Dagoreport da "The Guardian" - http://bit.ly/ooXDXc
ANDERS BREIVIK SCORTATO IN TRIBUNALEAndres Breivik è rimasto sorpreso del fatto che nessuno l'ha fermato dopo l'attacco nel centro di Oslo. Il killer norvegese non pensava di riuscire a raggiungere l'isola di Utoya dove ha massacrato 68 persone tra cui molti giovani. Si aspettava di venire ucciso subito dopo le bombe nella capitale o comunque di non poterne uscire vivo. Era sicuro che la polizia lo avrebbe ammazzato appena possibile, persino all'udienza in tribunale.
A riferirlo, ieri, è stato il suo avvocato Geir Lippestad, durante una conferenza stampa in cui ha detto anche che l'uomo aveva assunto droghe per rimanere vigile durante la strage in cui sono morte 76 persone. Breivik, ha aggiunto il legale, ha anche detto di "essere dispiaciuto ma che doveva farlo per forza", per questo si è dichiarato "non colpevole", pur ammettendo di essere l'autore della mattanza.
Uno dei veicoli che trasporta Breivik in tribunaleIl mostro di Utoya ha detto inoltre che la sua folle azione "non è che l'inizio di una guerra che durerà per i prossimi 60 anni. Lui crede che altre cellule porteranno avanti la battaglia avviata da lui." L'avvocato ha anche detto di credere che Breivik sia mentalmente insano.
La folla attende larrivo di Breivik in tribunale
NORVEGIA, POLITICO BELGA SCIOCCATO DA E-MAIL INVIATAGLI DA BREIVIK
(LaPresse/AP) - Tanguy Veys, esponente del partito di destra belga anti immigrazione Vlaams Belang, è rimasto scioccato quando ha saputo di aver ricevuto un'e-mail da Anders Behring Breivik, in cui era contenuto il suo manifesto di 1.500 pagine. Circa 90 minuti prima dell'esplosione di Oslo, Breivik aveva infatti inviato 1.002 e-mail contenenti il documento. Veys, dopo avere saputo di essere tra i destinatari, ha dichiarato di non avere mai conosciuto né saputo niente riguardo a Breivik, aggiungendo di non voler "essere collegato a un atto terroristico". Tra i vari indirizzi a cui è stato inviato il manifesto ce n'è uno che porta a una pagina di Facebook apparentemente gestita da un italiano con una passione per gli emblemi nazisti e le armi da fuoco.
FRANCIA, MEMBRO FRONTE NAZIONALE SOSPESO PER SOSTEGNO A BREIVIK
(LaPresse/AP) - Jacques Coutela, un membro del Fronte nazionale, partito di estrema destra francese, è stato sospeso per aver espresso sostegno a Anders Behring Breivik, l'autore del duplice attentato di venerdì scorso in Norvegia. Lo fa sapere il portavoce del Fronte nazionale, Alain Vizier, spiegando che Coutela è stato sospeso a causa di commenti "contrari alle politiche del partito". Nel suo blog Coutela ha definito Breivik "un'icona", ma poi ha rimosso il post, scrivendo invece di "denunciare" l'attentatore norvegese. Vizier ha detto che Coutela, che ha dopo dichiarato di aver semplicemente riportato le parole di qualcun altro, dovrà spiegare l'accaduto a una commissione del partito.
NORVEGIA,PREMIER: VEDUTE ESTREME LEGITTIME...
(LaPresse/AP) - Parlando in conferenza stampa, il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha dichiarato che le vedute estremiste sono legittime, aggiungendo però che metterle in pratica in maniera violenta non lo è. Il primo ministro ha inoltre dichiarato ai giornalisti che i norvegesi si difenderanno, dimostrando che non hanno paura della violenza e che la la risposta sarà "più democrazia, più apertura". Gli attentati di venerdì hanno scosso la nazione, ma tutti sono pronti a guardare avanti. Alcuni impiegati governativi hanno infatti intenzione di tornare nei loro uffici all'interno dell'edificio colpito dalla bomba di Oslo.
"Dobbiamo distinguere molto chiaramente tra vedute estremiste, che sono completamente legali e legittime", ha affermato Stoltenberg. "Quello che non è legittimo - ha proseguito il premier - è tentare di metterle in pratica con l'uso della violenza".
jacques coutelaNORVEGIA, REPORTER: NON SAPEVO DI AVER FILMATO BREIVIK SU ISOLA...
(LaPresse/AP) - "Stavamo circolando intorno all'isola, sembrava vuota e in un primo momento abbiamo pensato che fosse stata evacuata dalla polizia. Poi abbiamo visto persone che nuotavano e corpi in acqua. Solo allora abbiamo iniziato a realizzare cosa stava succedendo". Così Marius Arnesen, un cameraman della rete norvegese Nrk, che era a bordo dell'elicottero arrivato per primo sopra l'isola di Utoya, dove Anders Behring Breivik ha ucciso almeno 68 persone.
Arnesen ha spiegato che non aveva idea che Breivik fosse nell'obiettivo della sua telecamera e che non aveva realizzato la portata della strage. "È davvero difficile - spiega Arnesen - tenere la camera ferma e ottenere la giusta inquadratura, perciò ho semplicemente zoomato e ho cercato di rimanere fermo per tre secondi". Nel filmato girato dal cameraman si vede un uomo vestito di nero circondato da corpi sulla riva e nell'acqua. La Nrk ha reso le immagini disponibili ad altre reti dopo aver offuscato le vittime perché non potessero essere identificate. Arnesen ha scoperto di aver filmato Breivik solo il giorno dopo, quando ha ricevuto una chiamata dai suoi colleghi che avevano controllato le immagini fotogramma per fotogramma.