DAGOREPORT
santoro travaglioNell'estate più rovente della televisione italiana, Michele ha scelto i tempi della sua strategia promozionale. Presto un sapiente battage creerà l'atmosfera dell'evento, ma la data è stata già fissata: l'undici settembre, domenica pomeriggio, a Marina di Pietrasanta, in Versilia, sotto l'insegna di un titolo perfettamente ambivalente, Michele Santoro presenterà il suo nuovo progetto multimediale: "Senza Rete".
Il luogo e il tempo non sono casuali. Il guru di Annozero ha scelto la giornata più importante della tre giorni di festa nazionale de Il Fatto Quotidiano, per annunciare che contro tutto e tutti, contro ogni bavaglio incontrato nelle tv pubbliche e private lui nella prossima stagione sarà in onda. Come? Su un circuito di tv private che verrà creato per l'occasione in modo da coprire tutto il territorio, sul digitale. E poi, nella rete, su internet.
TRAVAGLIO SANTOROMentre ancora resta in dubbio se il canale digitale Sky Cielo accetterà o meno in extremis quello che ha rifiutato a giugno in un comunicato ufficiale (il fatto che 'Libero' abbia bruciato la notizia ha reso più difficile la trattativa, che avrebbe permesso a Sky di accendere un canale vegetante), è certo cosa faranno gli altri: compreranno il programma venduto chiavi-in-mano da Santoro e dal suo principale compagno di avventure, l'imprenditore Sandro Parenzo, che mette a disposizione le sue strutture (studi di registrazione, una piccola syndacation di frequenze, ponti e connessioni per eventuali collegamenti) e, soprattutto, la sua concessionaria pubblicitaria.
CORRADO FORMIGLILa prova generale, sul piano economico, è stata quella di 'Tuttinpiedi', lo speciale organizzato per la festa della Fiom. E non tanto per gli ascolti (Santoro il giorno dopo vantò di aver sottratto uno strabiliante 9% di share alla tv generalista, non limitandosi a sommare gli ascolti di Current tv dei canali privati e di Raisat che trasmesse in differita) quanto per una parola chiave: la pubblicità.
Non solo in tv, ma anche su internet, dove le visioni differite, secondo un complicato meccanismo di calcolo, hanno superato 500mila contatti. Gli inserzionisti ci credono, e hanno già detto che sono pronti a pagare prima: se Santoro - infatti - tenesse un terzo del suo bacino di 5 milioni di teste sarebbe comunque un affarone.
StellaDal punto di vista tecnico, quindi, il conduttore di Annozero dovrebbe curiosamente ripetere in chiave moderna e internautica uno schema sperimentato in passato dal suo grande nemico Silvio Berlusconi con le famose "cassette" degli anni ottanta: ovvero vendere il programma con la pubblicità già dentro, creando di fatto una offerta nazionale con una distribuzione locale. Senza rete, ha spiegato "sarà come un negozio in franchising": sul territorio, chi paga si compra il marchio.
Il vero successo di Tuttinpiedi, rispetto a Raiperunanotte, infatti, non fu tanto nello share, quanto nel fatto che tutti gli investitori della tv generalista accettarono di pagare gli spot a tariffa di mercato nazionale, con tanto di Aldo Giovanni e Giacomo a fare la parte dei leoni. Ad accelerare la strategia, però, è scattato "il fattore Stella".
Enrico MentanaSantoro - come sanno bene tutti i suoi collaboratori - dice di essere addolorato e ferito per la scelta del "Canaro" di La7 di schierare al giovedì un suo ex pupillo come Corrado Formigli.
Durante la calda estate, a tutti gli uomini della sua squadra che lo chiamavano per chiedere cosa dovevano fare di fronte a una offerta di lavoro del loro ex compagno di scorribande televisive ha detto: "Siete liberi. Ma chi va con lui deve sapere che non lavorerà più con me".
Alla fine sia Stefano Bianchi che Luca Bertazzoni (il raccontatore e l'incursore del programma) avrebbero deciso di restare fedeli a "Michele". La prima riunione della squadra (che nelle puntate conterà sempre su Vauro e Marco Travaglio) è stata fatta dopo ferragosto, per far capire a tutti che si fa sul serio e i soldi ci sono.
VAURO SENESI SANDRO RUOTOLO E MARCO TRAVAGLIODa dove arrivano? Qui la strategia si fa ancora più interessante: perché Santoro pensa di unire un importante contributo de 'Il Fatto' (non meno di 250 mila euro), alcune quote anticipate da pochi e selezionati soci "promotori", il minimo garantito dell'agenzia pubblicitaria e - ciliegina sula torta - una fetta di azionariato popolare, per replicare il modello sperimentato da Padellaro e da Travaglio.
Il che, nella sua testa, potrebbe permettere due risultati: non avere nessun azonista forte, fidelizzare una fetta di pubblico, e arrivare a quota due milioni e mezzo di euro, ovvero la cifra che serve per fare un programma di qualità visiva "Non inferiore, ma migliore", di quella Rai con i mezzi e la squadra di sempre.
Travaglio e Padellaro da Vanity FairUltimo elemento di sfida: scegliere lo storico appuntamento del giovedì, che resterebbe l'unica costante, nella rivoluzione del programma "multipiattaforma" (e che, fra l'altro, lo porterebbe a duellare con il Piazza pulita di Formigli).
SANDRO PARENZOPuò riuscire l'impresa? Molto dipenderà dalla capacità di persuasione di Santoro. E molto dalla capacità di illuminare tutto il territorio nazionale che Parenzo dovrà mettere in campo (cosa non facile avendo a che fare con la jungla delle frequenze private).
In un primo momento Santoro immaginava di allestire solo una decina di programmi-evento per restare accesso fino alla fine di Silvio Berlusconi e la caduta dell'embargo dalla Rai. Adesso l'asticella si è alzata, perché Michele-chi? Non può permettersi di essere spodestato dal prodotto concorrente de La7.
Chi avesse dei dubbi si legga l'editoriale clava di Travaglio contro Er Canaro ("Povera Stella"), dopo l'intervista a Il Giornale. Domanda: la gente che ha pagato per abbonarsi ad un prodotto materiale (Il Fatto) pagherà un "abbonamento" anche per un programma che può vedere gratis? Risposta santoriana: "Pagherà di più, perché noi offriamo un simbolo di liberta', in tempi in cui la liberta' non si vende da nessuna parte".
Santoro Dandini A PARLA CON ME beatrice borromeo michele santoro