Azzurra Noemi Barbuto per “Libero Quotidiano”
Si prostituisce per lavoro e nel tempo libero recupera anime perse, riportandole sulla retta via, Francesco Mangiacapra, il gigolò che ha consegnato alla Cancelleria della curia di Napoli un dossier di 1200 pagine che denuncia l'esistenza di una rete di preti gay. Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo del capoluogo campano, ha deciso di trasmettere alle autorità ecclesiastiche del Vaticano il fascicolo che riporta i nomi di 34 sacerdoti e di 6 seminaristi e che è corredato di materiale audiovisivo e fotografico, raccolto dallo stesso Mangiacapra all' insaputa degli ecclesiastici che con lui si intrattenevano previo pagamento del corrispettivo richiesto.
«Non condanno l'omosessualità dei preti, ma la loro incoerenza», ha dichiarato l'escort moralizzatore, che invece di congruenza ne ha da vendere, lui che definisce «mele marce» gli uomini con cui è andato a letto e dai quali si è fatto remunerare per le prestazioni offerte, con la piena consapevolezza che si trattasse di ecclesiastici, come si deduce dal fatto che nel corso del tempo Mangiacapra ne ha archiviato conversazioni in chat, video e fotografie compromettenti.
IL DOSSIER SUI PRETI GAY DELL ESCORT FRANCESCO MANGIACAPRA
Adesso, però, il gigolò si mostra indignato per l'uso da parte dei sacerdoti dei soldi dei fedeli, quel denaro che lui stesso ha incassato. «Certo che mi facevo pagare. La clientela dei preti paga meglio delle altre. Le cifre ammontano a centinaia di euro e fanno capire che i preti sono ben disposti a sborsare somme molto alte», ha dichiarato Francesco in un'intervista a Cataniatoday.it.
A proposito di don Euro, ossia don Luca Morini, il parroco di Fossone, Massa Carrara, esonerato dagli obblighi sacerdotali in quanto conduceva una vita agli antipodi di quella clericale, concedendosi continui viaggi di piacere all' estero, frequentando alberghi e ristoranti extralusso e pagando cocaina ed escort con i soldi dei parrocchiani, Mangiacapra lo scorso settembre dichiarò in tv: «Ho video inequivocabili, che ho girato non per estorcergli soldi, ma per inviarli alla Chiesa. In una telefonata io lo misi alle strette. Lui mi chiese cosa avrebbe potuto fare per farmi calmare. Gli risposi che lo volevo aiutare».
E ancora: «Abbiamo avuto diversi incontri, ha speso tanti soldi per comprare droghe e ordinare fragole e champagne, aragoste e vino: tutto con i soldi dei fedeli, ma lui non beveva alcolici».
IL DOSSIER SUI PRETI GAY DELL ESCORT FRANCESCO MANGIACAPRA
Mentre raccoglieva queste prove per ripulire la Chiesa, l'escort campano accompagnava don Euro in vacanza, facendosi pagare il tempo che gli dedicava, mangiava aragoste, era presente quando il parroco faceva shopping, quando comprava e consumava droghe, nonché quando organizzava orge e festini in suite lussuose, facendo scorrere fiumi di champagne. Per capire il punto di vista dei colleghi di Mangiacapra sulla faccenda e se siano tanti i preti che cercano sesso a pagamento con uomini, ci siamo rivolti a Luca Borromeo, 40 anni, escort di lusso che vive a Milano.
IL DOSSIER SUI PRETI GAY DELL ESCORT FRANCESCO MANGIACAPRA
Cosa pensi di Mangiacapra?
«Ho ascoltato un' intervista radiofonica in cui Francesco si esprimeva con toni di indignazione. Trovo che sia poco professionale sputtanare i clienti che gli hanno permesso di vivere bene e che riponevano fiducia in lui».
Beh, li ha criticati perché usavano i soldi dei fedeli. Non trovi sia sbagliato?
«I soldi dei fedeli i preti li hanno spesi e Mangiacapra li ha incassati. Mi piacerebbe sapere se li ha restituiti al Vaticano insieme al dossier».
Il tuo collega è complice di coloro che critica?
«Certo che lo è».
Ma lui denunciando ha perso la clientela. Si è danneggiato.
«Devo ammettere che rispetto a dieci anni fa i consacrati che richiedono prestazioni sessuali sono diminuiti, in seguito a diversi scandali che hanno investito la Chiesa. Magari Francesco ha aspettato il momento giusto per agire. E comunque non avrà più ecclesiastici, ma avrà un altro tipo di acquirenti».
Non è reato, ma è peccato fare sesso. Questi preti hanno sbagliato, no?
«Il reato è sia registrare che diffondere materiale audiovisivo che riguarda soggetti ignari. Ed il peccato è sempre e solo nella malafede».
Quindi, a tuo parere, Mangiacapra non è migliore dei clienti che ha denunciato?
IL DOSSIER SUI PRETI GAY DELL ESCORT FRANCESCO MANGIACAPRA
«No. E non può giudicarli».
Chi vende sesso è moralmente superiore a chi lo compra?
«No. Francesco si mette un gradino sopra i clienti ma è uguale a loro».
Tu ti attieni a una sorta di codice deontologico?
«Seguo le mie regole: non innamorarmi, non parlare della mia vita e non entrare in società con gli avventori, non raccontare ciò di cui vengo a conoscenza nell' ambito del lavoro».
A te sono mai state fatte delle confidenze, magari da preti?
«Certo. L' ultima pochi giorni fa. Un frate francescano, mio cliente da anni, mi ha raccontato disperato di essere stato derubato da uno spacciatore da cui aveva appena acquistato della cocaina».
Mangiacapra ha pugnalato alle spalle i suoi clienti, secondo te?
«Ha sfruttato la sua posizione di vantaggio per danneggiare chi lo aveva avvantaggiato.
Questo è prostituire la prostituzione stessa. La morale risiede nel rispettare i patti e nel non arrecare nocumento agli altri a loro insaputa».
Il tuo collega ha detto di avere scoperto dopo che quegli uomini erano preti.
«Allora dobbiamo ipotizzare che senza un motivo logico egli raccolga e metta in archivio materiale su tutti coloro che lo contattano e con cui si intrattiene».
Quanti di coloro che frequenti fanno parte della Chiesa?
«Oggi pochi, ma in passato tantissimi. Un prete, anche se non ti svela la sua identità, lo riconosci, ti chiede se tua madre sa che lavoro fai, perché hai scelto questa strada, e ha un approccio disinibito al sesso».
Tua madre sa che lavoro fai?
«Ne è informata e mi consiglia di farmi pagare di più».
Che differenza c' è tra un prete che tradisce la fiducia dei parrocchiani andando a letto con un escort ed un marito che tradisce la moglie?
«Nessuna. L' immoralità dei preti che tradiscono il voto di celibato e quella di mariti che fanno le corna si equivalgono. Eppure l' adulterio è quasi uno status-symbol; le scappatelle sessuali di un consacrato, invece, un abominio».
Cosa pensi di don Euro?
«Di certo se don Euro fosse stato un mio cliente non lo avrei sputtanato, mi sarei divertito anche io con lui».
IL DOSSIER SUI PRETI GAY DELL ESCORT FRANCESCO MANGIACAPRA
Tradiresti mai la fiducia di un cliente?
«Mai».
Cosa consiglieresti al tuo collega?
«Di non sputare nel piatto dove ha mangiato».