Claudia Terracina per \"Il Messaggero\"
Elisabetta Tulliani e Gianfranco Fini a MirabelloAltissimo, mascella quadrata, sguardo di ghiaccio, vestito grigio, camicia bianca, auricolare all\'orecchio. L\'uomo è, con tutta evidenza, una guardia del corpo. In particolare, l\'\"angelo custode\" del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha debuttato al suo fianco il 5 settembre scorso, alla festa di Futuro e libertà di Mirabello, nella \"bassa\" che circonda Ferrara.
L\'uomo è stato notato impassibile sul palco, a un passo da Fini e gli è stato accanto per tutta la durata di quello che viene ritenuto il discorso più importante della sua nuova fase politica perchè, tra le mani, enormi, stringeva una strana valigetta, nera e rettangolare.
fini-mirabelloFatto che, ovviamente, ha suscitato una smodata curiosità e una serie di battute. La più scontata delle quali era che «Fini avesse ormai in dotazione l\'arma nucleare per far deflagrare il Pdl». Il presidente della Camera come il presidente Usa Obama, pronto magari a spingere il pulsante dell\'arma fine del mondo? No, semmai, come Berlusconi, perchè quella valigia conteneva un grande scudo anti proiettile, una specie di copertina blindata che, all\'occorrenza, viene stesa sopra la personalità da proteggere.
fini-mirabelloLa modalità non è nuova. Il mega scudo infatti viene portato spesso in occasioni pubbliche alle quali intervengono le alte cariche della Repubblica, quando sono segnalati \"movimenti sospetti\". E a Mirabello, a parte le contestazioni a suon di \"vuvuzelas\" da parte di berluscones zelanti, stroncate alla vigilia grazie alla sollecita denuncia di Italo Bocchino, l\'atmosfera non era proprio rilassatissima.
fini-mirabelloE rilassata non è ancora. Tanto che la protezione del presidente della Camera, al suo ritorno nella scena politica, dopo l\'estate blindata in quel di Ansedonia, cercando rifugio dagli attacchi giornalistici a base di \"gossip\" sulla casa di Montecarlo e dagli assalti dei cronisti a caccia di una dichiarazione sua e della sua compagna, Elisabetta Tulliani, è stata raddoppiata. Non più una sola macchina di scorta, ma due, e due \"giri\" di protezione da parte degli addetti alla scorta, che, ad ogni uscita esterna,lo stringono in un doppio cerchio di sicurezza.
fini-mirabelloSemplice cautela per evitare possibili contestazioni che un certo mondo dell\'estrema destra annuncia con manifesti roboanti che tappezzano Roma? O invece notizie poco rassicuranti che potrebbero riguardare tutte le alte cariche dello Stato? Difficile, come è ovvio, avanzare ipotesi certe.
FINI A MIRABELLOFini, da parte sua, ha accettato la protezione rafforzata di buon grado, anche se, oltre alla sua vita pubblica, tiene molto al privato. Infatti, non rinuncia alla passeggiata mattutina nel suo quartiere, alla periferia Nord della Capitale, nè ai giri in bicicletta a Villa Borghese.
SILVIO BERLUSCONIChe intende continuare il più possibile, «anche perchè- assicurano i suoi- ad ogni uscita viene avvicinato da gente che lo incoraggia ad andare avanti per la sua strada. Di contestazioni, più o meno pesanti, invece non c\'è traccia».
Sabato Fini sarà a Pollica, nel Cilento, per ricordare il sindaco Vassallo, ucciso due settimane fa dalla camorra, insieme a un altro super-scortato, Roberto Saviano, e a Walter Veltroni. Il segnale, appunto, che non intende cambiare stile di vita.