cafonal miss drag lazio

FEMMINILE, ANDROGINA, BARACCONA, VINTAGE, IMPERSONATOR: CHE TIPO DI DRAG QUEEN SIETE? AL MUCCASSASSINA HA TRIONFATO HESTRAMIN, AL SECOLO FILIPPO RUTIGLIANO - "MISS DRAG LAZIO": 9 CONCORRENTI E LEOPOLDO MASTELLONI PRESIDENTE DELLA GIURIA (TRA CUI L'ATTORE LORENZO LAVIA E LA MITOLOGICA SASSONE) - TRA CANZONI, SBATTIMENTI DI PARRUCCHE E DI CHIAPPE, SKETCH E BALLETTI, SI È VISTO CHE ESSERE DRAG È UN’ARTE VERA E PROPRIA, NON BASTA TRUCCARSI DA MOIRA ORFEI

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

 

Miss Drag Queen Lazio 2015 al Muccassassina

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

miss hestramin e matteo the bestmiss hestramin e matteo the best

Gabriella Sassone per Dagospia

 

concorrenticoncorrenti

Ebbene sì: lo ammetto. Faccio mea culpa, pur non essendo un Magnifico Rettore ma una misera giornalista professionista che da tanti anni ne vede e ne sente delle belle ma riesce a rimanere sempre obiettiva e raccontare gli eventi con assoluta sincerità. Ora non vorrei ora essere lapidata sulla pubblica piazza virtuale per essermi seduta in veste di giurata a distanza di qualche settimana, aver detto la mia, aver stuzzicato le concorrenti con domandine pungenti e la mia solita disincantata ironia e aver dato i miei voti a due concorsi (di bellezza?).

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

 

Due passerelle molto diverse tra loro: “Miss Drag Queen Lazio 2015”, in quel girone infernale a 3 piani del Qube nella one-night trasgressivissima Muccassassina, e “Miss Università - La più bella e sapiente degli Atenei italiani”, creatura del buon Marco Nardo tornata in pista il 6 maggio dopo 4 anni di pausa con seguente scandalo sui giornali (e petizione) per la presenza del Rettore Eugenio Gaudio.

 

la sassone in giuriala sassone in giuria

Quando per anni in giuria c’erano stati i suoi predecessori, Frati e D’Ascenzio, nonché una pletora di professori universitari. Premetto che come tutti i concorsi del genere Miss Università è stato di una noia mortale, troppo lungo, un caldo asfissiante che non passava un filo d’aria, niente bikini nè tette e culi al vento per la gioia dei vouyeur, ma 14 ragazze normali, non bellissime, alcune acqua e sapone altre più truccate e apparecchiate, in miniabiti neri e tacchi come se ne vedono a palate a passeggio a via del Corso.

 

il popolo di muccassassina (7)il popolo di muccassassina (7)

Il Rettore, seduto in prima fila anche un po’ impacciato (era la sua prima volta e oserei direi anche ultima), ha fatto qualche domandina culturale, per premiare poi la vincitrice e posare per le foto di rito. Sempre meglio di quelli che hanno chiesto a una ragazza “Come mai sei l’unica che ha le scarpe chiare quando tutti le portano nere?” o ad un’altra “Che cosa si sta svolgendo in questi giorni a Milano: lo sai?”.

facciamoci un selfiefacciamoci un selfie

 

Non c’è stato nulla di morboso o scandaloso o sessista (in giuria c’erano anche altre giornaliste come Anna La Rosa e Adriana Pannitteri del Tg1 nonchè la showgirl per mancanza di prove Sofia Bruscoli) tale da umiliare la figura delle donne, di cui si son guardati i voti sul libretto e gli esami sostenuti, la brillantezza, il piglio, la cultura, non certo le fattezze fisiche o le misure.

 

drag queen in concorso 6)drag queen in concorso 6)

Quanto al fatto che lo sponsor del concorso, una clinica di bellezza LaClinique (un buono omaggio per una pulizia del viso o un trattamento sul corpo è stato omaggiato a tutte le presenti), fosse un invito a ritoccarsi chirurgicamente mi sembra esagerato. Forse non tutti sanno che qualche anno fa a fare da sponsor a Marco Nardo erano gli assorbenti interni Ob e i salvaslip Carefree. Detto questo, ognuno la può pensare come vuole. Ben sapendo che per sfilare su una qualsiasi passerella ed essere giudicate da estranei ci vuole comunque coraggio, determinazione e quel pizzico di voglia di apparire e uscire dall’anonimato, magari di avere un futuro migliore.

drag in giuriadrag in giuria

 

diego longobardi con  l animazione di muccassassinadiego longobardi con l animazione di muccassassina

Miss Italia da tanti anni insegna. Per la cronaca delle ultime ore, Marco Nardo è stato persino contattato per un intervista in queste ore da una giornalista che lavora nel maggiore quotidiano giapponese, lo “Yomiuri Shimbune”, e ha avuto richieste dei video e delle foto della serata dall’Associated Press Television News di Londra. Insomma, questa protesta sta facendo solo una gran pubblicità alla kermesse che altrimenti sarebbe passata quasi inosservata, adatta giusto alle cronache mondane romane. Che succederà alle prossime selezioni nelle altre Università italiane? I Rettori avranno il coraggio di presentarsi?

 

bellezze trans (4)bellezze trans (4)

Tutt’altra musica e tutt’altra atmosfera nel fantasmagorico mondo di Muccassassina, un pianeta a sé, dove la trasgressione regna sovrana e i sessi si mescolano, dove nessuno ti addita se sei una trans brasiliana col culone di silicone, un gay in canotta, un macho man borchiato, una checca scheccata. Ognuno lì dentro può essere quello che è senza paura di venir giudicato o umiliato. E’ questo forse il successo da tanti anni di Mucca, che venerdì scorso ha chiuso i battenti con un festone finale super hot.

animazione di muccassassina (7)animazione di muccassassina (7)

 

Anzi, da apprezzare l’impegno, al grinta e la voglia di farcela delle Drag Queen che si son date battaglia sul palco a colpi di spettacoli, canti, balli, piroette, ciglia finte, tacchi vertiginosi, look scenografici, parrucche e tanta voglia di stupire. A presentare la kermesse, organizzata dal direttore artistico del locale Diego Longobardi in partnership con il “Mammamia” di Torre del Lago dove ad agosto si terrà la finalissima, la Drag Berta Bertè (si è cambiata due volte d’abito) e il bravo presentatore Matteo The Best. Special guest La Wanda Gastrica, che ha fatto un po’ da disturbatrice seduta nel parterre, elargendo anche consigli alle concorrenti.

animazione di muccassassina (6)animazione di muccassassina (6)

 

Così come ha fatto Nehellenia, Miss Drag Queen Lazio dello scorso anno, presidente di giuria con un abito con bustier talmente stretto e steccato che faceva fatica a respirare e pure a stare seduta. Ma alla fine ha ceduto contenta la sua fascia alla vincitrice. Qui, la parte del Magnifico Rettore, grazie all’età e all’esperienza, l’ha fatta Leopoldo Mastelloni, in giuria accanto all’attore Lorenzo Lavia, al costumista cinematografico Alessandro Lai, alla make up artist di Studio 13 Muna Jibril, al presidente del Circolo Mario Mieli Andrea Maccarrone, alla sottoscritta e al blogger Fabiano Minacci.

 

animazione di muccassassina (3)animazione di muccassassina (3)

Tutti attentissimi alle performance en travestì che hanno regalato sul palco le 9 Drag-concorrenti: Aida Turandot, Chantal Lee Rose, Deliria, Hestramin, La Bajour, Lady Hilton, Miss Batty, Miss Patty e Renèe Coppedè. Requisito indispensabile per partecipare: essersi esibite almeno una volta in pubblico, tanto che è stato richiesto un curriculum e una scheda dei lavori svolti. E tra fantasia, canzoni in playback, sbattimenti di parrucche e di chiappette al vento, sketch e balletti, pezzi storici en travestì come il “Rocky Horror Picture Show”, si è veramente visto che essere Drag è un’arte vera e propria, non basta truccarsi da Moira Orfei, imparruccarsi e salire su sandali alti come gru.

animazione di muccassassina (2)animazione di muccassassina (2)

 

A convincere tutti, alla fine, è stata Hestramin, al secolo Filippo Rutigliano, scelta perché ha incarnato meglio di tutte l’essere Drag. Osannata anche dalle storiche colleghe romane che facevano il tifo e starnazzavano nel parterre, Hestramin ha conquistato anche la fascia di “Miss Muccassassina”. Anche loro, le Drag a bordo campo, con i loro scenografici costumi e le lingue taglienti come coltelli affilati appena dall’arrotino, hanno animato la serata: un brave dunque anche a Davide Fuxia (ex portaborsette di Vladimir Luxuria parlamentare), Marlene Du Pigalle, Poppea, La Diamond, Morgana Beckham, She Dorian che non hanno risparmiato critiche a quelle meno convincenti, sia nelle esibizioni che nei look.

animazione di muccassassina (12)animazione di muccassassina (12)

 

“Hestramin è quella che ha saputo coniugare meglio intrattenimento, teatro, danza e illusione”, dice Diego Longobardi. Spronando le altre a migliorare la loro arte. “Perché una vera Drag Queen deve sapersi anche truccare e farsi gli abiti da sola”, spiegava Hellenia.

 

il popolo di muccassassina (14)il popolo di muccassassina (14)il popolo di muccassassina (16)il popolo di muccassassina (16)il popolo di muccassassina (19)il popolo di muccassassina (19)drag queen in concorso (2)drag queen in concorso (2)

Elencando anche le varie tipologie di Drag: Femminile, Androgina, Baraccona, Vintage, Impersonator. Insomma, un mondo tutto da scoprire. E tra coriandoli sparati dall’alto al momento della Drag-proclamazione, il popolo muccato, colorato e sempre infojato, ha proseguito la serata in pista, con il divertimento di sempre.

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