1 - ECCO COME FUNZIONANO I REATTORI NUCLEARI DANNEGGIATI A FUKUSHIMA...
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2 - NEL MONDO CI SONO 32 REATTORI \"MARK 1\", COME QUELLO DI FUKUSHIMA
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Solo in America ce ne sono 23, in 16 diverse centrali. Sono prodotti dalla multinazionale statunitense \"Ge - General Electric\". Il modello risale agli anni \'60, e per molto tempo gli esperti si sono lamentati con le autorità di controllo per la scarsa sicurezza di questi impianti in caso di surriscaldamento. Nel 1972, un funzionario della Atomic Energy Commission aveva consigliato di abbandonarli.
il reattore fukushimaMa Joseph Hendrie, che sarebbe poi diventato il capo della Nuclear Regulatory Commission, disse: \"Mettere al bando questi reattori è un\'idea interessante. Ma questa tecnologia è talmente diffusa che abbandonarla vorrebbe dire la fine dell\'energia nucleare\". Ironicamente, è l\'averla mantenuta che ha portato al disastro di questi giorni, e molti paesi ad abbandonare i loro piani di sviluppo nucleare.
FukushimaNegli anni \'80, in USA, i reattori Mark 1 sono stati \"aggiornati\", aggiungendo un ulteriore barriera di sicurezza per evitare la fuoriuscita di materiale radioattivo in caso di surriscaldamento eccessivo del combustibile e fusione delle protezioni. Ma a quanto pare, queste misure sono state prese anche in Giappone, e non sono bastate.
3 - GIAPPONE ANGOSCIA ATOMICA - LA CASA BIANCA MANDA A TOKYO I RANGER NUCLEARI...
Undici specialisti in campo a Fukushima, un\'avveniristica sala operazioni in Maryland e migliaia di sensori in Nordamerica per scongiurare rischi per la popolazione civile: per aiutare il Giappone a disinnescare il pericolo dei reattori ad acqua bollente Barack Obama ha messo in campo la stessa task force che dall\'indomani dell\'11 settembre protegge gli Usa dall\'incubo di un attentato con una «bomba sporca» di Al Qaeda.
La distruzione dello tsunamiLa «Nuclear Regulatory Commission» (Nrc) è un\'agenzia del governo federale creata nel 1975 con il compito di gestire in maniera indipendente la sorveglianza su reattori, materiali nucleari, scorie e combustibili atomici negli Stati Uniti. Ai suoi 4211 dipendenti spetta il compito di garantire alla Casa Bianca la sicurezza di 140 reattori - il più alto numero concentrato sul terreno di una singola nazione - e dall\'indomani degli attacchi terroristici del 2001 contro Washington e New York si è aggiunto anche l\'incarico di coadiuvare l\'intelligence con il monitoraggio dell\'aria sull\'intero territorio nazionale per verificare in tempo reale la possibilità di attentati con sostanze radioattive.
La distruzione dello tsunamiA guidare quest\'esercito di scienziati nucleari, fisici, tecnici di super-computer e analisti matematici è Gregory Jackzo, l\'uomo cui si è rivolto Obama per aiutare l\'alleato. Da quel momento il centro operativo di Rockville, in Maryland, ha esteso il proprio monitoraggio alle aree investite dai sisma, inviando in Giappone un team di esperti - subito 2, adesso diventati 11 - guidati da Charles Casto, vicecapo del centro ispezioni di Atlanta, con anni di lavoro nell\'impianto di Browns Ferry dell\'Alabama, che ha tre reattori ad acqua bollente simili a quelli di Fukushima.
La distruzione dello tsunamiCasto e il suo team sono i «boots on the ground» - stivali sul terreno - dell\'Amministrazione Obama, con il compito di dialogare con le autorità di Tokyo e riferire all\'ambasciatore Usa e alla centrale in Maryland che segue le attività con un sistema via satellite analogo a quello adoperato dal Pentagono per monitorare le truppe a distanza.
9 portaerei01Le prime conclusioni cui Casto è arrivato sono state riportate dal portavoce della Casa Bianca, Jay Carney: «La risposta giapponese ai problemi nei reattori è adeguata, hanno compiuto gli stessi passi che avremmo fatto noi in una simile situazione». È sulla base delle verifiche fatte da Casto che Washington ha deciso di non ordinare l\'evacuazione dei propri cittadini da tutto il Giappone, pur sconsigliando nuovi viaggi. Ciò dimostra il ruolo del Nrc nel vegliare sulla sicurezza degli americani.
Obama si inchina a Hu JintaoMa è solo un tassello dell\'operazione in corso perché, come spiega Eliot Brenner, portavoce della Nrc, «i tecnici dei reattori devono aiutare a comprendere meglio l\'impatto sulla popolazione e l\'ambiente, ma anche far avere consigli tecnici su cosa si può fare» per evitare la fusione di reattori.
L\'arma in più del team di Casto sono le similitudini fra gli impianti giapponesi e americani: i reattori danneggiati hanno disegni ed età pressoché identici all\'impianto di Vermont Yankee di proprietà di Entergy Corporation. Senza contare che la nipponica Tepco, per costruire i reattori numero 1 e 2 di Fukushima, si affidò a Toshiba, che adoperò forniture ricevute dall\'americana General Electric.
Esplosione reattore nucleare Giappone, prima e dopo4 - CACCIA SUL WEB ALLE PILLOLE DI IODIO...
Da \"la Stampa\" - II giapponesi in generale hanno reagito in modo disciplinato al rischio di una catastrofe nucleare, ma ci sono stati alcuni episodi di panico: su Internet ad esempio è scattata la caccia alle pillole di iodio, considerate un antidoto alle radiazioni, con prezzi alle stelle, fino a 500 dollari a pacchetto.
Alcuni siti Internet hanno anche diffuso l\'informazione secondo cui alcune marche di colluttorio conterrebbero iodio, e la televisione Tbs ha più volte fatto appello alla popolazione a non bere questi antisettici, dato che possono avere effetti tossici e non aiutano in alcun modo contro le radiazioni.
Per il momento gli esperti sconsigliano l\'assunzione di pillole di iodio, capaci di saturare la tiroide per evitare che il minerale radioattivo si fissi nella ghiandola. Anche negli Stati Uniti è scattata la caccia alle pillole di iodio. Sulla Costa Ovest e alle Hawaii le riserve di pasticche sono quasi esaurite.
CINA