Leandro Palestini per \"la Repubblica\"
Masi e GarimbertiOggi, nel cda Rai, i consiglieri di opposizione daranno battaglia sugli ultimi allarmanti dati dell´Osservatorio di Pavia sull´occupazione dei Tg Rai da parte del premier e degli esponenti della maggioranza. E nel consiglio odierno di Agcom la questione sarà probabilmente discussa: non è all´ordine del giorno, ma al tema è sensibile la Commissione Servizi e prodotti dell´Autorità garante (che già nell´autunno scorso impartì una diffida al Tg1 e un richiamo a Tg4 e Studio Aperto) e Roberto Zaccaria (Pd) ha da tempo sollecitato un intervento.
Nino Rizzo Nervo, oggi in cda Rai chiederà «l´approvazione di una delibera che impegna il direttore generale a realizzare il riequilibrio prima che scatti il periodo di par condicio per le amministrative di maggio». Concorda il consigliere Giorgio Van Straten (area Pd), ma dal dg Mauro Masi non ci si aspetta gesti clamorosi. E, dal momento che Rizzo Nervo punta il dito «in particolare» verso il Tg1, il direttore Augusto Minzolini reagisce rabbiosamente: «Rizzo Nervo, più che fornire dati sulla presenza dei politici nel Tg1, dà i numeri e dimostra ancora una volta la sua proverbiale faziosità».
AUGUSTO MINZOLINI SILVIO BERLUSCONI«Visto che Minzolini contesta ciò che a tutti è chiarissimo, non gli resta che chiedere conferma all´Agcom sulle presenze nei Tg», afferma Roberto Zaccaria, deputato del Pd, che annuncia: «La prossima settimana verrà alla Camera il ministro Romani per rispondere alla interpellanza urgente presentata unitariamente dalle opposizioni sulla vera e propria occupazione dei tg Rai da parte di Silvio Berlusconi».
In Vigilanza, la mediazione del presidente Sergio Zavoli ha portato a qualche progresso per l´atto di indirizzo sul pluralismo. Il Pdl apre a «contributi costruttivi», compresa la controversa questione dell´alternanza dei conduttori. «La bozza può essere migliorata senza pregiudicare il testo iniziale» ribadisce il capogruppo Pdl Alessio Butti. Ma lo stesso Zavoli se vede qualche passo avanti rileva anche che alcuni nodi restano «irrisolti».
MARIO ORFEO - copyright PizziInfine i dati sull´età dei telespettatori dei tg italiani che parlano di un pubblico sempre più anziano. La Vidierre ha effettuato una ricerca, su dati Auditel, nella fascia serale delle principali emittenti nell´ultimo anno (target di riferimento gli individui tra i 4 e gli 85 anni) e si è evidenziato che su base annua l´età media di riferimento per il Tg1 ore 20 è di 59 anni (picchi di preferenza tra i settantenni), un´età media che torna anche per il Tg3 ore 19. I Tg di Mediaset sono un po´ più per giovani.
Emilio FedeIl record è quello di Studio Aperto ore 18.30, con età media di riferimento sui 46 anni, ma anche il Tg5 ore 20 si difende (Mimun fa un Tg per i 50enni) mentre il Tg4 di Emilio Fede porta la media annua sui 57 anni. Il Tg2 di Mario Orfero è quello che punta al pubblico mediamente più giovane: 51 anni. In linea il risultato del Tg La7, con un´età media di riferimento di 55 anni. Ma va detto che lo studio della Vidierre va da Marzo 2010 a Febbraio 2011 e Enrico Mentana è entrato in corsa solo in autunno e sta ancora lavorando per catturare telespettatori giovani.