Marco Bresolin per "la Stampa"
UNA BARBIE IN PARLAMENTOL'abuso delle auto blu, i voli di Stato per amici e parenti, le agevolazioni per le tariffe telefoniche oppure la strana impennata di furti denunciati in Transatlantico. Porta la firma di un anonimo «licenziato dopo 15 anni di precariato in quel palazzo» una delle pagine Facebook più cliccate negli ultimi due giorni: "I segreti della casta di Montecitorio".
Da sabato sono oltre 150 mila i fan di questo «indignato» che ha voluto raccontare sul social network più famoso (oltre che su Twitter e sul suo blog) tutte le agevolazioni «segrete» di cui gode la casta dei parlamentari. L'unico segreto che non ha voluto svelare è la sua identità. Tanto che c'è chi insinua dubbi sull'autenticità del suo racconto.
parlamento-436.jpg_415368877Un novello Assange o più semplicemente un ex portaborse di qualche parlamentare che ha voluto sfogare la sua frustrazione per il licenziamento? Magari entrambe le cose, così come è pure probabile che si tratti di una bufala e che Spider Truman (così si firma l'autore) in realtà sia solo un mitomane come tanti. Uno che ha messo insieme un po' di informazioni già rivelate nel libro "La Casta" di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, le ha fatte sue e le ha "vestite" con una storia a effetto: il precario che sfida la Casta.
antonio di pietro parlamento lapIl tutto condito dallo spettro della censura e dalle ritorsioni: «I tanti che mi allarmavano sulla censura avevano ragione - scriveva sabato - mi è arrivata una mail di intimazione da Facebook di rimozione dei contenuti». Da lì l'idea di trasferire il tutto su Twitter e sul blog, salvo poi rassicurare i suoi seguaci. Falso allarme: era il semplice avviso che qualcuno aveva segnalato la pagina, nessuna censura.
Berlusconi discorso Camera Deputati NonleggerloLa questione, però, non è scoprire chi realmente si cela dietro questa iniziativa. Ma guardare alle reazioni che è riuscito a provocare. È bastato infatti (ri)tirare fuori l'argomento dei privilegi della casta per far crescere a vista d'occhio il tintinnio dei click. Un tintinnio che, a differenza di quello delle monetine che accompagnarono l'uscita di Bettino Craxi dall'hotel Raphael, non fa rumore (e non costa nulla).
la casta rizzo stella coverMa l'indignazione di chi lo provoca è la stessa. Indignazione che spesso sul web si mescola all'ironia (le mille e una colpa attribuite a Pisapia in campagna elettorale sono l'esempio più lampante), come nel caso della video-intervista di Formigoni. Sabato sera il governatore lombardo era in collegamento con il Tg3 da Porto Cervo.
Qui, circondato da yacht e con l'ormai immancabile camicia sgargiante, ha ribadito la necessità di «dare segnali forti». E, come era prevedibile, i contestatori armati di mouse e tastiera si sono subito scatenati contro di lui. Proprio contro il presidente che si definisce un assiduo frequentatore del mondo del web. Come dire: chi di Rete ferisce...
GIAN ANTONIO STELLA E SERGIO RIZZOIl dibattito sui costi della politica si sposta però dal virtuale alla realtà e Gianfranco Fini promette «tagli significativi» in una lettera al Fatto Quotidiano. Già stilata una road map: domani i Questori di Camera e Senato, Francesco Colucci e Angelo Cicolani, riuniranno i rispettivi collegi per «individuare le misure da proporre ai Presidenti e agli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, al fine di dare concreta attuazione agli obbiettivi di risparmio contenuti in tale manovra», giovedì le proposte raccolte verranno sottoposte all'ufficio di presidenza della Camera e il 25 approderanno in Aula.
GIANFRANCO FINI«La riduzione dei costi della politica - ha dichiarato Colucci - è una tematica su cui occorre intervenire, soprattutto in questo momento, con serietà, severità e consapevolezza del ruolo che il Parlamento ha svolto e deve svolgere, senza ricorrere a facili, quanti inefficaci, forme di protagonismo».