Oscar Giannino
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dagospia,
sprovvisto momentaneamente di altri mezzi, se me lo consenti riapprofitto del tuo albo pretorio del giornalismo. Ho appreso oggi a sorpresa, leggendo Libero, di esserne stato indicato come uno dei vicedirettori. L\'ho saputo così - come se la mia faccia, firma e consenso fossero un gingillo a loro disposizione.
Ringrazio l\'azienda. Ma nel mio contratto è indicato espressamente che l\'impegno era vincolato a realizzare e guidare LiberoMercato. Scritto nero sui bianco. Un giornale abbinato a Libero e diretto da me, come riportato su ogni numero di LiberoMercato prima che decidessero di chiuderlo sabato quando ho salutato i lettori, non è e non sono le pagine di economia di Libero, che saranno più apprezzate in quanto magistralmente dirette da altri.
Per sciogliere il contratto non serve spostarmi di giornale. Mi spettano non vicedirezioni a dispetto, ma la fissa prevista dal contratto giornalistico, in caso di cambio di linea editoriale. In tempi di Quaresima imploro per me, decapitato e sorridente, la sola prescritta sepoltura.
Grazie se mi ospiti, altrimenti grazie comunque
Oscar Giannino