Pierre de Nolac per "Italia Oggi"
1- LA INNOCENZI A CENA COL FAN DI BERLUSCONI...
Da Michele Santoro il pubblico non è mai imparziale. Scelto con cura: la passione politica, innanzitutto, perché ai partecipanti non viene dato un centesimo. Come nell'ultima puntata di Anno Zero sull caso Mills, con lo studio trasformato, di fatto, in un tribunale: Maurizio Belpietro, Tarak Ben Ammar e Niccolò Ghedini come difensori, Marco Travaglio e Peter Gomez come accusatori e Santoro supremo giudice. E la giuria popolare? Schieratissima: su cento ragazzi, 99 erano con Travaglio.
Tutti tranne Andrea Di Sorte dei Club della Libertà di Mario Valducci, tra gli ideatori del «Sì Berlusconi day», che dal palco dello spazio «Generazione zero» curato da Giulia Innocenzi ha attaccato Travaglio. La colpa? Guadagnare proprio grazie a Berlusconi, visti i temi dei suoi libri, al punto da doversi augurare una lunghissima vita politica del Cavaliere. A quel punto Travaglio si è infiammato e Santoro ha tagliato senza pietà Di Sorte. Che però, giura chi ha assistito nello studio alla puntata, porterà la Innocenzi a cena a Bolsena.
2- ENERGIE RINNOVABILI VALORI ISPIRATI DA ISRAELE...
Gli scienziati israeliani creano ogni anno progetti avveniristici: ma pochi conoscono così bene quella nazione da riuscire a coinvolgere le eccellenze in accordi internazionali. Per questo il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori, ha salutato l'iniziativa «Latium» (acronimo di Latium Advanced Tecnologies for Israeli Utilities Market), che ha lo scopo di creare opportunità di partnership tra aziende italiane e israeliane nei settori Ict, ambiente ed energie rinnovabili, nonché di strategie commerciali in Europa, Mediterraneo e Cina.
«Latium» sarà un punto d'incontro, ha detto Valori, «in grado di sviluppare un'intensa ed efficace rete di scambi tra le imprese e, allo stesso tempo, favorirà il trasferimento di innovazione e tecnologie fra università, centri di ricerca e imprese, considerando la cooperazione un comune plusvalore per affrontare le sfide della globalizzazione». Il progetto è stato cofinanziato dall'assessorato regionale allo Sviluppo economico per il tramite di Sviluppo Lazio e dal Consorzio Mideuro, in collaborazione con l'ambasciata d'Israele in Italia.
3- DAI RADICALI OMAGGIO ALLA «NEMICA» IOTTI...
C'è modo e modo per ricordare una persona scomparsa: nel caso di Nilde Iotti, presidente della Camera dei deputati e storica compagna di Palmiro Togliatti, i radicali hanno scelto di evocare solo le sedute parlamentari dove si registrarono scontri senza pietà tra lei e la pattuglia pannelliana. Nella notte, sono stati mandati in onda a radio Radicale i dissidi (ma è un eufemismo) datati 21 luglio 1981, quando la Iotti entrò in rotta di collisione con Roberto Cicciomessere: quest'ultimo, su ordine di Leonilde detta Nilde, venne portato a braccia dai commessi fuori dall'aula.
Con il deputato recalcitrante che urlava contro il numero uno dell'assemblea una frase destinata a colpire la Iotti: «Non siamo in Unione Sovietica». Anche Adelaide Aglietta scagliò un libro contro la presidenza: sollevazioni che nel resoconto vengono elegantemente definite come «vivissime e prolungate proteste». E anche Giacomo Mancini intervenne a favore dei radicali. E la radio ha diffuso anche la seduta del 23 marzo 1983, altro esempio della durezza della Iotti nei confronti del gruppo legato a Marco Pannella.
4- FOLENA PORTA LA MADONNA DI MICHELANGELO...
L'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, lo ha sempre stuzzicato definendolo come «l'indossatore»: fatto sta che Pietro Folena, già parlamentare (segretario della Fgci ai tempi del Pci), ora è presidente di Metamorfosi, una associazione culturale che promuove l'arte. E in particolare, Folena ama Michelangelo, tanto da usare per lui parole ispirate, sottolineando il suo valore di «artista pieno di poesia e umanità».
E lunedì (oggi ndr), proprio in mezzo al cosiddetto «ponte dell'Immacolata concezione», sarà lui a presentare l'arrivo a Roma della «Madonna col bambino» del Buonarroti. Insieme con Folena, nella sala degli Orazi e Curiazi dei musei capitolini, interverranno il segretario generale dell'amministrazione del patrimonio della sede apostolica, monsignor Domenico Calcagno, già vescovo della diocesi di Savona-Noli, e il sovraintendente capitolino ai beni culturali (oltre che noto conduttore radiofonico), Umberto Broccoli. E l'invito porta la firma del sindaco di Roma, Gianni Alemanno.