1. BALLARO’ SDOGANA BONOLIS
Da Twitter
Paolo Giordano @IlPaoloGiordano
Giannini che ospita Bonolis a #Ballarò per sollevare lo share fa crollare 20anni di pregiudizi del suo ex giornale. D'un botto. @RaiBallaro
Costanza R.d'O. @CostanzaRdO
Eccerto, se Magalli fa il politologo perché Bonolis non dovrebbe fare l'economista? #Ballarò
LINK AL TWET DI LUCIO PRESTA CON FOTO VIANELLO E BONOLIS “COMPAGNI DI SCUOLA”
https://twitter.com/PrestaLucio/status/560178420609712128
BONOLIS SU GRILLO: 'NON È ABITUATO AL DIALOGO, MA I 5 STELLE HANNO PORTATO AVANTI ISTANZE IMPORTANTI'
2. PRESTA-MI BONOLIS
Da “Tzetze.it”
Paolo Bonolis, ospite ieri sera a Ballarò, ha parlato di Beppe Grillo: "Io ho conosciuto Berlusconi in un paio di circostanze. Se ne parla sempre. Si è festeggiata una sconfitta lacerante ma è ancora protagonista. E' una figura sempre presente perché l'Italia non prevede espulsioni. Magalli presidente? E' una cosa particolare. Cecchi Paone e la Carfagna hanno cominciato a I Fatti Vostri. C'è qualcosa che non mi quadra nel rapporto Stato-Guardì! Grillo? Il Movimento 5 stelle ha portato avanti istanze importanti. Grillo ha sempre fatto l'attore comico unico in scena. Non è abituato al dialogo ed è un problema quando si è in politica".
Una battuta su Renzi: "La politica la vedo da osservatore privilegiato. Si sfornano leggi alle quali non sono costretti a dare ascolto. C'è una sacca di impunità che dà fastidio ai cittadini. Si pagano tasse per avere servizi che non ci sono. I parassiti della politica lavorano nella penombra. Renzi? Chi non vuole il cambiamento, vuole trovare il minimo errore. In Italia, è difficile realizzare qualche cosa. Si preferisce lo stallo. I cambiamenti fanno paura".
Bonolis e il desiderio del superfluo: "Di professione faccio il guitto e intrattengo le macerie, non sono il responsabile delle macerie. Il consumismo ha cambiato le abitudini degli italiani. Adesso c'è una forma di follia collettiva verso il superfluo. Siamo noi al servizio dei beni. Il desiderio di superfluo fa perdere molto della profondità della ragione. L'Italia è un paese che amo ma non ci penso minimamente ad entrare in politica. Percepisco le sfumature del mio paese. Mi dispiace perché è un paese che scambia il diritto per un favore".
3. PRESTA INTERCETTATO MENTRE PIAZZA I CLIENTI VIP ALLA CORTE DI LEONE (RAIUNO)
Valeria Pacelli per “il Fatto Quotidiano”
selfie giancarlo leone e veronica maya
C’è una lunga trattativa, fatta di strette di mano e colazioni nei migliori ristoranti di Roma, dietro i programmi dei palinsesti della Rai. E soprattutto grimaldelli, come Roberto Benigni, che l’agente Lucio Presta sfrutta per ottenere tanti sì da Giancarlo Leone, direttore di Rai1.
Le trattative che sono finite nei nastri della Procura che indagava sulla denuncia di Pietro di Lorenzo, produttore televisivo e responsabile della società Ldm Comunicazione, contro alcuni funzionari di viale Mazzini.
LUCIO PRESTA E PAOLA PEREGO A LA VITA IN DIRETTA
DI LORENZO parlava di tangenti, fatti non riscontrati nell’ambito dell’indagine che è stata archiviata, anche a causa “dell’omertà e vischiosità che si respira in modo evidente in seno a tutti coloro che lavorano o hanno lavorato per il sistema radiovisivo”, come scrive il pm Alberto Galanti. Eppure durante mesi di indagine le voci dei big della tv sono state intercettate. Nessun reato, ma è interessante leggerle per capire cosa si muove dietro i programmi televisivi.
Emblematica la conversazione del 10 giugno 2013 tra Giancarlo Leone, direttore di Rai1 e Lucio Presta, il manager che rappresenta molti vip, da sua moglie Paola Perego appunto a Roberto Benigni.
Leone e Presta discutono della stagione di Affari tuoi, il programma fino a quel momento condotto da Max Giusti. C’è il rischio che sia cambiato il conduttore, nonostante i buoni risultati, perché rientra Flavio Insinna da Mediaset. Di sicuro a Natale di quell’anno “ritornerà, per un cadeau di Natale, Roberto Benigni e basta”, assicura il direttore Leone a Presta.
Torna Benigni in Rai, ma anche altri clienti di Presta, tanto che il direttore rassicura: “Vedrai che quelli che fanno parte della tua scuderia lo sapranno tra oggi e domani quindi tu sarai il primo a dirglielo visto che la comunicazione nostra è un pochino più lenta”.
Durante la conversazione del 10 giugno 2013, così, Presta cerca di sapere di più sulla conduzione di Affari Tuoi e ne parla partendo da lontano: “Quando vuoi cinque minuti ci parliamo su Max Giusti (...) Volevo capire , insomma”, dice. E Leone precisa: “Io non l’ho ancora incontrato Max per un motivo cioè lo incontro un minuto dopo che c’è, che non c’è”. Presta incalza: “Ma pensavo che tu avessi già chiuso. (...) Quindi c’è ancora una possibilità che possa essere ancora lui?”
Leone: Allora, io non parlo con (incomprensibile) importanti
Presta: Vabbè, vabbè ho capito (...) Anche che tu, chi conduce il programma e chi l’ha fatto bene ce l’hai già non è... chi ha voglia di sedersi
roberto benigni i 10 comandamenti 7
Leone:...No, no, io ho ’sta fortuna, che ho uno che me lo fa benissimo dopodiché quello (incomprensibile) far ritornare in scuderia con noi (incomprensibile) un personaggio, insomma lo sai cosa vuol dire.
Che il palinsesto per i clienti di Presta sia andato bene, lo sanno anche i diretti interessati. Come Mara Venier, che il 20 giugno chiama il suo agente.
Mara Venier: l’ho letto sul blog, non ci ha rotto il cazzo nessuno amore
Presta: Ha chiamato il figlio... né su te né su Paola, nessuno. Hanno votato contro Tobagi (Benedetta, Cda Rai, ndr) equell’altra e poco ce ne fotte, approvati in tutto e per tutto lunedi e martedì.
In Rai ci sono regole da rispettare sempre, come quella su Michele Guardì (regista e autore televisivo). Il 4 luglio 2013 Presta parla con Leone al telefono. Dice il direttore di Rai1: “Oggi ho visto la Giorgia Luzi, le ho detto che lei è nei miei pensieri, cioè non sono suo intimo, non è raccomandata (...) E gli anche detto che quando si è liberata Milione (incomprensibile, ndr) ho fatto i suo nome (...)
A Guardì, gli ho anche detto con sincerità, l’ho trovato molto freddo nei tuoi confronti, ma non perché non ti stimi, ma perché ha altre idee e stiamo discutendo. Io gli ho anche detto Guardì è uno dei rari casi in Azienda in cui non si fa un programma contro Guardì per i pochi programmi che gli sono rimasti (incomprensibile) con Guardì ma non contro, quindi, dico non è che se io penso che tu fai bene Uno Mattina in Famiglia, io prendo e ti metto là e obbligo Guardì a prenderti perché così non andiamo da nessuna parte né io, né te né lui”.