1- NAPOLITANO, INTERCETTAZIONI SOLO QUANDO ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILI...
(Adnkronos) - I magistrati sono chiamati ad applicare "scrupolosamente" le norme e a fare un "uso sapiente ed equlibrato dei mezzi investigativi, bilanciando le esigenze del procedimento con la piena tutela dei diritti costituzionalmente garantiti". Giorgio Napolitano, che oggi ha ricevuto al Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio, si richiama alla Corte di Cassazione quando sottolinea come "non sempre" alle intercettazioni si fa ricorso "solo nei casi di 'assoluta indispensabilita'" per le specifiche indagini".
Intercettazioni, ha rilevato il Capo dello Stato, delle quali "viene poi spesso divulgato il contenuto, pur quando esso e' privo di rilievo processuale, ma puo' essere lesivo della privatezza dell'indagato o, ancor piu', di soggetti estranei al giudizio".
2- NAPOLITANO, MASSIMO SCRUPOLO APPLICAZIONE MISURE CAUTELARI =
(Adnkronos) - I magistrati devono usare "il massimo scrupolo" nella valutazione degli elementi necessari per decidere l'apertura di un procedimento e, "a maggior ragione, la richiesta o l'applicazione di misure cautelari". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della cerimonia di presentazione, al Quirinale, dei magistrati ordinari in tirocinio.
"Il rispetto di questi elementari principi e la capacita' di calare le proprie decisioni nella realta' del Paese, facendosi carico delle ansie quotidiane e delle aspettative della collettivita', possono impedire o almeno attenuare attriti e polemiche in grado di lasciare strascichi velenosi e di appesantire le contrapposizioni tra politica e giustizia".
3- ALFANO, MAGISTRATI RECEPISCANO RICHIAMO NAPOLITANO...
(Adnkronos) - L'autonomia e l'indipendenza della magistratura restano principi inderogabili ma i magistrati recepiscano il richiamo di oggi del capo dello Stato al rispetto di alcuni doveri sanciti dalla Costituzione. Cosi' il segretario del Pdl Angelino Alfano ha commentato le parole del presidente della Repubblica sul ruolo e sui doveri della magistratura. Quello di Napolitano, ha detto Alfano, e' stato "un discorso chiaro, netto, che mi auguro venga ascoltato e recepito. Un discorso che rimanda per intero ai principi costituzionali e richiama ad una serie di doveri connessi a quei principi".
Principi, ha insistito Alfano, che sono stati piu' volte richiamati "anche dai piu' alti magistrati italiani" e che "sono alla base della credibilita' della magistratura".
4 - NAPOLITANO, MAGISTRATI NON CEDANO A ESPOSIZIONI MEDIATICHE...
(Adnkronos) - La magistratura e' un patrimonio del Paese e ad essa deve andare "il pubblico riconoscimento che il Paese deve ai suoi cittadini migliori". Ma l'immagine della magistratura soffre di un "offuscamento". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che oggi ha ricevuto al Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio sollecita nuovamente "una seria riflessione critica", sottolineando come i magistrati debbano ispirare le proprie condotte "a criteri di misura e riservatezza", come debbano evitare di cedere a "forvianti 'esposizioni mediatiche', a non sentirsi investiti di 'improprie ed esorbitanti missioni', a non indulgere in atteggiamenti protagonistici e personalistici che possano mettere in discussione l'imparzialita' dei singoli, dell'ufficio giudiziario cui appartengono, della magistartura in generale".
Il riconsocimento del ruolo dei magistrati, quindi "non puo' prescindere dal rispetto dei limiti che, di per se' stesso, tale ruolo impone: il magistrato -ha sottolineato il capo dello Stato- deve assicurare, in ogni momento, anche al di fuori delle sue funzioni, l'imparzialita' e l'immagine di imparzialita' su cui poggia la percezione che i cittadini hanno della sua indipendenza e quindi la loro fiducia".
Occorre quindi evitare, ha ribadito il capo dello Stato condotte che possano creare "indebita confusione di ruoli", ma soprattutto fomentare "l'ormai intollerabile, sterile scontro tra politica e magistratura".
SILVIO BERLUSCONI"Cio' accade ad esempio -ha sottolineato Napolitano- quando il magistrato si propone per incarichi politici nella sede in cui svolge la sua attivita', oppure quando esercita il diritto di critica pubblica senza tenere in pieno conto che la sua posizione accentua i doveri di correttezza espositiva, compostezza, riserbo e sobrieta'". E' un monito, quello di Napolitano ad evitare la spettacolarizzazione che "rischia di spingere la professione del giudice al centro di polemiche personali e di conflitti istituzionali". Solo nell'esercizio imparziale dei suoi compiti, il magistato "puo' conquistare e meritare credibilita' 'pur se contingentemente puo' piacere ad alcuni o a molti'".
5 - NAPOLITANO,STROZZATURE GIUSTIZIA FRENANO SVILUPPO...
(ANSA) - "Le strozzature del sistema giustizia pesano sullo sviluppo complessivo del paese". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano agli uditori giudiziari ricevuti al Quirinale. Ha chiesto di superarle "senza fatali ulteriori incertezze, lentezze e false partenze". Il problema è quello di una "grave insufficienza del sistema giustizia e della crisi di fiducia che esso determina nel cittadino".