Il marchese Fulvio Abbate è intervenuto oggi ai microfoni di ECG, il programma di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università Niccolò Cusano. Fulvio Abbate sull'idea di utilizzare le pecore a Roma per arginare il problema dell'erba alta nei parchi: "E' un'idea maoista, portare le campagne in città. I maoisti prendevano i cittadini e li mandavano in campagna. In questo caso il Movimento Cinque Stelle nella persona della Sindaca Raggi ha invertito la tendenza.
Mi auguro che le pecore arrivino anche a Piazza Venezia, è un'immagine suggestiva dal punto di vista cristologico. Bisogna ringraziare questi bravissimi amministratori dell'urbe perché portano poesia nel nostro quotidiano. Spero che dopo le pecore facciano arrivare anche i capibara, roditori molto simpatici ed erbivori, i topi più grandi al mondo. E poi i canguri a via del Corso, perché no? E' una forma di immaginazione al potere".
Sul contratto tra Lega e M5S: "Qui non siamo neanche al compromesso prima di un rogito. E poi il contratto è una stipula privata. Cosa mi frega a me di quanti barconi vogliono mitragliare i leghisti, che sono razzisti, e quanti invece barconi vogliono supportare con le pecore i Cinque Stelle? E' irrilevante. Devono andare lì e governare. Se ne sono all'altezza. Se non ne sono all'altezza, devono morire politicamente in modo fiero.
Come i fratelli Bandiera. Nella bozza c'è tutto e il contrario di tutto. Il prof.Sapelli avrebbe potuto darci grandi soddisfazioni, potevano farci dono di questa esperienza. Sarebbe stato belle vedere il prof.Sapelli a Palazzo Chigi, di lui ho una stima massima. Invece finirà che metteranno Casalino. Dicono che occorre un premier politico, ma i cinque stelle non hanno politici. Dove lo vanno a cercare un politico?"
Sulla sinistra: "Ci sono complessati sessuali a vocazione poliziesca. Ce l'ho con la sinistra intellettuale. Avete visto gli intellettuali di sinistra in questo momento dire una parola? Non ho sentito una parola, fosse anche un insulto. Perché la sinistra, della quale io ignobilmente faccio parte, ha paura dei barbari. Perché oggettivamente quelli che sognano di sparare sui migranti e sui barconi sono dei barbari. Non ho sentito nessuno, a parte me, una figura eminente del mondo intellettuale di sinistra dire una sola parola dirimente".