTÀ ERA SCOCCIATO PERCHÉ PERDEMMO”

Estratto dell’intervista di Walter Veltroni a Dino Zoff per Oggi

 

foto pick up dino zoff

«Ottanta anni? La morale comune vorrebbe dicessi che mi sento come se ne avessi venti. Ma non è vero. Me li sento pesanti. Faccio fatica a capire le nuove generazioni, c’è sempre un attrito. Lo vedo, tutto il bello di questo mondo nuovo. Ma mi sembra anche che si stiano perdendo delle cose, nei comportamenti, nel rispetto del prossimo».

 

Dino Zoff compie ottant’anni il 28 febbraio e in un’intervista al settimanale OGGI in edicola racconta la partita a carte più famosa della storia sportiva, quella con il Presidente Sandro Pertini sull’aereo che riportava a casa l’Italia Mundial, nel 1982: «Io ero in coppia con lui. I nostri avversari erano Causio e Bearzot. Quando si gioca a scopone scientifico si azzerano tutti i ruoli, sociali e istituzionali. Pertini si arrabbiò con Bearzot e Causio, ma in realtà era scocciato perché perdemmo. Quando ho smesso di giocare al calcio mi ha mandato un bellissimo telegramma in cui si prendeva tutte le responsabilità della sconfitta».

zoff

 

Ma c’è spazio anche per le frizioni con Berlusconi: «Quell’attacco arrivò come un fulmine a ciel sereno. Di me si può dire che sbaglio, che in una partita da portiere o da allenatore non ho fatto bene. Ma non si può dire che sono “indegno”»; le lezioni del padre («Mi ha insegnato a non accampare mai scuse. Una volta presi un gol stupido e lui mi chiese come mai. Io risposi: “Non mi aspettavo che tirasse”. E lui: “Perché, tu di mestiere fai il farmacista?”»); le confessioni sincere:

 

«Hai presente il fair play, quella scena di tutti i giocatori che alla fine della partita applaudono gli avversari? A me sembra una grande ipocrisia. Se il mio avversario si è buttato a terra per ottenere un rigore, se ha fatto un fallo cattivo su un mio compagno di squadra io non lo applaudo affatto». L’intervista è di Walter Veltroni, le fotografie sono di Oliviero Toscani.

 

PERTINI BEARZOT

Si è molto discusso di una tua foto in discoteca.. "Ricordo che quando uscivo dalla discoteca alle 6 di mattina, incrociavo gli operai che entravano al lavoro con il "baracchino" dove tenevano il cibo e mi vergognavo. Da ragazzo avevo fatto il meccanico motorista in un'officina e mio padre si spezzava la schiena nei campi. Il lavoro va rispettato. Tutto, sempre"

cabrini scirea zoff

BERLUSCONI CONTRO LA COSTRUZIONE DAL BASSOpertinipertini rossi

guido de angelis dino zoff foto di bacco (3)ZOFFjuventus zoff boniekdino zoff Zoff Albertosidino zoff (2)dino zoffdino zoff dino zoff dino zoff zoff turonedino zoffZOFF TRAPATTONIdino zoff foto di bacco (2)zoffgiovanni malagò guido de angelis dino zoff marco tardelli alessandro vocalelli foto di bacco guido de angelis dino zoff anna falchi foto di bacco (2)ZOFF ROSSI

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…