luca ricolfi giuseppe conte

LA SECONDA ONDATA ERA PREVEDIBILE, TANTO CHE PIÙ DI UN TERZO DELLE SOCIETÀ AVANZATE L'HA EVITATA - LUCA RICOLFI TORNA ALL’ATTACCO DEL GOVERNO NEL SUO LIBRO “LA NOTTE DELLE NINFEE. COME SI MALGOVERNA UN'EPIDEMIA” - “DA AGOSTO IN POI LE COSE ERANO CHIARE. E CHIUNQUE AVESSE OCCHI PER VEDERE POTEVA ACCORGERSI CHE IL GOVERNO NULLA STAVA FACENDO PER FAR RISPETTARE LE REGOLE, A PARTIRE DA QUELLE SU DISCOTECHE, MOVIDA, ASSEMBRAMENTI…”

luca ricolfi 3

Fabrizio Boschi per “il Giornale”

 

La seconda ondata era prevedibile e soprattutto evitabile, tanto è vero che più di un terzo delle società avanzate l' ha evitata. Vedi la Germania. Le omissioni, i ritardi e le incertezze del nostro governo ci sono costati decine di migliaia di morti, e decine di miliardi di Pil. Se non facciamo subito quel che avremmo dovuto fare da tempo, altre ondate saranno inevitabili e il disastro economico sarà irreversibile.

 

LUCA RICOLFI - LA NOTTE DELLE NINFEE

Il sociologo Luca Ricolfi analizza nel suo ultimo libro «La notte delle ninfee. Come si malgoverna un'epidemia» (La nave di Teseo) le incompetenze del governo e smaschera gli errori nella gestione della pandemia con le conseguenti bugie, volte a nasconderli. Per quanto studioso dichiaratamente di sinistra, Ricolfi esprime posizioni spesso critiche col Pd e con gli altri partiti dell' area progressista accusandoli di non capire la società italiana e di non saper stare fra la gente, perdendo del tutto la capacità di ascoltare e la voglia di intendere. Come per la pandemia, appunto.

 

conte boccia speranza

Ricolfi dimostra che la tragedia che ci ha colpito avrebbe meritato ben altra gestione, che era possibile farlo come altrove è stato fatto. Il titolo del libro è ripreso dalla metafora del lago che si riempie di ninfee, usata per spiegare agli studenti il fenomeno della crescita esponenziale. La pigrizia con cui si è affrontata la crescita dei casi è stata decisiva: il governo ha minimizzato il rischio, proclamando l' inutilità delle mascherine, invitando a «non diffondere il panico» e a «non cambiare stile di vita» (così Conte e Speranza all' inizio di febbraio).

conte speranza

 

«Che le cose si stessero mettendo per il verso sbagliato, a giugno poteva non essere chiaro a chi non fa lo statistico di professione, tanto più se è un politico scrive Ricolfi -. Ma da agosto in poi le cose erano diventate chiarissime. E chiunque avesse occhi per vedere poteva accorgersi che il governo nulla stava facendo per far rispettare le regole, a partire da quelle su discoteche, movida, assembramenti, e soprattutto nulla aveva fatto di ciò che sarebbe stato essenziale per garantire un rientro sicuro a scuola».

 

Non è bastata nemmeno la seconda ondata per spazzare la narrazione dell' esecutivo sulla gestione della crisi iniziata fin da giugno: «Siamo stati bravi», «Gli altri paesi ci ammirano», «Siamo diventati un modello», «La maggior parte dei paesi europei è messa peggio di noi».

luca ricolfi 6

 

Ingannati dalla bella stagione, le preoccupazioni per il turismo hanno portato a mettere in campo comunicazioni «iperottimistiche», una operazione di «autolode e rassicurazione» che ha fatto abbassare la guardia. Quando già a giugno, i dati lo dicevano, i contagi avevano cominciato la risalita.

 

Resiste, a torto, la convinzione che l' arrivo della seconda onda fosse inevitabile. «La seconda ondata scrive Ricolfi - era evitabile, tanto è vero che, fra le società avanzate, finora ben 10 su 25 non ne sono state colpite». Si è perso il controllo della situazione (nella metafora: il lago era ormai pieno di ninfee) e anche l' attività dei pescatori (leggi: l' economia) era compromessa.

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

«Perché la legge fondamentale dell' epidemia è una sola: se vuoi fare qualcosa, più tardi lo fai più costerà caro a tutto», punge Ricolfi. Ora si spera nel vaccino. Ma per il sociologo «è estremamente improbabile che, in un paese in cui non si riesce nemmeno a vaccinare per l' influenza tutti coloro che intendono farlo, nel giro di pochi mesi si riesca a debellare il Covid-19 con una vaccinazione di massa, sicura, tempestiva, e accettata dalla maggior parte della popolazione».

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…