1- LETTE "CON MOLTA ATTENZIONE" LE 283 PAGINE SCRITTE DAI GIUDICI, LA RAMPOLLA DI ARCORE SIBILA: "QUESTA È UNA SENTENZA ASSURDA. ALLA FINE NON SI PUÒ CHE ARRIVARE A UN’UNICA, RAGIONEVOLE CERTEZZA: IN ITALIA NON ESISTE PIÙ LA CERTEZZA DEL DIRITTO" - 2- MA LA PARTE PIù BOMBASTICA E VELENOSA DELL'INTERVISTA A "PANORAMA" SI ROVESCIA SULL''USURPATORE' CARLO DE BENEDETTI: "IL SUO E’ UN CAPITALISMO CANNIBALE. LO CONFERMA LA SUA PARABOLA, COSTELLATA DI FALLIMENTI INDUSTRIALI (A COMINCIARE DALL'OLIVETTI), DI INCURSIONI MANAGERIALI MOLTO DISCUSSE COME I QUATTRO MESI ALLA FIAT O I 40 GIORNI ALL’AMBROSIANO DI ROBERTO CALVI, DI SCORRIBANDE FINANZIARIE CON CONTORNO DI PARENTI STRETTI SANZIONATI PER INSIDER TRADING" - 3- GRAN FINALE: "E’ LULTIMO A POTER PONTIFICARE SU ETICA, CORRETTEZZA, COERENZA. DA SEMPRE GIOSTRA I SUOI AFFARI TRA PUBBLICA DEMAGOGIA E INTERESSI PRIVATI"

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Comunicato "Panorama"

Berlusconi De BenedettiBerlusconi De Benedetti

Sono «molto istruttive» le pagine che motivano la decisione della corte d'appello di Milano che ha condannato Fininvest a risarcire la Cir di De Benedetti: Marina Berlusconi nell'intervista che Panorama pubblica nel numero in edicola da domani, giovedì 14 luglio, commenta la sentenza e afferma di aver letto «con molta attenzione» le 283 pagine scritte dai giudici.

E conclude: «Alla fine non si può che arrivare a un'unica, ragionevole certezza: in Italia non esiste più la certezza del diritto». Poi spiega: «Questa è una sentenza assurda, non si vede neppure l'ombra di un pur minimo collegamento con la realtà. E' stato fatto scempio della verità e si sono piegate le regole del diritto a logiche che sono totalmente estranee ai criteri di equità. Ma riusciremo a sopportare anche questa enorme ingiustizia.

DE BENEDETTI BERLUSCONIDE BENEDETTI BERLUSCONI

Ci siamo abituati, noi Berlusconi. Non è la prima volta che ci succede, ci hanno già provato in passato anche con altri tentativi di esproprio più o meno mascherato» Marina Berlusconi contesta nel dettaglio la ricostruzione fatta dai giudici, ripercorre l'iter della decisione e afferma che «da ogni pagina delle motivazioni emerge chiaramente l'intenzione di condannarci «a prescindere». Ricorda «la delusione» e «l'amarezza» di suo padre per la spartizione della Mondadori, nel 1991, spartizione «che ci venne imposta dalla politica.

berlusconi-debenedettiberlusconi-debenedetti

Fu una vera e propria estorsione». «De Benedetti invece era letteralmente raggiante... dalla spartizione non ricevette alcun danno, ma solo benefici».

Su De Benedetti, vincitore della causa civile discussa alla corte d'appello di Milano, la manager, tra l'altro, dichiara: «Il suo è un capitalismo cannibale, basta guardare alla sua straordinaria capacità non di creare ma di distruggere, di non produrre benefici per tutti ma vantaggi solo per se stesso. Lo conferma la sua parabola, costellata di fallimenti industriali - a cominciare da quello, storico, dell'Olivetti - di incursioni manageriali molto discusse come i quattro mesi alla Fiat o i 40 giorni all'Ambrosiano di Roberto Calvi, di scorribande finanziarie con contorno di parenti stretti sanzionati per insider trading. Per non parlare delle tante scommesse politiche perdute in malo modo». Poi aggiunge: «Di sicuro l'ingegner De Benedetti è l'ultimo a poter pontificare su etica, correttezza, coerenza. Da sempre giostra i suoi affari tra pubblica demagogia e interessi privati».

2- MARINA BERLUSCONI: «HO FIDUCIA NEI GIUDICI» E SULLA SITUAZIONE POLITICA: «SPERO CHE LA SINISTRA RISPETTOSA E NON FORCAIOLA FACCIA SENTIRE LA SUA VOCE E LA SMETTA DI INSEGUIRE IMPROBABILI ICONE COME RUPERT MURDOCH»
La magistratura e la politica sono tra gli argomenti trattati da Marina Berlusconi nell'intervista al settimanale Panorama, in edicola da domani giovedì 14 luglio: «Non mi sono mai permessa di accusare la magistratura nel suo complesso» dice la presidente della Fininvest e della Mondadori «ma solo di criticarne alcune componenti. Anche dopo questo esproprio inaccettabile continuo ad avere fiducia nei giudici, resto convinta che la stragrande maggioranza dei magistrati faccia il suo lavoro con onestà ed equità, che resti capace di distinguere i propri orientamenti dal proprio giudizio, basato soltanto sulla legge».

Carlo De Benedetti Marina Berlusconi Fedele ConfalonieriCarlo De Benedetti Marina Berlusconi Fedele Confalonieri

Quanto alla situazione politica, Marina Berlusconi parla della «malattia di un Paese che vive ormai da troppo tempo in ostaggio di una minoranza che avvelena l'ambiente e intossica la vita di tutti noi».

Dice di sperare «che la politica di opposizione sia capace di riconquistare il suo ruolo, e che finalmente la smetta di andare a rimorchio di certa magistratura e di certa informazione. E la smetta di inseguire improbabili icone. Pensi ad esempio a Rupert Murdoch - aggiunge Marina Berlusconi nell'intervista a Panorama - oggi alle prese in Gran Bretagna con lo scandalo delle intercettazioni abusive, ma fino a ieri osannato qui in Italia come un paladino del giornalismo duro e puro: ancora una volta solo per andare contro mio padre».

La presidente della Fininvest e della Mondadori afferma di stimare «quella sinistra rispettosa e non forcaiola che non vive sulle barricate, che non fa dell'invidia, dell'odio, del risentimento e della guerra continua la sua bandiera, che difende le proprie opinioni in modo civile, senza trasformare l'avversario in nemico». Questa sinistra, aggiunge la manager, «c'è, esiste: sarebbe un bene per tutti se riuscisse a farsi sentire».

Carlo De Benedetti e Marina BerlusconiCarlo De Benedetti e Marina Berlusconi

Infine, a proposito del clima «da piazzale Loreto» che si respira in Italia, Marina Berlusconi conclude: «Io credo che abbiamo tutti il diritto di vivere in un Paese dove un paragone così terribile non solo non debba essere considerato realistico, ma non debba per nessuna ragione essere mai più evocato o immaginato».

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3- MARINA AL PARTY PER «GRAZIA» : L'ARRABBIATURA NON PASSA
Dal "Corriere della Sera"
- «È giusto festeggiare, ma l'arrabbiatura non passa. Quello che è successo è troppo grave» . Abito lungo bianco di Ermanno Scervino con fiocco sul décolleté, Marina Berlusconi ha fatto il suo ingresso ieri sera al party di Mondadori per celebrare «Grazia» , settimanale dei record con 16 edizioni nel mondo. Nel cortile del Palazzo milanese del Senato trasformato in giardino (un'idea di Patricia Urquiola), prima il cocktail, poi la cena e infine il concerto di Beth Ditto. Fra gli ospiti Martina Mondadori, Diego Della Valle, Luca Cordero di Montezemolo e una folta pattuglia di stilisti, da Scervino ad Alberta Ferretti, a Ottavio Missoni, al duo di Frankie Morello.

 

 

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