BUSINESS INTERNATIONAL - “FT”: GLI HeDGE FUND americani SCOMMETTONO CONTRO I BOND ITALIANI - “L’EUROPA NON DIA LA COLPA ALLE AGENZIE DI RATING” - “BBC”: NESTLÉ ACQUISIRÀ IL 60% DEL COLOSSO DOLCIARIO CINESE HSU FU - “WSJ”: DRAGHI NELLA TOP100 DI “FINANCIAL NEWS” - “LES ECHOS”: LA PRODUZIONE INDUSTRIALE FRANCESE TORNA A CRESCERE (+2%) - “NYT”: “SE L’AMERICA È IN DIFFICOLTÀ È PERCHÉ NON È STATO FATTO NULLA PER EVITARLO”…

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Dagoreport

Moody'sMoody's

1 - FINANCIAL TIMES
GLI HEDGE FUND USA SCOMMETTONO CONTRO I BOND ITALIANI
http://www.ft.com

Gli hedge fund statunitensi scommettono contro i titoli italiani, scrive il "Financial Times", facendo riferimento, in particolare, ai dubbi sulla reale capacità della manovra varata dal governo Berlusconi di mettere in sesto i conti della Penisola. Timori generati dal quadro di incertezza politica, dovuto alle tensioni, continua il quotidiano della City, tra il premier e Giulio Tremonti sul pacchetto di austerità.

NON INCOLPIAMO MOODY'S PER LA DISORDINATA CRISI DELL'EURO
http://www.ft.com

Wolfang Munchau, sul "Financial Times", sostiene che lo stato di una crisi nell'Eurozona si può misurare guardando semplicemente a come i vari paesi giochino allo scaricabarile. In questo caso il giornalista si riferisce alle critiche contro le agenzie di rating sollevate un po' da tutti i paesi europei dopo il declassamento del Portogallo della scorsa settimana da parte di Moody's.

TREMONTITREMONTI

Reazioni che, secondo Munchau, non dimostrano altro se non che Moody's aveva ragione. Non solo nel dire che il Portogallo, come la Grecia, avrà bisogno di essere aiutato di nuovo, ma soprattutto nell'essere scettica riguardo all'eventuale risposta dell'Eurozona, la cui politica ingarbugliata è un'importante fonte di preoccupazione.

2 - BBC
NESTLÉ ACQUISIRÀ IL 60% DEL COLOSSO DOLCIARIO CINESE HSU FU
http://bbc.in/n1oMtI

C'è l'accordo: la multinazionale Nestlé comprerà il 60% di Hsu Fu Chi International, colosso dei dolciumi cinese. L'operazione vale 1,7 miliardi di dollari e con essa la prima industria dolciaria al mondo punta a rafforzare la sua posizione nella seconda economia del pianeta.

3 - THE WALL STREET JOURNAL
MARIO DRAGHI NELLA TOP100 DI "FINANCIAL NEWS"
http://on.wsj.com/nuVEj4

Influenza, leadership, risultati. In base a questi e altri parametri "Financial News" ogni anno stila la top100 delle migliori personalità dei mercati finanziari europei. Quest'anno ne fa parte anche Mario Draghi, descritto come un uomo brillante che farà certamente bene alla Banca centrale europea. Al primo posto c'è Anshu Jain della Deutsche Bank.

NESTLENESTLE

4 - LES ECHOS
FRANCIA: LA PRODUZIONE INDUSTRIALE TORNA A CRESCERE
http://bit.ly/qdM6MB

Dopo due mesi di calo, a maggio, la produzione industriale francese è tornata a crescere e lo ha fatto in maniera marcata segnando un +2% rispetto al mese precedente.

DRAGHIDRAGHI

5 - THE NEW YORK TIMES
SE L'AMERICA È IN DIFFICOLTÀ È PERCHÉ NON È STATO FATTO NULLA PER EVITARLO
http://nyti.ms/pTpjob

Paul Krugman scrive un editoriale sullo stato dell'economia americana duro fin dal titolo, che rovescia il motto obamiano, "Yes we can" in un beffardo "No, we can't. Or won't?", "No, non ce la possiamo fare. O non lo faremo?". Krugman parte dall'ultimo dato sulla disoccupazione americana, cresciuta fino al 9,2%, e rimprovera di scarsa attenzione chi si è stupito di quest'aumento e pensava che l'economia Usa fosse in ripresa.

Paul KrugmanPaul Krugman

Siamo fermi da un anno e mezzo e la colpa è dei politici, è, in sintesi, il suo messaggio. Sull'economia, dice, sono mancati del tutto degli interventi che si possano definire tali. Il fallimento nella creazione di posti di lavoro non è una necessità, ma una scelta. Una scelta determinata da quattro assunti che Krugman demolisce uno per uno.

Il primo è l'ottimismo mal riposto. Il secondo è la paura del mercato dei titoli internazionali. Il terzo è l'aver dato la colpa ai lavoratori, quando della mancata creazione di nuovi posti è responsabile solo la classe politica. Il quarto è l'aver affermato di aver cercato di stimolare l'economia. Una bugia, dice Krugman.

 

 

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