1- NON FATE LEGGERE A SAVIANO, CHE VEDE NEI TABLOID E NEI "SITI PETTEGOLI", COMPRESI I "QUOTIDIANI DI RETROSCENA"(SIC!), LA "NUOVA FRONTIERA DEL RACKET", CIÒ CHE SCRIVE ROGER COHEN DEL ''NEW YORK TIMES'': "IN QUESTI DECENNI MURDOCH HA FATTO DEL BENE AI GIORNALI, TENENDOLI IN VITA, VIGOROSI, CHIASSOSI E INFLUENTI. SENZA DI LUI L’INDUSTRIA DEI GIORNALI AVREBBE POTUTO ANCHE SPARIRE DEL TUTTO" - 2- "LE INTERCETTAZIONI SONO OVVIAMENTE INDIFENDIBILI, OLTRE CHE ILLEGALI. È INDUBBIO CHE AMI LA SPAZZATURA, MA SIA IL "WALL STREET JOURNAL" CHE IL "TIMES" DIMOSTRANO CHE GIORNALISTI SERI POSSONO PROSPERARE CON LUI E LA SUA PREDILEZIONE PER UN GIORNALISMO SENZA VINCOLI È UNO DEI MOTIVI PER CUI LA STAMPA BRITANNICA È TRA LE PIÙ AGGRESSIVE DEL MONDO. E QUESTO È POSITIVO PER LE SOCIETÀ LIBERE" -

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1- IN DIFESA DI RUPERT MURDOCH (NON TUTTO IL TABLOID VIEN PER NUOCERE)
Articolo di Roger Cohen per "Internationa Herald Tribune" pubblicato da "la Stampa"

murdochmurdoch

Un avvertimento per mettere le cose in chiaro: questo articolo è in difesa di Rupert Murdoch. A conti fatti, in questi decenni ha fatto del bene ai giornali, tenendoli in vita, vigorosi, chiassosi e influenti. Senza di lui l'industria dei giornali britannici avrebbe potuto anche sparire del tutto.

Questa difesa è stata ispirata in parte dal vedere la corsa alla condanna dello scandalo delle intercettazioni, come se questi abusi fossero un'esclusiva di News International (è ancora da vedere) e come se importanti pezzi dell'establishment britannico non c'entrassero nulla. E' stata ispirata anche dal ricordo del tempo passato con Murdoch 21 anni fa, quando dovevo scrivere un suo ritratto per il New York Times Magazine, e dall'impressione che mi aveva fatto.

ZUPPA DI MURDOCH CON BROOKS E COULSONZUPPA DI MURDOCH CON BROOKS E COULSON

Ma prima alcune precisazioni. Innanzitutto, le intercettazioni sono ovviamente indifendibili, oltre che illegali. Secondo: Fox News, la tv Usa fondata da Murdoch, ha contribuito con la sua assordante demagogia di destra mascherata da notizie a polarizzare la politica americana, a erodere il dibattito ragionevole, a delegittimare la ragione stessa e di conseguenza a paralizzare Washington. Terzo, non sono d'accordo con le idee di Murdoch in diversi campi - dal cambiamento climatico al Medio Oriente - dove la sua influenza non è stata positiva.

Perché allora continuo a provare ammirazione per questo signore? La prima ragione è la sua evidente antipatia per le élites, gli establishment consolidati, i cartelli, tutto quello che lui definisce «accento inglese strozzato», in poche parole per tutto ciò che ostacola un comportamento ardito. La sua predilezione per un giornalismo senza vincoli è uno dei motivi per cui la stampa britannica è tra le più aggressive del mondo. E questo è positivo per le società libere.

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Un giorno mi disse: «Quando sono arrivato in Gran Bretagna nel 1968, ho scoperto che era maledettamente difficile far lavorare quelli in alto sulla scala sociale. In Australia, mi bastava lavorare 8-10 ore al giorno per 48 settimane l'anno per avere tutto». Gli fu facile, dal 1969 in poi, impossessarsi dei tesori di famiglia dei media. Inoltre, ha spesso mostrato una fiera lealtà verso i suoi uomini e donne, come oggi con Rebekah Brooks, la discussa responsabile di News International, e messo denaro in testate importanti come il Times, che altrimenti erano destinate a sparire.

MURDOCH E CAMERONMURDOCH E CAMERON

La seconda cosa che ammiro è la determinazione visionaria e propensa al rischio che l'ha messo a capo della partita della trasformazione dei media nella globalizzazione e nella digitalizzazione. E' stata la sua abilità di vedere cosa ci sarebbe stato dietro l'angolo a portarlo dai due modesti giornali ereditati dal padre ad Adelaide alla guida di una società con 33 miliardi di dollari di fatturato.

Sì, ci sono stati anche errori, come MySpace, il sito di social media appena venduto per una frazione del suo prezzo d'acquisto. Ma guarderei piuttosto alla media dei successi di Murdoch. Ha scommesso grosso sulla tv satellitare, sulle opportunità globali nello sport, sulla convergenza tra televisione, editoria, intrattenimento, giornali e Internet. Sky e Fox sono due grandi business creati dal nulla e nonostante serie difficoltà. Il detto preferito di Murdoch è: «Non combattiamo per una fetta di mercato. Creiamo il mercato».

MURDOCH CONTROLLA CAMERONMURDOCH CONTROLLA CAMERON

Ovviamente, il suo successo genera molta invidia, ed è uno dei motivi per cui gli si è appiccicata l'immagine di un mostruoso Citizen Kane (ma ne avrebbe condiviso la risposta alla domanda sulle condizioni per il suo business in Europa, «Estremamente difficili!»). Il suo successo ha doppiamente generato invidia in Gran Bretagna perché era un outsider che veniva dal «down under», dal «sotto» col quale si definisce l'Australia.

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Il Times impressiona con il suo investimento nella copertura delle notizie internazionali, e con la coraggiosa mossa di rendere a pagamento l'edizione online (sì, il lavoro dei giornalisti va pagato). La BSkyB non è la Fox, ma una tv diversificata con trasmissioni anche serie. Nel suo insieme, i media britannici sarebbero stati molto più poveri senza Murdoch. La sua rottura con i sindacati nel 1986 è stata decisiva per la vitalità dell'editoria. Ha trasformato il Times in un formato tabloid quando tutti dicevano che fosse pazzo. Aveva ragione. Ama lo scoop, ama la spazzatura, ma sia il Wall Street Journal che il Times dimostrano che giornalisti seri possono prosperare con lui.

Ora Murdoch è nei guai. Un'acquisizione importante è sospesa alla sua capacità di convincere le autorità britanniche che il management di News Corp è affidabile. Probabilmente dovrà sacrificare la Brooks. Politici che avevano cercato i suoi favori ora cercano di fulminarlo. Il primo ministro David Cameron è imbarazzato. Sia Murdoch che il suo più accorto (e di idee più centriste) figlio James stanno lottando per la salvezza.

cameron bigcameron big

Scommetterei su di loro. Quando chiesi a Murdoch quale fosse il segreto della tv, mi rispose: «Seppellire i vostri errori». L'uomo è una forza della natura e il suo instancabile innovare - facendo tutti i conti e ammettendo tutti gli errori - è stato positivo per i media, e per un mondo più aperto.

2- I TABLOID, DAL GOSSIP
 ALLA FABBRICA DEL FANGO
di Roberto Saviano per La Repubblica

Nel mondo dell'informazione è passato uno tsunami, una catastrofe per la democrazia si è sprigionata da un giornale. Ricorro a queste similitudini drammatiche perché quel che è accaduto con News of the World, il tabloid inglese che spiava, manipolava e ricattava, mina per sempre la credibilità del quarto potere.

murdoch - brooksmurdoch - brooks

Attraverso un foglio scandalistico, un gruppo imprenditoriale teneva sotto tiro chiunque si ponesse contro la sua linea e al contempo bruciava la concorrenza intercettando clandestinamente migliaia di cittadini per fabbricare gossip. Ma ora, molto prima che un giudice britannico si possa pronunciare sulle responsabilità penali dei singoli indagati o arrestati, quel giornale ha dovuto chiudere.

Grattacielo del New York Times by Renzo PianoGrattacielo del New York Times by Renzo Piano

Non è questo ciò che sta accadendo in Italia. Negli stessi giorni in cui lo scandalo inglese toccava l'apice, il ministro Tremonti dichiarava lapidario: "con me niente metodo Boffo". In quell'ammonizione preventiva è concentrato il terrore del nuovo racket, il giornalismo ricattatorio che bada ai propri interessi o quelli dei propri mandanti politici, senza rispettare niente e nessuno, nemmeno gli interessi più elementari del paese. Chiunque diventa troppo indocile e al contempo troppo potente, va rimesso in riga subito, crollasse nel frattempo anche la Borsa, ossia la già acciaccata stabilità economica della nazione.

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Proprio per questo, anche in queste ore, si tenta di fare confusione sulla strategia del fango italiana.

C'è chi equipara le intercettazioni pubblicate dai nostri giornali ai metodi inglesi, mentre sono il frutto regolarissimo del lavoro della magistratura. Insinuare che vi sia qualcosa di illegale nell'uso di questo strumento indispensabile per le indagini, è come dire che dopo l'11 settembre bisognava vietare tutti gli aerei.

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In Inghilterra a intercettare non sono stati i magistrati, ma i giornalisti e i complici al loro soldo: detective privati, hacker, poliziotti corrotti che avevano accesso alle compagnie telefoniche. La privacy di comuni cittadini è stata violata da altri comuni cittadini. Non si è trattato di materiale acquisito per un'inchiesta giudiziaria, ma anzi, in certi casi i fabbricatori di gossip si sono appropriati delle vite degli altri persino a danno degli stessi inquirenti.

Per il semplice scopo di poter ascoltare nuovi messaggi quando la segreteria telefonica era ormai piena, gli spioni del giornale hanno cancellato i vecchi messaggi dal cellulare di una ragazzina scomparsa e poi trovata uccisa, privando così polizia e magistratura di prove o indizi per identificare il suo assassino.

In Inghilterra, la ricerca dello scoop senza riguardo per i diritti dei singoli e delle istituzioni, in Italia la delegittimazione a scopo politico di chiunque si opponga a Berlusconi. È la deriva di un certo giornalismo. È in entrambi i casi un giornalismo perverso, se ancora giornalismo si può chiamare.

Wall Street JournalWall Street Journal

Da noi alcune agenzie usavano materiali compromettenti a scopi di lucro, compiendo sul gossip l'estorsione classica. Alcuni quotidiani vi ricorrono invece per distruggere la carriera e l'immagine delle persone non gradite: è la struttura Delta, l'ultima armata rimasta a disposizione di Berlusconi. In molti punti ciò che è successo in Gran Bretagna mostra convergenze con quel che accade in Italia.

Roberto SavianoRoberto Saviano

C'è, per esempio, la figura di Andy Coulson, l'ex direttore di News of the World divenuto portavoce del governo, il primo nome eccellente tratto in arresto. Nonostante fossero già emersi i metodi illegali con cui il giornale si procacciava le notizie, il primo ministro Cameron l'ha voluto accanto a sé. Il conoscitore dei punti deboli di eventuali alleati e soprattutto rivali, rappresentava una risorsa in più, un'arma segreta ma non troppo.

Secondo le accuse, Coulson è l'uomo che sapeva tutto. Il racket delle informazioni, metodo collaudato dalle mafie, era divenuto nella sua redazione sistema universale, macchina in grado di spaventare chiunque si ponesse contro la linea del giornale, i suoi interessi politici e economici.

NEWS OF THE WORLDNEWS OF THE WORLD

News of the World è chiaramente schierato a fianco del governo: per ottenere spazi, appalti, vantaggi sul mercato. Ma non solo. Contro un'opinione pubblica sempre più ostile, appoggia anche la guerra in Iraq e Afghanistan, e agisce con i suoi metodi. Spia le mail dei caduti, i cellulari dei loro congiunti. Una donna che ha perso il marito per fuoco amico è una pessima pubblicità per l'intervento militare.

news of the worldnews of the world

Così conviene monitorarne la vita privata, aspettando di scoprire che lei o un'altra abbiano fatto un passo falso o qualcosa che si possa spacciare come tale, mentre i loro uomini stavano combattendo e morendo nel deserto. Poter screditare (o ricattare) qualcuna delle vittime, significa poter comunicare al Paese che non ci sono martiri di una guerra assurda, ma solo piccole storie squallide da osservare attraverso il buco della serratura. Se nessuno è più credibile, se tutti sono uguali e ugualmente sporchi, il potere non è più tenuto a rendere conto, può fare ciò che vuole, prevale sempre.

LA FINE DEL NEWS OF THE WORLDLA FINE DEL NEWS OF THE WORLD

Il gossip sta divenendo sempre più il motore truccato di un giornalismo mondiale. Il gossip, il tabloid, il quotidiano di retroscena, il sito pettegolo, sono la nuova frontiera del racket a cui si paga pizzo ogni qual volta si sottostà al terrore che il proprio privato, diventando pubblico, possa rovinare l'immagine. È un meccanismo che costringe a difendersi da ciò che non è né colpa né crimine, ma solo privato. Costringe a cedere al ricatto pur di non vedere la carriera o la vita rovinata dallo svelamento di una debolezza o di un fatto intimo.

Andy Coulson testimonia al parlamentoAndy Coulson testimonia al parlamento

Sia chiaro: questo sistema non ha nulla a che vedere con l'inchiesta giornalistica (anche se a volte si spaccia per tale), la quale raccoglie una molteplicità di elementi e informazioni per dare al lettore un quadro ampio ed esaustivo su fatti che riguardano la loro vita, il loro Paese.

NEWS OF THE WORLDNEWS OF THE WORLD

Se c'è qualcosa che si può fare prima che arrivino leggi nuove a liberare l'informazione dal racket, è proprio la scelta del lettore. Del singolo lettore che in questo istante legge queste parole: non finanziare questa forma di racket-giornalismo. Questa è l'ultima battaglia che sta avvenendo: vogliono terrorizzare tutti, mettere paura a chiunque voglia fare un passo pubblico, spaventare le personalità credibili, tenere fuori dalla televisione (o ridurne le potenzialità) tutti coloro che potrebbero ostacolare questa strategia.

La verità emersa in Inghilterra può mostrare che anche qui si può bloccare questo meccanismo.. Sono stati i lettori che hanno fatto subito capire che non avrebbero più comprato il giornale che spiava le loro vite. Non esiste antidoto più potente contro i veleni che inquinano la democrazia delle persone che si scrollano di dosso la loro passività e si riscoprono cittadini.

 

 

 

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